POLICORO – Dal primo giugno gli
operatori ecologici della Tradeco Srl sono stati licenziati e in città i
sacchetti dalla spazzatura sono finiti addirittura in mezzo la strada. La
tensione, come avevamo scritto nei giorni scorsi, sale sempre di più con il
passare del tempo. L’Amministrazione contesta, come ci dice il consigliere
comunale Giovanni Lippo (Trenta), alla Tradeco di non osservare tutti i punti
del capitolato d’appalto, tanto che hanno dovuto mettere l’azienda di Altamura
sotto tutela della Dec, un organismo ad hoc creato dalla maggioranza di centro
destra, per il monitoraggio del servizio che sin dall’inizio, dicembre 2011, ha
destato numerose polemiche in città. Dai conteggi della parte pubblica risulta
che la Tradeco sia inadempiente sul servizio offerto, e pertanto
l’Amministrazione vorrebbe che l’azienda si mettesse in regola con quanto
prevede il capitolato; da parte sua sembra invece che la Tradeco la pensi
diversamente come da nota fatta pervenire al Comune. La goccia che avrebbe
fatto traboccare il vaso già di per sé pericolante sarebbe la maggiore
incidenza sui costi di conferimento che sono aumentati da 110,00 euro a tonnellata
ad una cifra superiore in quanto la discarica non è più quella della vicina
Colobraro ma Salandra o Matera. A questo punto una risoluzione consensuale come
paventato nei giorni scorsi non sembra più praticabile poiché i rapporti tra le
parti si è lacerato. Sempre Lippo ci ha detto che si andrebbe verso una
risoluzione per inadempimento con la Tradeco però che, dietro ordinanza
sindacale, continuerebbe ad espletare il servizio fino a nuova aggiudicazione
di gara, pena una sanzione per interruzione di servizio. La matassa è parecchio
ingarbugliata e non sono esclusi ricorsi in altre sedi. Nel frattempo con
l’approssimarsi della stagione estiva la città jonica potrebbe diventare un
mare di rifiuti con tutte le emergenze sanitarie e le conseguenze sulla salute facilmente
immaginabili. Nel frattempo sul fronte occupazionale da lunedì si andranno ad
iscrivere al Centro per l’impiego anche gli operatori licenziati: “Mai hanno
vissuto –si legge in una nota sindacale della Cgil e Uiltucs- una situazione di
grande precarietà come quella che stanno vivendo in questi ultimi tempi. Prima
il sistematico ritardo nei pagamenti, ora addirittura il licenziamento. La misura è colma. I lavoratori hanno perso la
pazienza. Per problemi esistenti tra l’azienda e il Comune chi ci va di
mezzo sono sempre e comunque i lavoratori e i cittadini.
Per l’azienda il servizio è terminato a Policoro il 28 maggio. Sindaco e Giunta
hanno una responsabilità diretta in questa vicenda poiché è l’ente appaltante e
quindi non può tirarsi fuori in nessun
modo”. Il consigliere comunale di minoranza, Gianni Di Pierri (Policoro Futura)
e Policoro è Tua, movimento politico che si è presentato alle amministrative di
maggio 2012, in un comunicato: “esprimono pieno sostegno e solidarietà ai lavoratori
licenziati in modo brutale ed inaspettato e stigmatizziamo l’abbandono del
servizio da parte della Tradeco, le cui conseguenze saranno pagate, ancora una
volta, dai cittadini tutti di Policoro che da oggi (ieri per chi legge ndr) si
trovano ancor più abbandonati alla sporcizia più totale con gravi rischi per la
salute pubblica. Inutile rimarcare le gravi responsabilità di questa
Amministrazione comunale che, nonostante i ripetuti proclami di soluzione del
problema, oggi ci mette di fronte alla dura realtà, dando ennesima prova della
sua incapacità ed inefficienza nel dare risposte adeguate ad un problema che si
trascina ormai da molto tempo. Ci dispiace constatare che abbiamo un primo
cittadino che, non solo rinnega di aver contribuito a suo tempo a pieno titolo
a determinare l’attuale affidamento dell’appalto alla Tradeco, ma continua
anche irresponsabilmente a sottovalutare la questione”.
Gabriele Elia
(Fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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