A Policoro vi sono quattro
famiglie residenti sul tratto terminale di Viale Salerno, compreso tra i numeri
civici 115 e 121, che da sempre non hanno l’allaccio alla rete idrica pubblica
e sono costretti ad approvvigionarsi mezzo pozzi. Oltre al fatto che nella
terra dell’acqua, la Basilicata, potrebbe sembrare congruo il protrarsi di
questi costumi, vista la ricchezza idrica del nostro sottosuolo, il caso è
degno di nota perché queste famiglie vivono a ridosso dell’impianto policorese
di Acquedotto Lucano. Ebbene sì, è possibile in Basilicata vivere accanto al
serbatoio comunale e non avere l’allaccio allo stesso.
Un problema di ordinaria
amministrazione, visto che una recente campagna pubblicitaria di A.L.
recitava:”acquedotto lucano, l’acqua dei lucani”, nulla di più falso, perché in
giro per la Basilicata vi sono numerose famiglie che attendono da anni o
decenni un servizio di civiltà non di cortesia. E’ lecito chiedersi a questo
punto come stia andando la campagna anti-abusivismo lanciata alcuni mesi fa da
A.L., denominata “Anch’io uso l’acqua”, volta a contrastare il fenomeno degli
allacciamenti abusivi. Un’operazione pregevole che andrebbe equamente
accompagnata da un’analoga azione denominata:”Perché non ho ancora l’acqua?”.
L’unico augurio è che le autorità preposte alla soluzione del suddetto problema
si attivino al più presto per risolvere la questione.
Benedetto Gallitelli
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