“Vista la
circolare dell’8/02/2013 nella quale si invitavano oltre 500 persone delle
attività commerciali, produttive, associazioni, amministratori comunali e
politici, per riunirsi nella sala parrocchiale lunedì 18 febbraio 2013 alle ore
20.30 circa i preparativi per la festa patronale, Santa Maria del Ponte.
Constatato che alle ore 21.30 erano presenti oltre al vecchio comitato festa
solo i responsabili della ProLoco e Rotundamaris, i presenti hanno all’unanimità,
con grande dolore, deciso di non formare un nuovo comitato festa. Perciò il
parroco, don Antonio Mauri, constatava che non c’erano i presupposti per
organizzare una festa esterna. Deciso ad onorare la patrona, don Antonio, si
impegnava per la sola festa religiosa nei giorni 18 e 19 maggio con le
processioni e le sante Messe. Si è sempre speranzosi di un ripensamento da
parte della comunità e di conseguenza del Comitato". E’ quanto si apprende
dall’ufficio comunicazione della Chiesa Madre Maria SS. del Ponte di Policoro.
giovedì 28 febbraio 2013
Acinapura: “Pdl primo partito a Policoro”
POLICORO – Archiviate
le elezioni politiche sulle quali grava molta incertezza sulla XVII legislatura
visto che nessuna coalizione ha ottenuto la maggioranza assoluta per governare
con una certa tranquillità, e dunque si dovrà far ricorso a nuove alleanze
proprio come si faceva nella Prima Repubblica con il sistema proporzionale, le
prime reazioni a caldo dei partiti sul territorio non si fanno aspettare.
Francesco Acinapura, coordinatore del Pdl in Policoro, nel ringraziare gli
elettori per il voto espresso al partito di Berlusconi, aggiunge: “Siamo il
primo partito cittadino in un momento in cui domina un forte sentimento di
antipolitica. Questa fiducia rappresenta anche una grande responsabilità
nell’interpretare al meglio le esigenze di cambiamento e di miglioramento che
questa comunità vuole nei prossimi anni. All’importante risultato ha
contribuito il lavoro dell’intero gruppo Pdl, il consigliere Regionale Paolo
Castelluccio, sempre presente e vicino al partito in tutta la campagna
elettorale, il sindaco Rocco Leone con l’ottimo operato dell’Amministrazione predisponendo
terreno fertile per la campagna
elettorale e per chiudere il
fondamentale e importante lavoro svolto dal
direttivo del Pdl policorese.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano
della Basilicata)
mercoledì 27 febbraio 2013
Museo naturalistico chiuso da mesi
POLICORO – Due anni fa veniva
riaperto, dopo il bando pubblico della Provincia di Matera, il museo
naturalistico sito in via Mascagni, zona Idrovora, a pochi metri della riserva
protetta del Bosco Pantano all’interno del quale è presente l’oasi del Wwf.
L’avviso pubblico se l’ho aggiudicò la Lega navale italiana. Al proprio interno
si potevano ammirare la fauna e la flora di quel bosco che a detta degli
ambientalisti è un'autentica rarità affacciata sul mar Jonio che merita di essere
visitata. Una foresta planiziaria cresciuta durante i secoli nel clima caldo
umido delle paludi e degli acquitrini litoranei che una volta ricopriva le coste
del Mediterraneo. Si estende per circa 500 ettari nella zona detta il
"Pantano" alla foce del fiume Sinni. Raro esempio di bosco igrofilo
parzialmente allagato di inverno quando splendidi iris spuntano dall'acqua
formando un tappeto giallo dai toni dorati nei punti illuminati dal sole.
L'area è di grande interesse naturalistico e scientifico. Riconosciuto da una
direttiva europea Sito di importanza comunitaria, il bosco è dal 1999 una
Riserva naturale. Al suo interno, il Wwf, su 21 ettari, ha dato vita all'
"Oasi naturale Policoro Herakleia" che dispone di un ospedale
veterinario per il recupero di animali feriti o a rischio e di una foresteria
per accogliere visitatori e scolaresche. Tiro con l'arco, canoa, sono solo
alcune delle attività sportive che al suo interno si possono praticare. Molto
interessante è inoltre il museo naturalistico inaugurato qualche anno fa dalla
provincia di Matera all'interno dell'area per raccontare e valorizzare nonchè
conservare questa meraviglia che madre natura ha donato a questo spicchio di
Basilicata del mar Jonio. Purtroppo però dopo un breve periodo di fruibilità al
pubblico il museo è chiuso arenatosi in chissà quali pastoie burocratiche o
impedimenti vari che ne hanno decretato la chiusura. La speranza è quella che
con l’arrivo della prossima primavera si possa sbloccare la procedura e
riconsegnare al vasto pubblico degli amanti della natura una delle rari bellezze
ambientali della Lucania.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
martedì 26 febbraio 2013
Assemblea Avis, ancora pochi i donatori a Policoro
POLICORO – La locale sezione
dell’Avis (Associazione volontari italiani donatori sangue) come di consueto
ogni anno ha organizzato l’assemblea annuale presso l’auditorium della Cassa
rurale e artigiana di Castellana Grotte, filiale di Policoro, sabato 23
febbraio. La presidentessa Maria Rosaria Mancino nella sua relazione ha
sostenuto come il sangue sia un bene prezioso e collettivo che tante vite umane
può salvare. Inoltre ha ripetuto, e lo fa da un anno, che a Policoro ha bisogno
di un centro di raccolta sangue autonomo rispetto a quello dell’ospedale
cittadino “Giovanni Paolo II”. Ha poi aggiunto che l’attività di
sensibilizzazione e informazione sulla cultura della donazione prosegue senza
sosta nelle scuole e manifestazioni varie che ha portato, pur tra mille
difficoltà, un incremento dei donatori di 58 persone e di donazioni: 230
rispetto alle 159 del 2012. Un contributo alla discussione è stato portato dal
tesserato e consigliere provinciale del gruppo misto, Serafino Di Sanza, il
quale ha affermato che si prodigherà al massimo delle sue forze per allargare
la cerchia dei donatori e per raggiungere gli obiettivi illustrati nella
relazione della presidentessa di circolo jonico. Sulla stessa lunghezza d’onda
l’assessore comunale alle Politiche sociali, Livia Lauria (Pdl), la quale nel
preannunciare che nei prossimi giorni diventerà una donatrice, ha anche
aggiunto che l’Amministrazione comunale è disponibile ad intraprendere
qualunque attività volta alla crescita civile e culturale della città che non
può prescindere dalla donazione del sangue. Insieme ai donatori senior in
platea c’erano anche i giovani guidati da Leonardo Matera, che ha rendicontato
sulle attività sociali del 2012: Torneo di calcio e calcio balilla, avvio
progetti formativi, partecipazione a due sagre ed eventi culturali vari, ecc..
Anna Durso, socia storica dell’Avis di Policoro, nello snocciolare i dati
contabili del bilancio ha messo sotto la lente di ingrandimento le difficoltà
nel reperire fondi per le attività sociali dell’associazione. E dello stesso
tenore è stato il monito a tutti, presenti ed istituzioni, di Pasquale
Gariuolo, anch’egli tra i fondatori del circolo cittadino sin dal lontano 1987,
che ha invitato tutti a fare proseliti perché a Policoro nonostante i suoi
16500 abitanti i numeri dei donatori è troppo esiguo. Poi un ricordo dello
stesso Gariuolo di quanti non ci sono più e hanno contribuito a tenere in piedi
la sede Avis di Policoro. A fine serata Cristian Miccoli, a nome
dell’associazione “La Mela di Odessa”, ha consegnato una targa ai soci Avis in
segno di una collaborazione tra le due associazioni che dura da anni.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
Calcio Eccellenza. Buon pareggio per il Policoro.
Policoro che
torna a casa con un punto nel sacco, pareggiando per due a due sul difficile
campo dello Sporting Pignola, squadra capace di piegare, la settimana scorsa il
Viggiano. Utile punto che muove la classifica e riporta
serenità nell’ambiente policorese dopo il brutto periodo delle tre sconfitte
consecutive subite (una, lo ricordiamo a tavolino). Nella
prima parte dell’incontro c’è da dire che fa tutto il Pignola che passa in
svantaggio grazie ad una autorete di Cocina. Pareggia i conti con Brindisi e
passa in vantaggio nel secondo tempo con Camelia. Nei
concitati minuti finali il Policoro cerca con insistenza il pareggio che riesce
a raggiungere grazie alla realizzazione di Alessio Mele che, al 40° porta il
risultato finale sul due a due.
Fonte
www.policoroheraclea.org
Elezioni politiche. Gli eletti lucani in Parlamento
In Basilicata sono stati eletti sei deputati: tre del Pd e uno a testa di Sel, Pdl e Movimento cinque stelle. Questo l'elenco. Pd: Roberto Speranza, Vincenzo Folino, Maria Antezza. Sel: Nichi Vendola (in caso di opzione per un'altra regione, entrera' alla Camera Antonio Placido). Pdl: Cosimo Latronico. Movimento cinque stelle: Mirella Liuzzi.
In Basilicata sono sette i senatori eletti per il Senato della Repubblica: quattro (tre del Pd e uno di Sel) fanno parte della coalizione di centrosinistra, che ha ottenuto il premio regionale. Un senatore a testa invece per il Movimento cinque stelle, Pdl e Scelta civica con Monti. Questo l'elenco dei senatori eletti in Basilicata: Pd: Emma Fattorini, Filippo Bubbico, Salvatore Margiotta. Sel: Giovanni Barozzino. Movimento cinque stelle: Vito Rosario Petrocelli. Pdl: Silvio Berlusconi (in caso di opzione per un'altra regione, entrera' in Parlamento Guido Viceconte). Scelta civica con Monti: Pier Ferdinando Casini (in caso di opzione per un'altra regione, entrera' in Parlamento Salvatore Tito Di Maggio).
lunedì 25 febbraio 2013
Presentato il bilancio partecipato
POLICORO - Mercoledì sera in Municipio è stato illustrato il nuovo strumento di coinvolgimento dei cittadini alla vita pubblica: il bilancio partecipato. Fino al 3 marzo si possono avanzare progetti rispetto a servizi e opere pubbliche (il cui valore complessivo, per ogni singola proposta, non superi i 50.000 euro) attraverso la compilazione del questionario che si trova in allegato in alto sul sito online del Comune. Successivamente parte la seconda fase, dal 4 al 10 marzo dove le proposte verranno valutate dalla commissione "affari istituzionali" insieme all'assessore competente per tipologia di progetto (lavori pubblici, socio-sanitario, sport...). Sarà anche compito della commissione verificare che le proposte non favoriscano le convenienze di gruppi di pressione così come salvaguardare la neutralità e l'oggettività del processo partecipativo. Nel rispetto delle regole contabili, le istanze dovranno trovare copertura economica all'interno del bilancio di previsione. Poi si passa alla terza fase cadenzata tra l’11 e il 24 marzo dove ci sarà la possibilità di esprimere una preferenza sulle proposte che sono state valutate sostenibili attraverso il portale web del Comune di Policoro – www.policoro.gov.it. Tali proposte che riceveranno il gradimento del cittadino saranno poi progettate e realizzate. Infine il quarto step prevede la progettazione e realizzazione dei progetti pi votati che diventeranno parte integrante delle linee programmatiche dell'Amministrazione comunale. Per partecipare attivamente alla prima fase del Bilancio Partecipativo 2013 è sufficiente compilare e consegnare la scheda presso i punti di raccolta fissi, Comune e biblioteca “Massimo Rinaldi” presenti sul territorio o inviare il modulo tramite il portale web del comune di Policoro – www.policoro.gov.it.
