“Puntualmente di questi tempi si ripropone il
problema di tenere alta l'attenzione per tutelare la Candonga Fragola Top
Quality e l'operazione della Guardia di Finanza della Compagnia di Policoro
contro la commercializzazione di fragole taroccate per Candonga è solo
un'avvisaglia”. Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo
Castelluccio, sottolineando che “parliamo di formidabili strumenti di
promozione di un prodotto, simbolo della qualità alimentare del Metapontino e
dell’intera Basilicata, che tutti ci invidiano”. “Ma viene spontaneo chiederci
e chiedere – continua Castelluccio - a quanti hanno responsabilità: a parte
l'attività di controllo delle forze dell'ordine, si sta facendo tutto il
possibile per tutelare prodotto e produttori dalle contraffazioni? Perché per
la Mela della Val di Non, dal 2003 la prima mela italiana a Denominazione di
Origine Protetta, da anni questo non avviene più? Per la Candonga, invece,
cassette di fragole che provengono da altri Paesi contenute per giunta in
imballaggi vari con sovrimpressa la scritta ‘Candonga’ sono normalmente vendute
come fossero della Basilicata. E sappiamo bene tutti gli sforzi che il Club
Candonda Fragola Top Quality, grazie all’impegno e la passione del ceo Carmela
Suriano, sta facendo senza tralasciare l’accattivante e creativa operazione
Lovers, rivolta ai grossisti ortofrutticoli e ai loro migliori clienti, amanti
della Candonga, proprio con l’obiettivo di fare ‘terra bruciata’ intorno agli
speculatori e creare una filiera in cui tutti gli attori siano sempre
riconoscibili e tracciabili, a maggiore garanzia di qualità, originalità e
provenienza della Candonga Fragola Top Quality”. Per Castelluccio “è una sfida,
che si ripete ad ogni campagna estiva e che deve vedere ognuno per le proprie
responsabilità, dalla Regione, al Comune, alle Cciaa, alle organizzazioni
professionali agricole, a ristoratori e chef, agli esercenti della vendita
diretta, fare la propria parte facendo i conti con una realtà nata per mettere
in rete i grandi mercati agroalimentari italiani di Torino, Milano, Verona,
Bologna, Firenze, Roma, Napoli e costituire così un innovativo network con un
ruolo non solo di rappresentanza, ma anche commerciale e progettuale. La Regione
per prima – sottolinea Castelluccio - può e deve fare di più promuovendo una
campagna di informazione ai consumatori aiutandoli a distinguerli tra le
cassette in vendita dal fruttivendolo di quartiere piuttosto che negli scaffali
dei supermercati. Non è più tempo di convegni sulla fragola del Metapontino. Il
primo banco di prova è rappresentato dai Bandi del nuovo Psr 2014-2020 che deve
contenere una Misura specifica con risorse consistenti da affidare in parte ai
Consorzi di produttori ed in parte da destinare a grandi campagne. Dunque
‘tolleranza zero’ verso chi imita i nostri prodotti d’eccellenza, facendo
concorrenza sleale alle nostre imprese e compromettendo il prestigio del nostro
sistema agroalimentare dentro e fuori i confini nazionali. Lo sto ripetendo da
qualche anno – conclude il consigliere di Forza Italia - e lo ribadisco: ‘Giù
le mani dalla fragola Candonga simbolo del Metapontino e dell’eccellenza
alimentare lucana’”.