Ne
abbiamo sentite di tutti i colori sul centro ricerche Enea della Trisaia,
collegato fisicamente al centro nucleare gestito da Sogin (circa 95 Ha di Enea
contro i 5 Ha dell’Itrec), con tanto di lodi e fiumi di articoli di giornali da
parte delle istituzioni e della politica sull’operato di questo Ente. Il
risultato locale invece è sotto gli occhi di tutti: il centro rischia di
scomparire , i dipendenti sono sempre di meno e non si riesce ad assicurare
nemmeno piccoli stipendi agli operatori par- time dei servizi. Non tutti sanno
che la ricerca che si fa nel centro Enea di Trisaia riguarda progetti della
grossa industria e che negli anni non c’è stato alcun progetto significativo
produttivo che abbia interessato le comunità locali. Colpa di una visione
istituzionale miope nel non cercare di dare un’impronta produttiva per il
territorio a questa realtà. La proposta attuale di produrre energia per
abbattere i costi dell’ente da parte dell’assessore Pittella potrebbe sembrare
una scelta sensata ma conoscendo le politiche energetiche regionali, nazionali
e i tentativi politici bipartisan di trasformare la Basilicata in un hub
energetico e dei rifiuti i nostri dubbi su queste progetti nascono spontanei
.L'assessore Pittella arriva tardi e in modo poco chiaro sul rapporto Sogin-
Enea e sulla autoproduzione di energia ,attività tutta da chiarire che non
risolverebbe la questione Enea .Una proposta di produrre energia dal solare
nel centro Enea ,compreso quello solare-termico (per sottrarre terreno ai
progetti dei nuclearisti) fu fatta 9 anni fa proprio da Noscorie Trisaia per
dare energia alle comunità locali e per bloccare le attività nucleari. Un'idea
progettuale di rilancio dell’ente Enea Noscorie Trisaia l’ha redatta dopo il
2003 . Il centro andava riconvertito ,ma non in attività di ricerca nucleare
come hanno cercato di fare in questi ultimi anni alcuni parlamentari lucani tra
cui l’on. Latronico insieme alla dirigenza Enea Nazionale per rilanciare il
centro. Vedi il progetto di ricerca su alcuni componenti di reattori nucleari
pro ITER( http://www.olambientalista.it/fusione-nucleare-zero-trasparenza/
) con l’Enea che aveva ancora un ruolo di primo piano sulla ricerca sul
nucleare con l’ex governo Berlusconi . A ns. giudizio un pericoloso espediente
per trasformare poco alla volta il centro Enea nel famoso parco tecnologico
nucleare al servizio del deposito nazionale di scorie nucleari .In poche parole
il progetto che Sogin ha presentato al governo sul nuovo deposito nazionale di
scorie dopo il fallimento del progetto di Scanzano nel 2003. O peggio ancora
con la ricerca sugli Ogm già presente nel centro Enea ,ricerca
controproducente e improduttiva per l’ agricoltura locale e nazionale. Il
progetto di Noscorie Trisaia per la riconversione dell’Enea è ancora
perseguibile , prevede il recupero delle competenze professionali dei tecnici
Enea per creare una scuola sulle energie rinnovabili di alto livello per creare
successivamente un incubatore di imprese nel settore dell’innovazione
energetica sostenibile,rinnovabile e/o nelle produzioni agricole tipiche (no
Ogm). Recupero in suoli produttivi dei terreni Enea (parte dei 95 Ha) nel
piano urbanistico del comune di Rotondella ( lo abbiamo già proposto all’ente
nelle osservazioni) per destinarli alle stesse imprese che avrebbero utilizzato
i brevetti Enea. Utilizzo di una parte dei suoli per lo sviluppo dell’energia
solare termica per uso sociale .Ricordiamo all’assessore regionale Pittella
che altre forme di produzione di energia non sono compatibili con il
territorio. Sul centro Itrec situato nel compresorio Enea vogliamo ricordare
all’assessore Pittella che grava il segreto di stato e che i parlamentari
lucani bipartisan pd e pdl compreso lo stesso Latronico non si sono
minimamente degnati di chiedere al governo Letta di cui fanno parte perché
tale misura sul centro nucleare lucano . Considerato che il centro Itrec
risulta in bonifica. Ne tantomeno lo ha fatto la Regione Basilicata che nega
i tavoli di trasparenza sul nucleare ai cittadini da ben due anni. Riteniamo che
tutto quello che deve essere fatto in quell’area deve essere posto
all’attenzione dei cittadini che hanno già ribadito da generazioni che di
nucleare e attività inquinanti non ne vogliono minimamente sentire parlare e che
una riconversione sostenibile del centro sia fattibile e praticabile.
No
Scorie Trisaia
Nessun commento:
Posta un commento