Gabriele Elia
Fonte il Quotidiano della Basilicata
domenica 24 febbraio 2013
Aeroporto nella fascia jonico-calabrese. Convegno in Municipio
POLICORO – Il 19 febbraio si è
tenuto un incontro presso la sala consiliare del Municipio del centro jonico
dal tema: “Le nostre economie devono uscire dall’isolamento” incentrato sulla
necessità di uno scalo aereo tra il Metapontino e la Sibaritide. Una
delegazione di calabresi guidati da Luigi Pisani aderenti al Codis3 (Comitato
per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide) e tra i promotori del
convegno ha sostenuto: “Siamo stati traditi dalla Calabria e abbandonati a noi
stessi in un contesto – quello della Sibaritide - dove concetti chiave come
sviluppo e progresso sono solo parole vuote di significato. E’ questo lo stato
d’animo con il quale un consistente gruppo di operatori economici della fascia
jonica cosentina ha deciso di emigrare verso lidi potenzialmente più
accoglienti. Così come sta già succedendo per la sanità, con l’Alto Jonio
cosentino che guarda verso nord, anche sul versante delle infrastrutture la
linea sembra la stessa”. Dopo aver intascato il no secco della Regione Calabria
sul progetto del nuovo aeroporto che sarebbe dovuto e potuto nascere a Sibari,
la delegazione ha deciso infatti di mettere a disposizione di altri la propria
idea. Ed è così che i primi reali interlocutori si sono mostrati i cittadini
della vicina Basilicata. “L’incontro di Policoro –continua la delegazione- è il
punto di partenza di una pianificazione interregionale su vasta scala che mira
ad inquadrare in che direzione economica il territorio vuole andare. Ci siamo
posti sotto la lente cosa realmente vogliono i territori della Sibaritide e
della Siritide, che devono essere considerati in un'ottica ormai unitaria per
mirare ad una crescita considerevole. Come Sibaritide siamo il “traino” del Pil
della Calabria, ma siamo poco considerati dal Governo regionale. E allora non
resta che guardare verso nord, verso la Basilicata, che soffre di problematiche
simili. L’aeroporto è da inquadrarsi come un luogo di servizi che sta al centro
di un progetto molto più largo che vede l'area calabro-lucana quale
"contenitore" di tutta una serie di opportunità di sviluppo che vanno
al di là del solo settore turistico, allargando le vedute verso un'idea globale
che offra opportunità diverse ad un territorio che vuole evolversi. Differente
dal parallelo progetto dell’aeroporto a Pisticci, quello della
Sibaritide-Siritide mirerebbe a valorizzare di più la fascia jonica
lucano-calabrese. Tutto ciò in un’ottica più larga alla luce dell’ormai
finanziata Roseto – Sibari, che diventerà a 4 corsie e permetterà di
raggiungere Nova Siri in breve tempo. E poi c’è la Sibari – Firmo che collega
all’A3: l’aeroporto si riaggancia all’interno di questo disegno che
collegherebbe le fasce indicate dal Tirreno allo Jonio. La struttura sarebbe
inoltre di supporto e di volano per il neo distretto turistico
Appulo-Lucano -Calabrese nato pochi mesi fa dalla volontà
delle tre regioni che si affacciano sul golfo di Taranto”.
Gabriele Elia
(il Quotidiano della Basilicata)
sabato 23 febbraio 2013
Rumori nei cieli di Policoro, Comune scrive a Ministero Difesa
L’amministrazione comunale di Policoro ha inviato una lettera al Comando Operativo Forze Aeree di Poggio Renatico (Fe) e al Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell’Aeronautica, per chiedere informazioni circa alcuni “boati” avvertiti dai cittadini. Il Comune chiede di sapere “se si tratta di esercitazioni aeronautiche nella zona jonica; in caso affermativo, se e quanto debbano durare: questo, al fine di rassicurare i cittadini di Policoro e delle località limitrofe, circa la presenza di boati che irrompono nella quiete pubblica provocandone paura e sgomento”.
Policoro, buoni sport per sostegno pratica motoria
“Un buono di 200 euro per il sostegno della pratica motoria-sportiva. E’ possibile accedere al bando dei “Buoni Sport” anche per la popolazione residente nella Città di Policoro”.
A renderlo noto l’Amministrazione Comunale. L’iniziativa è stata finanziata
dalla Regione Basilicata nell’ambito del “Programma regionale triennale per lo
sviluppo dello sport 2011-2013” ed è consultabile sul sito istituzionale
www.policoro.gov.it. Per accedere al contributo è necessario presentare al
protocollo del Comune di Policoro, entro il prossimo primo marzo, la domanda
corredata di apposita documentazione; possono presentarla le persone
appartenenti a nuclei familiari in condizioni di svantaggio socio-economico e
che sono impossibilitati a provvedere alle relative spese per lo svolgimento
della pratica motoria e sportiva; si darà priorità a minori, a persone
diversamente abili, ad anziani delle famiglie in condizioni di svantaggio.
venerdì 22 febbraio 2013
Piazza deserta, palco vuoto e la morte della politica
POLICORO – Mancano poche ore alla
chiusura ufficiale della compagna elettorale per il rinnovo del Parlamento
italiano, 24/ 25 febbraio, e in piazza Eraclea il palco allestito è stato
sempre e desolatamente vuoto, come piazza Eraclea. Una campagna elettorale così
fredda, e non per le condizioni meteo che a Policoro sono state e sono miti
tranne un paio di giorni di freddo e una spruzzata di neve pomeridiana domenica
10 febbraio, non si era mai vista. Quello che più sorprende è che sulle liste
elettorali ci sono circa 20 simboli, molti dei quali sconosciuti ai più che
potevano quantomeno battere un colpo. E lo stesso dicasi dei partiti
tradizionali che sono più organizzati con la sezione di base. Anche loro hanno
preferito il comodo incontro al chiuso, nella migliore delle ipotesi, dove ci
va il simpatizzante e/o tesserato ma non certo l’indeciso o il riluttante al
voto. Quest’ultimo scende in piazza per farsi un’idea di chi si nasconde dietro
un simbolo. I parlamentari hanno preferito delegare i loro leaders nazionali a
disquisire in Tv dove è prevalso più l’aspetto personale della competizione
elettorale con accuse, invettive e colpi bassi, a volte anche senza
contraddittorio, mentre le proposte sono state relegate a mere appendici. Così
facendo si è delegato all’altra politica il compito di rappresentare una fetta
di elettorato italiano che i sondaggisti stimano intorno al 20%. Vedremo quello
che accadrà il 26 febbraio. E’ sintomatico quello che l’altro giorno un autista
di bus cittadino ha detto ad un interlocutore presso la stazione “Egeo” di
Policoro: “Mi sono visto un programma televisivo ieri fino alla sua
conclusione, ma non ci ho capito niente…”. Non bisogna nemmeno nascondersi
dietro la legge elettorale senza preferenze perché l’essenza della politica è
il confronto e contatto con la gente a prescindere da come si vota che è solo
lo strumento per eleggere il governante. Ci sono stati in passato turni
elettorali per le politiche dove a comiziare salivano candidati di forze
politiche “ghettizzate” a Roma, e anche se sotto il palco, sempre a Policoro,
non c’era nessuno comunque non ci si sottraeva dalle proprie prerogative di
potenziale rappresentate del popolo. Ricordo che un parlamentare esercita il proprio
mandato senza vincolo di rappresentanza e pertanto si rappresenta l’intera
nazione. E in questo bisogna chiamare in causa soprattutto i parlamentari
uscenti. Loro avevano più doveri rispetto ai neofiti della politica a salire
sul palco per il semplice motivo che dovevano rendicontare il loro operato
nell’assemblea competente e cosa hanno fatto in questi 5 anni nella Capitale
per la Basilicata. L’assunzione di responsabilità pubbliche è il primo dei
doveri di chi è stato eletto. E invece nulla abbiamo sentito di tutto ciò. Un
anno fa alle amministrative a Policoro salivano sul palco sia il Governatore De
Filippo che il segretario regionale del Pd Speranza, a sostegno del centro
sinistra, quando ne potevano fare a meno dato che il contesto era comunale. Ora
entrambi sono candidati, il secondo è addirittura capolista alla Camera, però a
Policoro, ora avevano più titoli a venire, non si è visto nessuno. Un
paradosso. Si continua a chiedere il voto nella piazza virtuale sulla base
delle solite promesse e soliti slogan che la Basilicata è una bella regione con
risorse non capitalizzate e cose di questo genere. Questo modus operandi non fa
altro che allontanare i cittadini dalla cabina elettorale per la ripetitività
degli argomenti o votare chi, approfittando di queste defaiance disprezza le
istituzioni e i loro rappresentanti riempiendo così la piazza reale. Un errore
clamoroso per la classe dirigente aver lasciato gli umori della piazza
all’altra politica.
Gabriele Elia
Per salvare il bipolarismo appello al voto utile
Ci siamo quasi. Mancano poche ore
all’apertura dei seggi per l’inizio di una nuova legislatura del Parlamento
italiano previsto per il 24/25 febbraio. A chi sta a cuore il bipolarismo
italiano il voto utile è per il Pdl, Pd o aggregazione Monti, il resto sono
voti a perdere. Dal 1994 ad oggi, con l’ingresso di Silvio Berlusconi il campo,
la politica si è divisa in due: o di qua o di là, proprio come in America. A
parte la variabile Monti con il suo potenziale 12/15% che dopo le elezioni
troverà, presumibilmente, una collocazione nello scacchiere politico nazionale
e a cascata anche localmente, gli altri partiti, una 15cina e passa sono solo
di disturbo. Essi sono nati per garantire ai notabili messi ai margini dai tre
blocchi un posto al sole. E se dovessero ottenere dei seggi il loro compito
principale sarà quello di tenere sotto ricatto la maggioranza. Senza andare
troppo lontano Bertinotti (Prc) e Mastella (Udeur) lo hanno fatto due volte con
Prodi, mentre lo stesso ha fatto Fini con la nascita del Fli a danno di
Berlusconi. Ai piccoli partiti, sia che corrano con le grandi coalizioni sia
che vadano da soli, il loro primo obiettivo è quello che far pesare i loro
voti. Sono solo partiti di disturbo che minano la stabilità dell’Esecutivo.
