POLICORO
– Martedì 4 giugno è stato convocato il Consiglio comunale. Fuori sacco dal
programma dei lavori c’è stata la discussione, senza votazione, sul problema
rifiuti in città. Il primo cittadino, Rocco Leone (Pdl), ha sostenuto che
all’atto del suo insediamento, maggio 2012, la città era già sporca e che si è
trovato di fronte una vera e propria emergenza con l’appalto già pronto. Come
preannunciato nei giorni scorsi ha aggiunto che l’Amministrazione davanti al
disservizio ha chiamato la ditta, Tradeco Srl, la quale per il servizio più
efficiente ed efficace chiedeva, secondo Leone, più soldi. “Noi –continua
Leone- gli abbiamo detto: se i soldi erano pochi perché ai partecipato alla
gara? Questo è il capitolato d’appalto e lo devi rispettare. Eravamo disposti a
dare dei piccoli adeguamenti in base al
contratto e non abbiamo ceduto al ricatto della ditta che voleva ancora più
soldi. Abbiamo anche riscontrato alcune inadempienze, grazie anche al
monitoraggio che abbiamo commissionato ad una società di esperti, primo fra
tutte l’ammortamento di mezzi vecchi da parte della Tradeco spacciati per nuovi,
e pertanto ci siamo adoperati per comminare una sanzione di 90 mila euro. Dopo
vari tira e molla loro ci hanno spedito una lettera con la quale sostenevano
che i soldi, 1,7 milioni di euro l’anno, non erano sufficienti e hanno chiuso i
cancelli sabato 31 maggio, per poi riprendere il servizio dopo 48 ore per non
incorrere nella risoluzione di diritto del contratto”. Nella discussione che ne
è seguita Gianni Di Pierri (Policoro Futura) ha chiamato in correità il sindaco
avendo fatto parte della passata amministrazione e sostenendo che bisognava
uscire da questo impasse all’epoca con una transazione. Oggi invece, a conti
fatti, come vie d’uscita, a suo parere, c’è lo scioglimento del contratto o
sedersi a tavolino con l’azienda e capire le misure correttive per migliorare
il servizio. Marrese ha posto l’accento sul mancato confronto tra le parti
sostenendo che il servizio si poteva migliorare con le isole ecologiche sparse
per la città, soprattutto nella zona Lido, e magari riconoscendo somme
aggiuntive alla Tradeco pur di non lasciare Policoro in balìa della spazzatura.
Anche perché, ha poi concluso, il nuovo appalto e l’imminente arrivo della
Tares, la nuova versione della Tarsu, comunque comporterà un aggravio di spesa
per il bilancio comunale. Secondo Labriola anche la Provincia di Matera è stata
leggera nel consentire lo smaltimento dell’umido nella discarica di Salandra
illegittimamente, con il supervisore del Comune altrettanto leggero nel
consentire tale smaltimento, e poi ha tirato in ballo la politica degli annunci
del sindaco sulla risoluzione del contratto e la mancanza del pugno duro sin
dall’inizio nei confronti della Tradeco. Montesano ha parlato di toni alti su
un problema che si protrae da anni, sin dal 1997. “La responsabilità del bando
e della gara è di tutti noi amministratori con il servizio che fa letteralmente
fa schifo”, proponendo un Consiglio comunale aperto per discutere bene la
questione ora che è arrivata l’estate. Poi ha preso la parola Carmine Vetere
(Policoro democratica): “Devo riscontrare che voi maggioranza non siete stati
in grado di affrontare il problema in un anno, con l’aggravante del contenzioso
e la brutta figura a livello di immagine, con una gara d’appalto sbagliata sin
dall’inizio”. Infine Giovanni Lippo (Trenta): il progetto è inadeguato; o la
Tradeco adempie o si va alla risoluzione per inadempimento. La Basilicata non
ha un centro di compostaggio e la differenziata è difficile da farsi.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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