POLICORO – E’ partita dal centro
jonico la campagna elettorale del laboratorio di Centro in vista delle prossime
elezioni regionali in programma il 17/18 novembre prossimo dopo lo scandalo
rimborsopoli che ha portato alle dimissioni il Governatore di centro-sinistra
Vito De Filippo. Nella serata del 27 giugno presso l’Oro Hotel di via Lido si
sono presentati alla cittadinanza i cinque movimenti che per il momento hanno
aderito a questa aggregazione: Udc, Scelta civica, Grande Sud, Fare per fermare
il declino, Io amo la Lucania. L’occasione è stata la presentazione del
progetto Magna Grecia 2000. Il Metapontino: identità e sviluppo di un
territorio vasto. Che poi è la base programmatica di questo cartello elettorale
aperto a tutte le forze moderate. I promotori dell’incontro sono stati:
Antonello Ripoli, già assessore comunale in Policoro; Cosimo Ierone, anch’egli
con un trascorso recente in qualità di amministratore e Domenico Cammisa, ex
assessore al Comune di Pisticci. Durante i lavori sono stati evidenziati i
principi fondamentali del polo di centro: tutela della costa jonica marina e
naturalistica dalle possibili perforazioni in mare e in terra; rilancio
dell’agricoltura come settore trainante dell’economia territoriale. Inoltre
riappropriazione dell’identità di lucani partendo dalle nobili origini della
civiltà Magno Greca per ciò che concerne la
costa e gli Enotri per l’entroterra. Poi non sono mancati temi di
stretta attualità legati alla caduta morale degli amministratori regionali
uscenti dopo le inchieste sui rimborsi per missioni e la necessità di un
cambiamento radicale nella gestione della cosa pubblica troppo clientelare e
assistenziale, secondo gli intervenuti. Sul banco degli imputati nel “processo
politico” il sistema Basilicata come lo ha definito qualcuno, creato dal
partito regione, il Pd, che avrebbe addomesticato anche gli alleati elargendo
loro delle modeste prebende e tenendosi la parte più grande della torta tutta
per sé. Dal 1995 ad oggi, secondo i relatori, la Basilicata ha perso colpi su
tutti i fronti: occupazionale, demografico, con gli indici economici quasi
tutti con il segno meno e una popolazione troppo suddita della classe politica.
Non sono poi mancati interventi di operatori economici che hanno puntato
l’indice contro l’arretratezza del sistema infrastrutturale lucano, la mancanza
di politiche di marketing adeguate per il territorio e la carenza di personale
qualificato. Sono intervenuti, tra l’altro, per la parte politica: Angelo
Sanza, Carmine Nigro, Gaetano Fierro, Giuseppe Labriola, Gianfranco Blasi,
Domenico Cammisa, Antonello Ripoli. Un contributo alla discussione è stato
portato anche da Gianni Fabbris, in particolare sulla crisi del mondo agricolo;
Ottavio Frammartino e Benedetto Gallitelli.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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