Basta vedere la transumanza di molti dei candidati sia in Basilicata sia in
altre regioni d’Italia da una lista all’altra o peggio ancora da una coalizione
all’altra per capire dove si annida il malcostume e malgoverno della politica
italiana. Che poi è quella che fa la fortuna di Grillo. La sua vera forza è la
debolezza altrui. Partiti nati come funghi che si scioglieranno come neve al
sole da qui a poco tempo, proprio come lo è stato per Bertinotti e Mastella, ma
che se votati con i loro parlamentari saranno solo spine nel fianco del futuro
Governo. La politica dovrebbe essere passione, impegno civico per la comunità
che si rappresenta e non convenienza ad andare da una parte all’altra come se
si giocasse con la Torre a scacchi. Il curriculum politico di molti candidati
che fanno parte di partiti da prefisso telefonico è sotto gli occhi di tutti:
usciti dai grandi partiti o non ricandidati, o peggio entrati in lista per
chiedere un domani qualcosa –in una Giunta regionale, in un Cda di aziende si
Stato o candidature alle amministrative di maggio- in cambio di una manciata di
voti per tenere a galla una maggioranza si riciclano in liste ad personam. Che
tali rimangono fino a quando non hanno ottenuto quello che vogliono per poi cadere
nell’oblio e lasciare però il però il Paese senza una guida.
Gabriele Elia
Ricerche petrolio mar Jonio: Comitato No Triv su istanza Eni
"Dopo l'Appenine Energy Srl e la Shell anche l'Eni presenta, con l'istanza d 67, richiesta di cercare idrocarburi nel Mar Jonio ma in questo caso rispetto a tutte le altre società petrolifere, l'Eni ha ricevuto anche l'esclusione Via (Valutazione d'Impatto Ambientale) per la fase iniziale". Lo rende noto il Comitato Mediterraneo No Triv, che spiega: "L'esclusione della Via preclude ai comitati di cittadini di poter partecipare attivamente ad una fase amministrativa importantissima escludendo, di fatto, la possibilità di presentare osservazioni ed esprime parere negativo alla ricerca di idrocarburi in mare a causa del grave pericolo di danno ambientale che tale attività industriale comporta.
E' per questo motivo che il Comitato Mediterraneo No Triv ha deciso di inviare,
al Ministero dell'Ambiente, richiesta di motivazione della esclusione Via
(Valutazione d'impatto Ambientale) per l'istanza dell'Eni. In effetti, per la
prima volta un comitato di cittadini si avvale di una direttiva della Corte di
Giustizia Comunità Europea che nel 2009 ha indicato l'obbligo delle autorità
amministrative competenti di comunicare ai cittadini che ne hanno fatto
richiesta, dei motivi per i quali la decisione di esclusione della valutazione
degli impatti ambientali è stata assunta. Inoltre, il Comitato Mediterraneo No
Triv - prosegue il comunicato - chiede che il Ministero dell'Ambiente non
si limiti a considerare ogni singola istanza delle società petrolifere separatamente
ma di valutarle complessivamente. Se una sola richiesta di ricerca e poi di
estrazione di petrolio in mare può avere conseguenze anche gravi sull'ambiente
e sulla salute dei cittadini, appare quanto meno necessario considerare tali
effetti moltiplicati per ogni singola autorizzazione richiesta dalle società
petrolifere".
Provincia di Matera su tratta ferroviaria Sibari-Metaponto
In merito alla questione dei "treni soppressi e dei bus introvabili" per il percorso Sibari-Metaponto, la Provincia di Matera chiede alla Regione Basilicata di "convocare un incontro urgente con la Regione Calabria". "Anche se la tratta è gestita dalla Regione Calabria - evidenzia la Provincia - è necessario preoccuparsi di garantire la massima sicurezza a tutti i cittadini che usufruiscono di servizi ricadenti nel nostro territorio. Non è ammissibile - conclude - che soppressi i treni si autorizzino autobus fantasma di cui non si conoscono gli orari e le cui fermate distano 1500 metri dalla stazione Fs".
giovedì 21 febbraio 2013
L’errore di “Impegno comune” e “Trenta” e l’isolamento del Pdl
Nei giorni scorsi non sono
mancate prese di posizione pubbliche da parte di due movimenti civici Impegno
comune e Trenta, forza di maggioranza in Municipio a Policoro, contro i vertici
regionali del Pdl in vista delle elezioni politiche del 24/25 febbraio. Infatti
è stato detto che i supporters di entrambi i movimenti hanno le mani libere e
votano per chi meglio credono. Una mossa politica poco felice che isola di
fatto l’unico vero partito della coalizione di centro-destra che amministra la
città, il Pdl. Il quale deve già fare i conti con un isolamento politico dal
contesto provinciale e regionale, tutto ad appannaggio del centro-sinistra; ora
ci si mettono anche gli alleati a prendere le distanze dall’azionista di
maggioranza della coalizione. Le loro dichiarazioni discordanti rispetto a
quello che si poteva pensare, ad eccezione a dire il vero del consigliere
Ferrara (Impegno comune) che non ha mai apprezzato l’operato dei parlamentari
del Pdl, fanno pensare che l’allenanza di un anno fa è solo un cartello
elettorale e non un’ allenza politica programmatica. In un partito o coalizione
si dovrebbe stare per convinzione e non convenienza. Oltretutto alcuni degli
eletti, sia nell’una che nell’altra lista, sono stati fino ad un anno fa nel
direttivo locale del Pdl e tesserati quando il partito era gestito alla stessa
stregua di com’ è ora. Perché uscire allo scoperto ora? Sin dalla nascita nel
bene, quando ha vinto, e nel male, quando ha perso, il Pdl è stato sempre un
partito con una identità ben precisa e personalistica che ha preso decisioni
rapide, vedi la scelta del candidato sindaco alle comunali senza aspettare che
si muovesse l’apparato come nel Pd che tra primarie si e primarie no ha perso solo
tempo nell’organizzazione della campagna elettorale iniziata per loro solo
nella seconda parte di marzo, quando viceversa il Pdl era già al giro di boa
nelle case della città e si apprestava a ripassare. Oltrettutto la classe
politica candidata in posizione utile è di tutto rispetto, nonostante le
decisioni dall’alto, con Cosimo Latronico capolista alla Camera, una delle
migliori espressioni di tutta la Regione e lo stesso dicasi per Guido Viceconte
al Senato, due volte sottosegretario e coordinatore del partito di Forza Italia
prima in Puglia e poi in Basilicata. Alternative il Pdl ne ha poche poiché non
ha una classe dirigente in Regione; qualcuno c’era ma ha prefeirto fare le valigie
e poi eclissatosi in altri partiti o addirittura ritiratosi a vita privata.
Pertanto questa presa di posizione contro, a prescindere, non giova al Pdl né a
tutta la sua maggioranza, anche perché proposte altenative non se ne sono
sentite per cambiare l’organigramma del partito. Una situazione simile a
Policoro si è verificata anche nel recente passato. Il centro destra, con varie
articolazioni, vince le amministrative del 2008 con 5800 voti, nel 2009 si vota
alla Provincia e anziché appoggiare il candidato uscente, Paolo Castelluccio
(Pdl), l’allora maggioranza candida il consigliere Antonio Ripoli nella lista
della Santanchè, il fratello del sindaco con la lista Addc di Rosa Mastrosimone
disperdendo così i voti della coalizione. Risultato: nessuno dei tre andò a
Matera e Policoro perse il seggio di rappresentanza. L’anno dopo di rinnova il
Consiglio regionale e la musica non cambia: il candidato ufficiale della
maggioranza è sempre Paolo Castelluccio, solo che lo votano in pochi tra gli
amministratori: solo 1300 voti a Policoro. C’è chi si orienta verso Enzo
Ruggiero (Udc) e chi addirittura verso altri candidati pur di non votare
Castelluccio. Il resto della telenovela è storia di ieri con la maggioranza che
si polverizza terminando anzitempo la legislatura. In un quadro politico così
frastagliato, venti liste circa alla Camera e altrettante al Senato, il buon senso
avrebbe dovuto portare chi amministra a semplificare lo scenario politico anziche
complicarlo ancora di più ripercorrendo strade già imboccate senza via
d’uscita.
Gabriele Elia
Domenica seconda maratona di “Basilicata Corsa 2013”
POLICORO
– Domenica 24 febbraio presso il parco della Cicogna, di fronte il Municipio,
l’associazione podistica dilettantistica amatori di Luigi Cappucci organizza la
seconda prova del Campionato regionale cross amatori/master. La prima prova si
è disputata circa un mese fa, sempre nel centro jonico e nello stesso scenario,
con una nutrita partecipazione di maratoneti provenienti da tutte le parti
della Basilicata. L’inizio delle gare, valevoli per il circuito “Basilicata
Corsa 2013”, è previsto per le 11:00, sono riconosciute dalle Federazione
italiana atletica leggera e si dividono nelle seguenti categorie: Esordienti
maschili e femminili per 700 metri; Ragazzi/e per 1 chilometro; Cadette per
2000 metri e Cadetti per 2500 metri; Amatori Master maschili 6 chilometri e
femminili 3 Km.
Gabriele
Elia
(fonte
il Quotidiano della Basilicata)
mercoledì 20 febbraio 2013
Lorenzo Cesa (Udc): “Un voto responsabile per Monti”
POLICORO – Domenica 10 il commissario regionale
dell’Udc, Palmiro Sacco, presso l’Oro Hotel di via Lido presentava la lista
alla Camera, che lo vede in posizione utile ed eleggibile; mentre al Senato Udc,
Fli, Italia Futura e società civile hanno un’unica lista con il già vice
sindaco Antonio Ripoli candidato in rappresentanza della città jonica. Domenica
17 a Policoro è salito, per usare un termine montiano, nientemeno che il
segretario nazionale, che guida la lista alla Camera dei Deputati, Lorenzo Cesa
presso l’hotel Callà 2, segnali inequivocabili che l’Udc a Policoro vuole
mettere radici solide forte di tre consiglieri regionali, anche se solo uno
eletto nel partito di Casini alle regionali del 2010: Agatino Mancusi, a cui si
sono aggiunti durante la legislatura Roberto Falotico (ex Dec) e Francesco
Mollica (ex Mpa). Cesa nell’incontrare simpatizzanti e tesserati non ha
nascosto le sue preoccupazioni per una campagna elettorale che volge al termine
con il Premier Monti che ha dovuto fare un lavoro impopolare per salvare
l’Italia dal crac della crisi finanziaria e per questo non molto amato dagli
elettori. Ma Cesa si è detto convinto di un buon risultato per tutto il rassembramento
che fa capo a Monti perché gli italiani sono maturi per capire che Monti è
stato chiamato in quanto i partiti tradizionali non sono stati in grado di
risanare il Paese, dimostrando di essere pavidi. Il politico di lungo corso ha
sostenuto di far leva per catalizzare consensi anche sulla grande tradizione
del suo partito, erede della Dc, sui valori tradizionali di cui è portatore
come la famiglia e i temi del lavoro, quest’ultimo fondamentale per ridare la
dignità a chi l’ha perso o non ha mai avuto chance per mettersi alla prova. Ha
inoltre evidenziato le contraddizioni sia delle coalizioni antagoniste sia di
altri partiti concorrenti. Sulle prime ha detto che il centro destra è alleato
con la Lega e Grande Sud, due partiti antagonisti, mentre il Pd con Vendola diventa
un partito di Sinistra allontanandosi da posizioni più moderate ed equilibrate
dimostrate durante l’esperienza governativa di un anno di Esecutivo tecnico.
Infine si è detto preoccupato per la presenza nell’agone politico di forze
politiche centrifughe che cavalcano la tigre della protesta e delle difficoltà
economiche in cui versano molti cittadini della Repubblica.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
Don Antonio Mauri su trivelle nel mar Jonio: “La natura è immagine e somiglianza di Dio”
“La natura, creata
da Dio insieme all’uomo, immagine e somiglianza Sua, deve essere difesa da ogni
forma di distruzione o stravolgimento. Per noi cattolici credenti la natura è
l’insieme degli esseri viventi e inanimati considerato nella sua forma
complessiva, nella totalità cioè, dei fenomeni e delle forze che in esso si
manifestano. La natura intesa come ambiente è quindi un elemento fondamentale
che dobbiamo assolutamente rispettare. Altrimenti, come possiamo osservare in
diverse situazioni, essa si ‘ribella’ creando dei disastri di proporzioni
inimmaginabili!”. E’ quanto ha affermato il parroco della Chiesa Madre Maria
SS. del Ponte di Policoro (MT), don Antonio Mauri al quale è stato chiesto di
intervenire in dibattito nella Conferenza Nazionale sul tema ‘Uscire dal
Petrolio’ tenuta a Policoro per iniziativa di Legambiente. “Ribadiamo
fermamente l’opposizione a quanto le compagnie petrolifere vogliono effettuare
a ridosso della cittadina di Policoro nelle acque del mar Ionio – ha dichiarato
don Mauri - perciò, diciamo ‘No alle trivelle sullo Ionio’, salviamo il nostro
Mare in quanto la difesa dell’ambiente è un dovere e un impegno anche dei
cristiani, perché la dignità della persona e dell’ambiente è sempre la base per
un autentico sviluppo sostenibile, aldilà di ogni ideologia di sfruttamento
economico”. A conclusione dell’intervento, gradito ed apprezzato da tutta la
numerosa platea presente nella sala consiliare ‘N. Montesano’, don Antonio ha
affermato che, “la collaborazione tra la politica, l’economia, le associazioni
e la Chiesa è il segreto per realizzare sempre meglio il bene comune, come
insieme delle condizioni per una vita umana autentica”.
martedì 19 febbraio 2013
«Il lavoro non è negoziabile»
Il lavoro è un «valore non
negoziabile». L'affermazione di monsignor Giovanni Ricchiuti pronunciata nel
corso del week end sociale (16/17 febbraio) celebrato a Policoro (Padre
Minozzi) dalla conferenza episcopale di Basilicata e dalla commissione
regionale per il laicato dal tema: “Famiglia e lavoro per lo sviluppo del
Mezzogiorno”. Durante i lavori il prelato ha sostenuto che il lavoro è non solo
un monito a chi dovrebbe governare i processi economici, ma anche una condicio sine qua non, che serve
all'uomo per promuovere la propria dignità e alla famiglia per realizzare le
aspettative che le sono proprie. A far riflettere i convenuti nella giornata
dei giorni scorsi, c'era l'economista lucano, Nino D'Agostino. Il focus della sua
relazione è stata ovviamente incentrata sul lavoro. Un lavoro che, in una
realtà come quella meridionale, è una delle urgenze da affrontare. Ma chi sono
gli attori su cui far leva? Prima di tutto la politica che da una parte deve
«organizzare la spesa pubblica in funzione dello sviluppo, dell'interesse
collettivo e non soltanto per creare consenso» e dall’altra «distribuire le
risorse con criteri di giustizia sociale, aggredendo prioritariamente il tema
della povertà e dell'esclusione sociale». C’è poi il ruolo che devono avere le
imprese. «Nuova occupazione - ha detto D’Agostino - si ha quando si è
competitivi, in un mercato dei beni che tira, che apre nuovi spazi di
collocamento dei prodotti» ma per essere competitivi bisogna tener conto «della
pressione fiscale, il costo del lavoro, quello dell'energia, l'accesso al
credito». Ma attori nel processo economico sono anche i giovani che devono
«saper cogliere le opportunità che ci sono» e «accettare il rischio d'impresa».
D’Agostino ha auspicato un “piano del lavoro” come strumento fondamentale per
risponde ai morsi della crisi auspicando una «economia sociale di mercato come
modello di sviluppo dell'economia che concili la libertà di mercato con la
giustizia sociale, armonizzandole tra di loro». Ma per fare tutto questo c’è
bisogno di «un cambiamento» e non assecondare lo status quo. D’Agostino
guardando alla realtà lucana ha parlato anche di «questione lavoro al
femminile». «Lo sviluppo della regione - ha detto - coincide in massima parte
con la questione femminile». E ha aggiunto: «la disoccupazione femminile è uno
spreco di risorse umane che non ci possiamo permettere» che «non è soltanto
ricerca di pari opportunità lavorative e reddituali» ma anche e soprattutto
«questione demografica: senza la ricomposizione
in tempi brevi del tessuto
demografico regionale non si va da nessuna parte». Ad aggiungere altri spunti,
ci ha pensato l’arcivescovo di Acerenza, Monsignor Giovanni Ricchiuti. Nella
sua omelia, durante la messa di ieri mattina ha detto che: «il week end è un
segno che va interpretato come un superamento sempre più forte delle distanze
tra clero e laici. Aiutateci nello svolgimento del nostro compito di essere
vostre guide. Il lavoro rimane di per sè un valore non negoziabile. La Chiesa
promuove i valori che gli provengono dalla "visione" che ha il suo
fondatore sull'uomo. Questi valori sono per i credenti e per non credenti; sono
per tutti gli uomini di buona volontà. A questo riguardo, desidero porre la
vostra attenzione sulla necessità di ritornare al Compendio della Dottrina
Sociale della Chiesa, dove il lavoro è inserito tra le grandi questioni del
nostro tempo e se ne parla subito dopo la famiglia, che rimane la prima
preoccupazione della Chiesa!». Le conclusioni del week end, dopo le relazioni emerse
dai laboratori sono state affidate a monsignor Francesco Nolè, vescovo di Tursi
- Lagonegro.«Essere capaci di dire e fare la verità, sempre, in ogni
situazione. Fare la verità significa mettere l'uomo al centro di ogni
attenzione. Parliamo dell'uomo che incontriamo nella disegno originario di Dio:
sua
immagine e sua somiglianza.
Non nascondiamo che il cammino non sempre è facile; ma il segreto rimane quello
di superare ogni forma di individualismo, in ogni campo. Il rapporto quotidiano
con gli altri deve essere contraddistinto da un atteggiamento
di carità vera». Infine ha
ripreso l’immagine di D’Agostino sulla «donna che salverà la Basilicata».«Dico
-ha detto Nolè- che non solo la Basilicata sarà l'immagine della donna
impegnata che si riappropria della sua originaria vocazione - che è di apporto
significativo allo sviluppo della regione -ma del mondo intero! Riproporre
allora una diaconia autentica dove la fede è la vera protagonista nelle azioni
che guidano il cristiano nel suo quotidiano».
Fonte
Il Quotidiano della
Basilicata
Vigili urbani armati in città
POLICORO – Vigili sceriffi gireranno per la città jonica. La procedura
per l’acquisto di armi e munizioni è stata avviata per un totale di 10 mila
euro. La decisione dell’Amministrazione scaturisce, presumibilmente, da alcuni
fatti di cronaca nera, riconducibili a fenomeni di microcriminalità, che hanno
turbato la quiete pubblica cittadina: furti in appartamenti, uno anche in pieno
giorno presso l’ufficio postale, qualche rissa, soprattutto l’estate, scippi e
comunque a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini gli
agenti della Polizia locale, come d’altronde: Carabinieri, Polizia, Guardia di
finanza e vigilanza privata avranno in dotazione la pistola d’ordinanza. La
prevenzione non è mai troppa e dunque meglio l’intervento prima che curare o
piangere poi. Sicuramente è una decisione politica coraggiosa e unica per
Comuni di non grandi dimensioni come Policoro, 16500 abitanti circa.
L’importante però è non drammatizzare e dare la stura a chi, legittimamente, sostiene
che in Basilicata ci sia la mafia. In città, quelle con numeri più imponenti di
Policoro, la “sperimentazione” serve a garantire e preservare il cittadino da
qualsiasi atto delinquenziale, da quello apparentemente più innocuo e quello
più cruento. Pertanto la prevenzione non è mai troppa. Anche se due
interrogativi sorgono: il primo la formazione del personale, poiché in passato,
almeno in quello recente, i Vigili urbani non hanno mai girato con la fondina e
usare la pistola non è un gioco: numerosi sono i casi di esponenti delle forze
dell’ordine che sono sotto inchiesta o già processati accusati di eccesso di
legittima difesa, il reato tipico di chi ha la pistola facile, forse spinto
anche dai giustizieri delle fiction televisive che imperversano sulle varie
reti televisive in prima serata. Altro problema da non sottovalutare: dove
saranno custodite le armi?
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
Calcio Eccellenza. Solo un pari per il Policoro
Il Policoro
pareggia uno a uno con la formazione dei Rossoblu-Potenza di Mr. Camelia,
signora squadra in lotta per una delle piazze d’onore del campionato. Il
Policoro onora bene l’impegno e da filo da torcere alla formazione potentina in
una partita con veloci capovolgimenti di fronte, anche se il campo pesante,
frena non poco le trame offensive di entrambe le squadre che alla fine accusano
la fatica. Formazione non al top anche oggi. Mr.
Labriola recupera, dopo una lunga assenza, l’esterno Rocco Ripoli, reduce da un
grave infortunio ma è assente Alessandro Simeone squalificato e sono abbastanza
acciaccati Gialdino e Frabetti. Partita sostanzialmente equilibrata sia nel
primo che nel secondo tempo. Nella prima frazione da segnalare un goal
annullato a Mele (Policoro) per fuorigioco ed una traversa di Ielpo (Rossoblu
Potenza). Nel secondo tempo le marcature. Al 9° Agneta (Policoro), imbeccato da
Manolio, solo davanti a Di Vincenzo, manda di precisione alla spalle
dell’estremo difensore ospite. Neanche il tempo di
gioire che, un minuto dopo, su cross di Tinelli, in piena area, Petilli svetta
su tutti e di testa supera Labriola. Al 19° doppio salvataggio di Labriola che
mette una pezza in due pericolose incursioni dei Rossobblu. Al 30° Agneta, di testa, manda di poco alto sulla traversa. Rossoblu più attivi nel finale ma il Policoro tiene e alla fine
l’arbitro manda tutti negli spogliatoi sull’uno a uno. Risultato che alla fine,
sicuramente, soddisfa entrambe le formazioni.
Fonte
www.policoroheraclea.org
lunedì 18 febbraio 2013
Operazione della Guardia di Finanza contro traffico di droga
I militari delle Fiamme Gialle
hanno sequestrato 129 grammi di droga durante operazioni di controllo del
territorio eseguite in particolare nella zona di Policoro. I finanzieri hanno
trovato 45 grammi di hascisc, 83 di marijuana e uno di cocaina. La droga è stata
scoperta su tre degli oltre 80 autoveicoli controllati, anche con l'aiuto di una
unità cinofile.
Scomparsa Romeo Sarra, il cordoglio di Castelluccio. In Consiglio gli subentra Leonardo Giordano
“Ci sono delle persone che fanno la storia di una terra e il cui operato segna la differenza nella vita collettiva di una comunità e in quella dei singoli che a vario modo e titolo hanno interagito con loro. E' certamente il caso di Romeo, un vero galantuomo della politica, un attore protagonista delle istituzioni, un fiero servitore della sua Regione e del suo popolo, un amico leale, un uomo instancabile sensibile e umano, un padre affettuoso e autorevole, un esempio da seguire per le nuove generazioni. Ci mancherai Romeo”. Così il consigliere regionale del Pdl Paolo Castelluccio ricorda Romeo Sarra, scomparso sabato 16 a Matera. Il suo seggio in seno al Consiglio regionale sarà preso da Leonardo Giordano, primo dei non eletti nella lista del Pdl alle elezioni regionali del 2010.
Elezioni politiche. Centro-democratico: “Investimenti Orogel e Pfanner, un’opportunità per il territorio”
POLICORO – La nuova formazione politica “Centro democratico” nata
appena due mese per volontà del Bruno Tabacci e alleata con il centro-sinistra,
ha dato vita a Policoro ad un convegno elettorale: “Agricoltura e
agroalimentare: nuove sinergie per il Metapontino” in vista del rinnovo del
Parlamento previsto per il 24/25
febbraio. Giovedì 14 presso la sala convegni di Padre Minozzi i
candidati alla Camera di Deputati, Vilma Mazzocco e Serafino Di Sanza, hanno
incontrato la città e discusso delle opportunità occupazionali e del futuro del
primo comparto dell’economia regionale, l’agricoltura, con l’arrivo di Orogel e
del gruppo Pfanner nel centro jonico. S. Di Sanza, già sindaco del centro
jonico e attuale consigliere provinciale, ha sottolineato come i produttori
agricoli potrebbero intensificare le colture e la vendita delle stesse ai due
colossi dell’ortofrutta, il primo riguarda il confezionamento di surgelati e il
secondo quello dei succhi di frutta, per dare più valore alle loro produzioni e
un invito alle imprese agricole a guardare a questi investimenti come
un’opportunità per il rilancio del settore agricolo. L’assessore regionale
all’Ambiente ed ex all’Agricoltura, Mazzocco, ha invece focalizzato il suo
intervento sulla necessità per le imprese del comprensorio che intensifichino i
conferimenti delle loro produzioni alle due realtà industriali di Policoro, per
abbattere la lunga catena della filiera che penalizza il primo stadio della
produzione a scapito di coloro i quali si limitano a commercializzare le
colture in loco, i quali con il minimo sforzo raggiungono il massimo dei
risultati in termini di profitto. Un altro dei punti salienti della sua relazione:
la mancanza di un’unica sinergia tra gli interventi dell’Unione europea,
filtrati dalla Regione, attraverso il Psr (Piano di sviluppo rurale), Fse
(Fondo sociale europeo) e Fesr (Fondo europeo di sviluppo rurale) gestiti in
compartimenti stagni dai vari assessorati senza tener conto, a suo parere, di
metterli a sistema e al servizio del mondo agricolo. Infine ha sostenuto che la
Regione ha detto no a due permessi per le introspezioni nel mar Jonio da parte
delle compagnie petrolifere e lo stanziamento di ingenti fondi regionali sia
sul fronte della depurazione delle acque pubbliche che della bonifica delle
aree industriali soprattutto di Tito Scalo e Valbasento. Tra gli spunti di
riflessione durante il dibattito quello del tecnico agricolo Felice Santagata,
secondo il quale ci si deve interrogare, alla luce dei due investimenti di cui
sopra, se bisogna continuare ancora nella produzione del fresco o puntare su
produzioni solo per l’industria.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
domenica 17 febbraio 2013
Zaza, un talento da far mangiare le mani
POLICORO – Tra i giovani calciatori del
campionato di calcio di serie B che si stanno mettendo in luce nella stagione
2013/2014 c’è anche un atleta nato a Policoro e vissuto a Metaponto. Si tratta di Simone Zaza, bomber dell’Ascoli.
La sua carriera inizia dalla Stella Azzurra Bernalda a 15 anni, un breve
passaggio all’Atalanta e poi alla Sampdoria. Il suo debutto in serie A il 1
marzo del 2009 in Atalanta-Chievo, mentre invece l’esordio con la maglia della
Samp è addirittura più prestigioso: un derby con il Genoa il 16 febbraio 2011.
Nella stagione successiva non è fortunato il prestito alla Juve Stabia, in B:
la Samp lo richiama e lo manda in Prima Divisione a Viareggio, dove in 16 gare realizza
11 gol. Le porte della B gli si spalancano e la Samp lo manda ad Ascoli, dove finora
ha segnato 14 reti. Il primo pensiero, adesso, è la maglia blucerchiata, “Ma
solo a partire dall’estate”, ha dichiarato ai siti specializzati di mercato, che
nella finestra invernale di gennaio lo hanno avvicinato a tanti club, tra i
quali anche la Juventus. Prima di allora il desiderio è avere un prolungamento
del contratto che gli scade a giugno del 2014. E’ pezzo pregiato Simone e a
Bergamo stanno un po’ rodendo. In una piazza dove generalmente hanno l’occhio
molto lungo sui giovani, si sono lasciati ingenuamente scappare Zaza, che ha
una cresta alla El Sharawy, ma le movenze di Ibrahimovic. “Me ne sono andato
perché Osti (dirigente dell’Atalanta)ù non mi voleva, non credeva in me” aveva
dichiarato alla Gazzetta dello Sport di ritorno da Malta, dove, con la casacca
dell'Italia B Under 21, era stato capace di realizzare una splendida doppietta
in amichevole. Ed oggi, scherzo del destino, nel momento in cui Zaza cerca la
conferma con un lungo accordo con la Sampdoria si ritrova di fronte proprio
quel dirigente, Osti, che gli propose una cifra irrisoria quando era
capocannoniere della Primavera. Che farà adesso? L’amministratore delegato della
Juventus, Marotta, che l'ha portato alla Samp è in attesa.
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
Giunta regionale:parere negativo a ricerche petrolifere mar Jonio
La Giunta regionale ha espresso nei giorni scorsi ai sensi del decreto legislativo 152/2006, parere contrario al rilascio del giudizio favorevole di compatibilità ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, relativamente ai Progetti di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in mare con indagine geofisica 3D denominati “d 73 F:R -.SH” e “d 74 F.R - .SH” proposti da Shell Italia E&P S.p.A. Lo rende noto il Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità. Lo stop del Governo lucano si basa su una serie di motivazioni evidenziate nel provvedimento. In primo luogo il parere contrario, sui due progetti, che riguardano 2 aree ubicate nel mar Jonio ( la prima nella porzione centro-meridionale e la seconda in quella meridionale del Golfo di Taranto), espresso all’unanimità dal Comitato Tecnico Regionale per l’Ambiente nella seduta del 5 febbraio 2012. “Valutato che l’intervento in esame contrasta con gli obiettivi di tutela ambientale e di rilancio eco-turistico della costa jonica lucana in quanto – spiegano i tecnici del Ctra – dall’analisi dello S.I.A. (Studio di impatto ambientale) proposto, non è possibile escludere, con ragionevole certezza, l’innesco di impatti negativi significativi a carico dell’ambito marino interessato e delle fasce costiere prospicenti”. Si ritengono, inoltre, “condivisibili le osservazioni prodotte dalle Amministrazioni Comunali costiere e della Provincia di Matera in merito al rischio di impatti negativi a carico del delicato sistema ambientale coinvolto, che possono provocare gravi ripercussioni sul sistema economico locale”. Il riferimento è ai pareri negativi, espressi attraverso delibere dei rispettivi Consigli, inviati in precedenza all’Ufficio Compatibilità Ambientale della Regione Basilicata dai Comuni di Rotondella, Pisticci, Nova Siri, e dalla Provincia di Matera. “La Regione Basilicata – si legge nelle considerazioni contenute nella delibera della Giunta – ha assunto quale obiettivo prioritario la tutela ambientale e il rilancio turistico della fascia jonica costiera attraverso la redazione di specifici strumenti di pianificazione territoriale quali: il redigendo ‘Piano regionale Coste’; il vigente ‘Piano regionale di utilizzo delle aree demaniali marittime’; il Programma ‘Rete Natura 2000’ che, nell’ambito degli studi e monitoraggi svolti e su esplicita richiesta del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), ha previsto l’estensione a circa 2 miglia marine prospicienti i siti posti lungo la zona costiera jonica, con una visione applicativa di area vasta, che andranno tutelate, attesa l’enorme valenza naturalistica”.
sabato 16 febbraio 2013
Policoro, on line modello per transito mezzi agricoli su 106
E’ on line sul sito istituzionale www.policoro.gov.it il modello per la richiesta di autorizzazione del transito per la circolazione dei mezzi agricoli sulla S.S. 106 Jonica. E’ quanto fa sapere l’Amministrazione comunale di Policoro, in prima linea a tutela degli agricoltori dell’area sin dai primi giorni di chiusura al transito dei mezzi agricoli da parte dell’Anas: situazione che aveva creato non pochi disagi agli agricoltori del Metapontino, costretti ad allungare i tempi di percorrenza per raggiungere i rispettivi luoghi di lavoro.
Policoro, rete fognaria zona artigianale D1: accordo con Al
“La zona artigianale D1 della Città di Policoro avrà la sua rete fognaria: i circa 50 artigiani e imprenditori che hanno investito nell’area situata lungo la statale 106, nei pressi dello svincolo per la Sinnica, possono tirare un sospiro di sollievo”. A comunicarlo l’amministrazione comunale. “Dopo più di 20 anni dalla nascita della zona D1, l’Amministrazione Comunale di Policoro ha raggiunto, nei giorni scorsi, un accordo con i vertici di Acquedotto Lucano S.p.A. i cui dettagli sono stati illustrati nel corso di un incontro presso la Sala Consiliare della casa municipale. Nello specifico - si legge nel documento sottoscritto tra le parti – l’Acquedotto si impegna “a procedere all’esecuzione di tutte le opere necessarie per collegare la rete fognaria esistente nella zona D1 all’attuale rete cittadina, onde consentire alla stessa zona di scaricare presso il depuratore comunale. Successivamente alla realizzazione del collegamento e di tutte le opere provvisionali necessarie (pompe ed impianti), si provvederà a far defluire i liquami presenti nella rete esistente presso il depuratore comunale e, di conseguenza, eseguire tutte le verifiche necessarie per la messa in esercizio definitiva della rete fognaria stessa”.
venerdì 15 febbraio 2013
Premio “Lucani insigni 2012”, Antonio Preziosi tra i vincitori
La commissione che aveva il compito di vagliare le candidature presentate per il Premio “Lucani Insigni 2012” ha concluso nei giorni scorsi i lavori decidendo di assegnare il riconoscimento a sei personalità che si sono distinte per meriti raggiunti in campo sociale, scientifico, artistico e letterario, oltre che nella diffusione e nella conoscenza dell’identità lucana. I vincitori sono: il giornalista Antonio Preziosi, il sacerdote Ferdinando Castriotti, il medico Achille Patrizio Caputi, il vicepresidente dell’Unpli Basilicata Bruno Mario Albano, l’ingegnere Ottavio Galella e il docente universitario Gesualdo Scutari.
Antonio Preziosi,
originario di Policoro, è il direttore di Radio Uno e del Giornale radio Rai e
direttore ad interim della testata “Gr Parlamento”. E’ stato nominato
Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali da Papa
Benedetto XVI ed insignito del Premio Amalfi per il giornalismo radiofonico.
Professore presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università
Pontificia Salesiana di Roma, è inoltre autore di numerosi libri e saggi.
Don Ferdinando Castriotti
è originario di Venosa, dove è nato nel 1969. Laureato in Filosofia e
Teologia, con una specializzazione in Dogmatica e Morale e un dottorato in
Bioetica, svolge un’intensa attività di evangelizzazione in Honduras, dove si
dedica a realizzare opere concrete di vicinanza alla popolazione povera, tanto
da essere definito dalla stampa honduregna “l’angelo custode di El Paraíso”.
Achille Patrizio Caputi,
originario di San Fele, è un medico ed è professore ordinario di Farmacologia
all’Università di Messina ed ex presidente della Società italiana di
Farmacologia. E’ componente della sottocommissione farmacovigilanza dell’Aifa e
del Geriatric Ageing Group ed è autore di 388 pubblicazioni scientifiche
riportate su Medline.
Bruno Mario Albano è
il vicepresidente del Comitato Unpli Basilicata. Presidente della Proloco di
Pignola, è stato insignito dall’Unpli nazionale del titolo di “Uomo Simbolo
delle Pro-Loco d’Italia”. Ha partecipato attivamente alla realizzazione del
programma “Gioventù per l’Europa”, a meeting multinazionali ed alla “Rassegna
della Cultura e delle Tradizioni Popolari”. E’ stato inoltre insignito del
premio “Il Portale d’Oro”.
Ottavio Galella,
ingegnere originario di Muro Lucano esperto di management del traffico, vive a
Montreal, in Canada. Inventore, con brevetto Usa e Canada, di un semaforo per
daltonici, è stato fra i primi in Nord America a creare reti di corsie per i
trasporti pubblici urbani e a preconizzare il congestion charge su ponti e
autostrade nelle regioni metropolitane. In collaborazione con la Regione
Basilicata, ha organizzato e sponsorizzato eventi culturali, turistici ed
economici, come la prima mostra nord-americana dei dipinti di Carlo Levi, la
mostra di pannelli turistici e delle madonne lignee lucane al World Trade
Centre di Montreal.
Gesualdo Scutari,
originario di Chiaromonte dove è nato nel 1975, ingegnere elettronico e
professore presso l’università di New York, sede di Buffalo. E’ uno dei più
grandi esperti mondiali di “Telecomunicazioni, Ottimizzazione e Teoria dei
Giochi”. E’ inoltre l’editore di “Ieee Signal Processing Letter”, una delle più
prestigiose riviste scientifiche internazionali di Ingegneria.
La commissione ha inoltre deciso
di conferire una onorificenza a sette lucani che si sono adoperati per la
diffusione e la conoscenza dell’identità regionale. Si tratta del giornalista
del settimanale Panorama Giovanni Fasanella (originario di San
Fele, autore di libri e inchieste sul caso Moro, sceneggiatore ed autore di
cinema e tv); dell’operatore culturale Gabriele Scarcia (originario
di Miglionico, autore di numerose pubblicazioni sull’arte della Basilicata);
del vescovo di Huacho (Perù) Mons. Antonio Santarsiero (nato
ad Avigliano, famoso per il suo impegno verso i giovani e le popolazioni povere
delle regioni peruviane); del giornalista Domenico Notarangelo (pugliese
d’origine e lucano d’adozione, da molti anni residente a Matera, autore di
numerose pubblicazioni, ha collaborato con Pasolini e Rosi realizzando un
archivio fotografico recentemente dichiarato di interesse nazionale); del
pittore, scultore e maestro di presepi Franco Artese (di
Grassano, ha realizzato presepi esposti a New York, Washington, Assisi,
Betlemme e, recentemente, in piazza San Pietro); del luogotenente dei
carabinieri Giovanni Soldano (originario di Venosa che opera
attualmente a Padova, impegnato nella lotta al terrorismo e alla criminalità
organizzata, insignito del titolo di cavaliere dell’ordine al merito della
Repubblica); della ricercatrice in antropologia Ilaria D’Auria (materana
che opera in Belgio, una delle creatrici dell’idea della candidatura di Matera
a capitale europea della cultura 2019).
La cerimonia di consegna dei
riconoscimenti avrà luogo il 9 marzo, alle ore 19,00, nella sala del Consiglio
provinciale di Potenza, nell’ambito dell’assemblea annuale dei lucani nel
mondo, e sarà preceduta dalla presentazione del “Dizionario dei Lucani” di
Angelo Lucano Larotonda.
Di chi è l’Udc a Policoro?
POLICORO – Chi rappresenta L’Udc nel centro jonico? Domenica 10
febbraio presso l’Oro Hotel alla presentazione della lista alla Camera con
Palmiro Sacco, commissario regionale, in posizione utile per essere eletto non
c’era il segretario cittadino Antonio Mastrosimone né altri componenti del
direttivo locale. Assenza strana se consideriamo che le elezioni politiche sono
il momento più alto dell’attività politica di un partito o movimento.
Oltretutto era presente il massimo rappresentante lucano, il commissario di
partito appunto. La situazione dell’Udc di Policoro è una di quelle che fa
riflettere sull’impegno politico serio e vero di chi si vuole spendere per il
proprio territorio. Se facciamo un passo indietro ad un anno fa, l’Udc inaugura
la sezione nel dicembre del 2011 alla presenza trasversale di molti segretari
di partito o loro delegati. Tra i possibili ingressi anche il gruppo di “Città
Nuova”, alcuni dei quali sono, all’epoca, tesserati con il partito di Casini.
Infatti alle ultime regionali del 2010 c’è chi addirittura appoggia il
candidato Enzo Ruggiero (poi dichiarato ineleggibile della magistratura
ordinaria) e viene offerta la candidatura anche al fondatore di “Città Nuova”,
lista civica di maggioranza al Comune dal 2008 al 2011, Cosimo Ierone.
Quest’ultimo rinuncia ma comunque non fa mancare l’appoggio all’Udc e a
Ruggiero. Poi subito dopo nell’Udc succede qualcosa. Il gruppo dirigente
regionale guarda con diffidenza “Città Nuova” e fa di tutto per bloccarne il
passaggio nella formazione politica centrista. Nel frattempo Antonio
Mastrosimone prende in mano il partito diventando segretario e si allea alle
comunali con il centro-sinistra in linea così con la volontà del partito che
sia in Regione che nelle due Province è già forza di maggioranza. Al gruppo di
Ierone a questo punto non resta che continuare il progetto del grande centro,
senza l’Udc, con l’Api, Fli e Gianni Di Pierri. Si consumano le elezioni
amministrative con l’Udc che non riscuote un grosso successo non eleggendo
nemmeno un consigliere e tutta la coalizione di centro-sinistra esce sconfitta
dalle urne al ballottaggio del 20/21 maggio. Nel frattempo Enzo Ruggiero viene
dichiarato ineleggibile e decade da consigliere regionale, mentre Agatino
Mancusi lascia la poltrona di vice presidente della Giunta regionale perché
accusato da un pentito del Vulture di voto di scambio. L’Udc viene decapitato e
commissariato nei suoi vertici e sopravvive il solo Sacco, con Lindo Monaco
commissario nel materano. Ruggiero prende altre strade, è candidato con la
Destra alle politiche del 24/25 febbraio, e l’Udc è un partito da rifondare.
Però non si sa con quali attori. Antonello Ripoli (ex amministratore di “Città
Nuova”) viene legittimato domenica 10 febbraio proprio da Sacco con la sua
candidatura al Senato per la lista Monti per l’Italia (listone unico ma in
quota Udc) e con Ierone in cabina di regia, solo che in loco l’Udc diserta
l’incontro. Allora c’è da chiedersi: ma chi rappresenta l’Udc a Policoro? Una
volta la politica era inclusiva con le correnti che animavano congressi e
campagne elettorali, stando però sotto lo stesso simbolo; ora invece sembra
prevalere solo il personalismo di chi teme di perdere un potere che è solo
immaginario.
Gabriele Elia
giovedì 14 febbraio 2013
Basilicata, un paese per pochi e per vecchi
XV rapporto Censis: popolazione in calo del 3,5% e gli stranieri in aumento non compensano le perdite
Se l’avessero ambientato da
queste parti, i fratelli Coen avrebbero dovuto cambiare il titolo del film di
grande successo: la Basilicata è un paese per vecchio. Lo confermano i dati del
quindicesimo censimento generale, i risultati regionali, che fanno
riferimento alla data del 19 ottobre 2011, sono stati resi noti nel corso di un
incontro che si è tenuto nella sala dell’Arco del Comune di Potenza.
Popolazione in calo del 3,3 per cento, a dispetto del crescente numero di
cittadini stranieri che però non riescono a compensare il calo demografico,
sempre vecchia (considerato l’aumento di sessantacinquenni e ultra ottantacinquenni),
che si distribuisce su un territorio per lo più composto da piccolo paese, con
meno di 5000 abitanti.
Ecco i dati nel dettaglio
relativi ai diversi parametri:
In calo la popolazione residente.
Al 9 ottobre 2011, data di riferimento del 15° Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni, la popolazione residente in Basilicata ammonta
a 578.036 unità. Il 65,4% della popolazione censita risiede in provincia di
Potenza (377.935 unità), il restante 34,6% (200.101 unità) in quella di
Matera.Rispetto al 2001, quando si contarono 597.768 residenti, si registra un
decremento del 3,3 % a fronte di un incremento medio nazionale, da attribuire
esclusivamente alla componente straniera, del 4,3%. A livello provinciale si
rileva una diminuzione maggiore a Potenza (- 4.0%) rispetto a Matera (-
2.0%).Il calo di popolazione ha riguardato ben 113 dei 131 comuni della regione
(86,3%) per la gran parte tutti di piccola e media dimensione demografica. Più
femmine che maschi. In linea con quanto si rileva nel resto del Paese, la
popolazione femminile supera quella maschile (282.779 maschi e 295.257 femmine)
ma, mentre a livello nazionale si contano circa 52 donne ogni 100 residenti, in
Basilicata se ne contano 51. Con 95,8 uomini ogni 100 donne la Basilicata è la
regione con il più alto rapporto di mascolinità dopo il Trentino-Alto Adige.
Cirigliano e San Paolo Albanese sono i comuni con la maggiore incidenza di
popolazione femminile (rispettivamente 56 e 55 donne ogni 100 residenti);
Brindisi di Montagna, invece, è il comune con la maggiore incidenza della
popolazione maschile (51,4%). Aumentano i centenari. L’età media della
popolazione residente in Basilicata è pari a 43 anni, valore che si attesta sul
dato medio nazionale. A livello provinciale l’età media è pari a 43,5 anni a
Potenza e a 42,7 anni a Matera.Dal 2001 al 2011 la percentuale di popolazione
di 65 anni e più è passata dal 18,6% (111.221 persone) al 20,5% (118.372
persone), incremento da attribuire esclusivamente alla componente di popolazione
con 80 anni e oltre. La percentuale di popolazione di 65 anni e più era al
14,2% nel 1991 (86.874 persone).Anche i “grandi vecchi”, ovvero le persone di
85 anni e più, incrementano il loro peso sul totale della popolazione residente
(dal 2,0% del 2001 al 2,9% del 2011). In particolare, si registra un aumento
del 97,5% nella classe 95-99 anni, mentre si è più che triplicato il peso della
popolazione di 100 anni e più (+ 218,6%).Le persone di 100 anni e più, infatti,
erano 43 nel 2001 (11 maschi e 32 femmine) mentre nel 2011 ne sono state
censite 137, con una percentuale di donne pari al 65,7% (90 unità); in
particolare, in provincia di Potenza risiedono 91 centenari, 46 in provincia di
Matera.I comuni della Basilicata con più centenari sono Potenza (18 persone) e
Lavello (6 persone) in provincia di Potenza, Montescaglioso (11 persone) e
Matera (8 persone ) in provincia di Matera. I comuni più grandi e quelli più
piccoli. Il 75,6% dei comuni della Basilicata ha una popolazione che non supera
i 5 mila abitanti; in questi comuni risiede il 33,1% dei residenti
(191.044 persone). Sono, invece, 126.573 (21,9%) le persone che vivono nei 2
Comuni con più di 50 mila abitanti (Potenza e Matera). I comuni della provincia
di Matera presentano una dimensione demografica maggiore: 4 su 10 superano i 5
mila abitanti contro i 2 su 10 della provincia di Potenza (la dimensione media
è di 6.455 residenti per comune in provincia di Matera e di 3.779 in quella di
Potenza). I comuni di minore dimensione demografica si collocano per la gran
parte all’interno, lungo la dorsale appenninica a sud del capoluogo di regione,
e sono quelli caratterizzati dai cali più consistenti di popolazione (San Paolo
Albanese e Calvera in provincia di Potenza e San Mauro Forte in provincia di
Matera perdono oltre un quarto degli abitanti). Più che triplicata in dieci
anni la popolazione straniera. Nel corso dell’ultimo decennio la popolazione
straniera abitualmente dimorante in Basilicata è più che triplicata, passando
da 3.416 a 12.928 unità, il che compensa, almeno in parte, il calo registrato
nella popolazione di cittadinanza italiana. L’incidenza degli stranieri sul
totale della popolazione residente, sale da 5,7 a 22,4 stranieri per mille
censiti. A differenza di quanto rilevato nel 2001, nel 2011 si contano più
stranieri in provincia di Potenza che a Matera (6.959 contro 5.969), ma il peso
della popolazione straniera sul totale dei residenti continua ad essere
maggiore nel materano. La componente femminile rappresenta il 57,7% del totale
degli stranieri (era 50,1% nel 2001). Il rapporto di mascolinità, diminuito di
oltre 25 punti percentuali rispetto al 2001, è di 73,9 maschi ogni 100 femmine
a fronte di un dato medio nazionale pari a 87,6%.
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
Famiglie danneggiate da alluvione, approvati elenchi
La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone, la graduatoria definitiva del “Provvedimento a favore delle famiglie danneggiate dall’evento alluvionale del 18 febbraio e il primo marzo 2011” emanato lo scorso luglio. Sono stati dodici i ricorsi presentati ed esaminati durante l’attività istruttoria e rigettati. A fronte delle 73 domande pervenute, le istanze ammesse e finanziabili sono 38, quelle ammesse e non finanziabili per mancanza di fondi sono 17, mentre quelle non ammesse sono 18. Gli elenchi saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata. I fondi stanziati con il provvedimento del Governo regionale ammontano a 1 milione di euro, di cui il 70 per cento (pari a 700 mila euro) destinato alle famiglie che sono state danneggiate dall’alluvione e che versano ancora in stato di necessità e il restante 30 per cento (pari a 300 mila euro) per la costituzione di un fondo da destinare a coloro che sono a rischio usura.
mercoledì 13 febbraio 2013
Inaugurato il comitato politico di “Grande Sud”
POLICORO
– Nella mattinata del 10 febbraio nei pressi del distretto sanitario del centro
jonico è stato inaugurato il comitato elettorale del movimento politico “Grande
Sud”, alleato con il centro-destra alle elezioni politiche del 24/25 febbraio,
e del suo candidato al Senato della Repubblica Nicola Viola. Tra i vari
interventi anche quello del coordinatore regionale On. Gianfranco Blasi,
Giuseppe Galizia, Cosimo D’Onofrio, tutti candidati, e l’ex sindaco del comune
jonico, Nicolino Lopatriello, responsabile enti locali di “Grande Sud”. “Il
nostro superiore – dice Viola – ha donato alla Basilicata e ai lucani
innumerevoli ricchezze: abbiamo il mare, la montagna, risorse quali acqua, gas,
petrolio, l’agricoltura, solo per citarne alcune, ma riusciamo ad essere la
regione con il tasso di disoccupazione più alto d’Italia. Merito di quindici anni di governo regionale di
centro sinistra. L’impegno di “Grande Sud”, nel futuro Parlamento, sarà quello
di sostenere il territorio, perché noi siamo una forza del territorio. Bisogna
prima di tutto aumentare le royalties del petrolio dal 10 al 20% affinché l’oro
nero non dia solo rifiuti ma sia una risorsa per tutti i cittadini.
A fargli eco, Giuseppe Galizia: “E’ necessario
– afferma – spostare i costi energetici dal capitolo spese al capitolo
investimenti. La Regione Basilicata dovrebbe destinare parte delle royalties al
rimborso dei costi energetici, facendosene carico in cambio di un diverso
utilizzo delle risorse liberate. L’imprenditore a fronte dello sgravio dei
costi energetici, investirà una somma equivalente alla assunzione di nuovo
personale. Un meccanismo compensatorio, -aggiunge- che consentirebbe di creare
5 mila nuovi posti di lavoro, con la emersione dal lavoro nero e maggiori
sbocchi occupazionali per giovani e donne”. Altri temi attuali affrontati dai
presenti: strade fatiscenti, le ferrovie di fatto non esistono e di conseguenza
non si può fare turismo senza avere un’ adeguata viabilità. Inoltre: prodotti
agricoli unici con difficoltà ad esportarli. Bisogna operare necessariamente su
questo fronte, secondo gli intervenuti, perché la Basilicata, con le ricchezze
che ha, può e deve avere, un ruolo primario sulla scena nazionale”. L’ex
sindaco di Policoro ha colto l’occasione per lanciare un appello a recarsi alle
urne: “Siamo in una situazione estremamente grave e preoccupante. Non possiamo
essere affascinati dalle sirene del centro sinistra o dalle critiche prive di
proposte di chi immagina che la politica possa essere un palcoscenico. Abbiamo
la possibilità, nonostante il sistema elettorale, di cambiare le cose per il
bene dei nostri figli, esprimendo un voto responsabile a Grande Sud”. A chiudere i lavori Gianfranco Blasi, il
quale ha voluto dire la sua sulla coalizione del centro destra: “Oltre che con
il Pdl, siamo nella stessa coalizione con la Lega Nord. Noi rappresentiamo
l’altro piatto della bilancia. Possiamo essere d’accordo con Maroni il quale
dice che il 75% delle tasse corrisposte
debbano restare al nord, a condizione che le aziende che operano in Basilicata,
da quelle petrolifere a quelle metalmeccaniche, fino a quelle alimentari,
paghino le tasse laddove producono, quindi in Basilicata, al fine del loro
reinvestimento per generare posti di lavoro ed economia, linfa necessaria
affinché la Basilicata diventi una regione libera dalla dipendenza del
bisogno”.
Gabriele
Elia
(fonte
il Quotidiano della Basilicata)
martedì 12 febbraio 2013
La Lista Monti chiede voti per non disperdere il lavoro del Premier uscente
POLICORO – La lista scelta civica per Monti al Senato e l’Udc alla
Camera con Antonello Ripoli candidato per la prima al Senato e Palmiro Sacco,
commissario regionale del partito di Casini, alla Camera si sono presentati,
insieme ad altri candidati tra cui Tito Di Maggio, domenica sera 10 febbraio
presso l’Oro Hotel di via Lido nel centro jonico. Insieme a loro anche Gaetano
Fierro, Lindo Monaco e Domenico Cammisa rispettivamente referente regionale
della corrente liberal dell’Udc, commissario provinciale Udc di Matera e
referente materano dei liberal. Sotto attacco soprattutto il partito regione,
il Pd. Secondo gli intervenuti il centro sinistra in Lucania governa speculando
sul bisogno dei cittadini senza un piano di sviluppo ma alimentando il consenso
con sperpero di denaro pubblico nell’assistenza e nella clientela, facendo un
riferimento esplicito soprattutto ai soldi delle royalties del petrolio. Non
sono mancati attacchi diretti anche alle truppe di dipendenti della pubblica
amministrazione, tra cui quelli dei Consorzi di bonifica, che non solo votano
per il partito regione ma anche per le primarie nonostante la situazione
debitoria in cui versano gli enti consortili e la crisi atavica del settore
primario dell’economia regionale. Sul fronte turismo il ragionamento è stato
pressappoco lo stesso del comparto agricolo: poco sviluppo e tutta assistenza e
clientela. Un passaggio anche sulla contrapposizione tra aree, il materano e il
potentino, sulla questione cancellazione di una provincia dove, secondo i
relatori, il centro-sinistra non ha saputo prendere una netta e chiara posizione
favorendo lo smembramento della Lucania riprendendo nei fatti il vecchio
disegno della Fondazione Agnelli. Non sono stati teneri nemmeno nei confronti
del Governatore De Filippo relegato al quarto posto nella lista del Pd alla
Camera: “…questa è la considerazione che ha il partito regionale –è stato detto
nei vari interventi- del presidente della Regione Basilicata e dei suoi
abitanti”. Insomma secondo l’area Monti vengono prima gli interessi del
partito, il Pd, e poi quegli dei suoi abitanti: “Basti vedere –hanno
continuato- il trattamento riservato ai candidati delle primarie relegati in
posizione border line per far posto a persone gradite a Bersani provenienti da
oltre i confini regionali”. Non sono mancati, anche se in maniera più velati, attacchi
anche al centro-destra alleato al Nord con la Lega e nel Mezzogiorno con Grande
Sud, una contraddizione secondo loro, per non parlare poi della credibilità
persa dall’Italia durante il Governo Berlusconi e delle solite promesse
pre-elezioni del fondatore del Pdl a cui Monti ha dovuto riparare. E per
continuare su questa strada, la Lista Monti con i suoi alleati (Udc, Fli,
Italia Futura e società civile) chiede agli elettori di non abbandonare il
lavoro del Premier uscente sulla base della sua serietà, senso di realtà e
prestigio internazionale di cui gode. Inoltre Lindo Monaco ha aggiunto che
votare per l’Udc significa fare una scelta politica valoriale di persone e
candidati che non hanno doppi fini se non quello di rappresentare i territori
con la dignità che meritano non facendosi richiamare dalle sirene di poltrone
comode ma lontane dalla gente.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
lunedì 11 febbraio 2013
Policoro, iniziano i preparativi per la festa patronale
“Policoro aprirà la stagione 2013 con la prima delle festività cittadine, quella in onore di Maria Santissima del Ponte, che si svolgerà nei giorni 18 e 19 maggio”. Lo rendono noto il parroco e presidente del comitato festa della Chiesa Madre, don Antonio Mauri e il diacono don Luciano Labanca. “Ricordiamo – è scritto in una nota – che il comitato festa è ben consapevole del brutto e grave momento di crisi che sta attanagliando anche la nostra cittadina Ionica. Siamo convinti che anche questa volta i policoresi contribuiranno alla raccolta fondi necessaria per una adeguata e bella festa esterna, con la partecipazione di tutto il comprensorio. Per tale motivo – sottolineano don Antonio e don Luciano – è previsto un incontro lunedì 18 febbraio nel salone parrocchiale della chiesa madre, con l’Amministrazione comunale, la Pro Loco, le attività produttive e le associazioni del territorio per coordinare iniziative da mettere in campo con idee vincenti e condivise".
No Scorie Trisaia. “Che fine ha fatto il tavolo della trasparenza?”
POLICORO - Da nota Sogin apparsa sulla stampa,
“apprendiamo –si legge in una nota dell’associazione ambientalista No Scorie
Trisaia- che la Saipem (società collegata a Eni) si è aggiudicata come impresa
capogruppo del RTI Gencantieri Spa e Sicilsaldo Srl in qualità di mandanti,
l’appalto per la costruzione e la realizzazione dell’impianto di cementazione
del prodotto finito e dell’edificio deposito per lo stoccaggio temporaneo di
manufatti cementati/cask per un valore dell’appalto di 40.554.134 presso
l’impianto nucleare Itrec della Trisaia. In parole povere l’impianto che
dovrà solidificare i liquidi ad alta attività custoditi all’Itrec, frutto del
riprocessa mento delle 20 barre di Elk River con la costruzione del relativo
capannone di tutto l’impianto. Lo stesso impianto per cui abbiamo chiesto con
ns. osservazioni al Ministero dell’Ambiente la dismissione e il trattamento
come rifiuto dopo le lavorazioni di solidificazione del prodotto finito
all’Itrec, per impedire un utilizzo successivo e far sì che l’Itrec diventi il
deposto nazionale di scorie nucleari. Da qui nasce una nostra nuova domanda al
presidente De Filippo, le società petrolifere cui la Regione Basilicata ha dato
sempre la propria fiducia e il proprio appoggio si occupano anche di
trattamento scorie nucleari? Sulle questioni legate all’Itrec, la trasparenza
istituzione-popolazione è sparita. Sono circa due anni che il presidente
De Filippo non convoca più il tavolo della trasparenza regionale
(contrariamente a quanto fanno le altre regioni nuclearizzate italiane dal
Piemonte alla Campania, dove il tavolo è convocato con regolarità), per cui le
comunità non sanno assolutamente più nulla di cosa accade all’interno
dell’Itrec, di com’è realizzato il decommissioning (la messa in sicurezza del
sito), su come sono eseguiti i lavori e su chi li esegue. Né c’è stata alcuna
risposta istituzionale alle richieste di Noscorie Trisaia sul caso dei
rifiuti nucleari americani in Italia che a inizio novembre sono stati
riportati negli Stati Uniti dal presidente da Obama ad esclusione proprio delle
barre di Elk River custodite all’Itrec. Situazione ampliamente ignorata dai
parlamentari lucani uscenti, il cui interesse per il decommissioning si è
soffermato più sui posti da precario di netturbino nucleare o sui manufatti di
cemento da realizzare nell’impianto Itrec, che sulla salute delle popolazioni e
la tutela del territorio. Non sappiamo più nulla del monitoraggio ambientale
sull’impianto nucleare lucano, e sulla nostra richiesta ai tavoli della
trasparenza di ridurre i limiti di emissione alla
fonte di radionuclidi che potrebbero interessare le popolazioni durante
le fasi del decommissioning (legge regionale sui limiti di emissione). Non
conosciamo il piano di comunicazione delle attività di decomissioning
previsto dagli ultimi V.I.A. Mnisteriali sui lavori all'Itrec.
Chiediamo ai sindaci del territorio quali primi responsabili della salute
pubblica di attivarsi per creare non solo i tavoli della trasparenza a livello
locale, ma un rapporto con il territorio diverso e partecipato sulla questione.
In mancanza di chiare risposte preannunciamo iniziative di
mobilitazione popolare”.
domenica 10 febbraio 2013
Altragricoltura. A Policoro diverse aziende sono nel mirino di speculatori e approfittatori che con pochi soldi cercano di approfittare della loro situazione di crisi comprandole all'asta
Sabato sera 9 Febbraio alle ore 18 presso la Griglieria dell'Azienda Agricola
di Leonardo Conte in Contrada Madonnelle Altragricoltura avrebbe organizzato un
incontro per salvare: “dagli sciacalli le aziende agricole e le case di prima
abitazione, senza se e senza ma. Dopo la vittoria che ci ha permesso di salvare
a Scanzano dalla vendita all'asta i beni della CAB (Cooperativa Agricola di
Basilicata) grazie alla mobilitazione degli agricoltori e delle associazioni di
cittadini impegnate al contrasto dell'usura ed al racket, estendiamo
l'iniziativa a tutto il territorio. Giù le mani dalle aziende agricole e dalle
case di prima abitazione. E’ questo l'obiettivo principale per costruire la
risposta attiva contro le vendite all'asta e per impedire che un gruppo di
speculatori "sciacalli" metta le mani sul lavoro di generazioni di
famiglie approfittando della crisi economica e del disastro sociale in cui
siamo ricacciati. Nell'area di Policoro diverse aziende stanno già passando di
mano nel silenzio e nelle prossime settimane il rischio si espanderà.
Costruiamo la risposta unitaria scendendo in campo come comunità per difendere
la dignità del lavoro”.
L’oasi Wwf di Policoro su Rete 4
POLICORO – Il 10 febbraio le
attività ambientali-naturalistiche del Wwf Italia, Bosco Pantano del centro
jonico, si potranno vedere sul piccolo schermo delle telecamere di “Pianeta
Mare” alle 12:00 rete 4 condotta da Tessa Gerisio. “La puntata –osserva Antonio
Colucci responsabile ambientale dell’oasi Wwf- è incentrata soprattutto sul
centro di recupero tartarughe marine con attività annesse che noi gestiamo
nella nostra struttura di via Mascagni. Nella puntata odierna si racconta la
storia della tartaruga soccorsa da noi grazie anche alla collaborazione di
veterinari dell’università “La Sapienza” di Roma e di quella di Bari con le
quali noi collaboriamo. Inoltre mostreremo anche il progetto didattico “Lucos”
in collaborazione con le scuole di Policoro legato sempre alla cura,
salvaguardia e conservazione dell’ecosistema marino”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
sabato 9 febbraio 2013
Policoro, al via il bilancio partecipato
“Partecipare alla realizzazione dei progetti e alla riqualificazione delle aree: partecipare alla costruzione della Città. Si chiama “Bilancio Partecipato”, il percorso di partecipazione ideato dal Comune di Policoro – Assessorato al Bilancio – attraverso il quale avviare un cammino comunicativo con i cittadini invitandoli ad esprimersi e a progettare insieme alla Casa Comunale il futuro della Città”. E’ quanto si legge in un comunicato del Comune di Policoro. “Quattro in tutto le fasi operative: nella prima fase (Ascolto - 4 febbraio/3 marzo 2013), i cittadini possono avanzare progetti rispetto a servizi e opere pubbliche (il cui valore complessivo, per ogni singola proposta, non superi i 50.000 euro) attraverso la compilazione di un questionario; nella seconda fase (Verifica della sostenibilità – 4/10 Marzo 2013), le proposte saranno valutate dalla Commissione “affari istituzionali” al fine di inserirle all'interno del bilancio di previsione. Con la terza fase (Scelta delle priorità - 11 /24 Marzo 2013) i cittadini avranno la possibilità di esprimere una preferenza sulle proposte che sono state valutate sostenibili attraverso il portale web del Comune di Policoro. Quelle più votate saranno progettate e realizzate. Nell’ultima fase (Progettazione e Realizzazione – 2013) i progetti più votati diventeranno parte integrante delle linee programmatiche dell'amministrazione comunale”.
Stalking, donna senza giustizia
Protesta silenziosamente da giorni davanti
al tribunale di Pisticci e di notte dorme in auto. La signora Anna Logiodice,
53 anni di Policoro, ha preso questa estrema decisione dopo che una causa da
lei intentata per stalking contro l'ex marito è stata
prescritta. «Non hanno nemmeno dibattuto
il caso -spiega la signora Logiodice- nonostante mi abbiano convocata qui a Pisticci,
in tribunale. Ma che mi chiamano
a fare? A cosa servono tutti gli inviti a
denunciare casi come il mio se poi noi donne non siamo protette e tutelate?». Accompagnata
solo da un cartello con su scritto: “Voglio giustizia adesso, non quando sono
al cimitero”, la donna, al secondo giorno di protesta, spiega di «aver ricevuto
tanta solidarietà dalla gente comune, da persone
che hanno subito preso a cuore questo caso
e vengono anche a trovarmi durante la giornata». Assenti, invece, le istituzioni:
«Non ho avuto alcune segnale dagli amministratori,dai politici, da un sindaco,da
un consigliere, da qualche assistente sociale e, soprattutto, da questo
tribunale. Il mio ex marito -prosegue- è già stato condannato nel 2008 per le
mie denunce relative ai maltrattamenti, io ho chiesto il
suo allontanamento, invece continuo a ritrovare
la sua presenza e questo mi fa violenza a livello psicologico. All'udienza di
mercoledì me lo sono dovuto pure trovare davanti. Nel 2011 ho denunciato altri
reati, senza considerare che non ottempera alle sentenze relative agli
alimenti. Ma tutto questo non basta affinché cambi qualcosa». L'episodio
dell'altra mattina, quella notizia di prescrizione, ha rappresentato la
classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Ho deciso di scendere a pian
terreno -aggiunge la signora Loiodice- ed iniziare una protesta che
sono determinata a portare avanti. I tempi
della giustizia, quando va bene, sono troppo lunghi e noi donne in queste situazioni
non siamo tutelate, anzi siamo costrette e doverci continuamente guardare le
spalle». La sua, in breve tempo,è diventata una battaglia dietro la quale possono
rivedersi tante altre persone. «Dietro di me -riferisce
con convinzione- c'è una marea di donne che
io so bene cosa prova. E' anche per loro che devo trovare la forza per continuare.
Voglio delle risposte e le voglio in questa vita. Mi sono stati riconosciuti dei
diritti e pertanto devo poter ritrovare la mia tranquillità, perché lo stalking
non è solo violenza fisica. Ci sono tanti modi per minacciare la nostra
serenità e noi dobbiamo essere tutelate per davvero. Diversamente le leggi
sullo stalking sono inutili e noi non possiamo avere fiducia nella giustizia ».
Sono le passate da poco le 18, quando un agente di polizia municipale, con molto
garbo e delicatezza, chiama il tempo chiedendo alla signora
Loiodice di uscire. «Ma domattina - promette
- sarò di nuovo qui, perché questa volta voglio delle risposte ed andrò fino in
fondo».
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
Iscriviti a:
Post (Atom)