POLICORO
– E’ durata appena un anno e mezzo la luna di miele tra il Comune di Policoro e
la Tradeco Srl, società aggiudicatrice dell’appalto per la raccolta e
smaltimento dei rifiuti solidi urbani in città. Il tormentato servizio di
raccolta porta a porta dei rifiuti, con relativa differenziata, iniziato tra il
dicembre 2011 e gennaio 2012 non ha sortito gli effetti sperati
dall’Amministrazione, che in una conferenza stampa indetta nella mattinata di martedì
11 in Municipio ha esplicitato le sue ragioni. Il passaggio dalle cosiddette
“campane” di vetro, plastica, carta e cassonetti per tutto il resto, al
repentino fai da te è stato traumatico per i cittadini della città jonica. Un
anno e mezzo di polemiche in tutti i luoghi di Policoro, una città sporca con
discariche a cielo aperto e il braccio di ferro tra l’Amministrazione e la
Tradeco ha portato le parti alla rescissione indolore senza strascichi
giudiziari: lo scioglimento del contratto consensuale avvenuto lunedì sera. Non
ci saranno dunque colpi di coda con ricorsi alla magistratura ordinaria. Nel
frattempo della pubblicazione del nuovo bando, sul quale il sindaco Rocco Leone
ha dato un tempo più o meno certo, 6/8 mesi, la Tradeco garantirà il servizio
come da contratto. Che inizialmente era previsto per nove anni a 1,7 milioni di
euro l’anno più Iva. “Si chiude così dopo tanti anni –commenta Leone- l’annosa
questione della spazzatura che ha caratterizzato e condizionato le vicende
politiche di questa città. Il contratto della Tradeco era fatto per la Tradeco
non per gli interessi di questa città. Siamo sempre stati convinti sin dal
nostro insediamento che il servizio era inadeguato. E per questo prima di
arrivare alla rescissione ci siamo confrontati con l’azienda chiedendo il
rispetto delle regole, del bando, senza cadere in ricatti anche quando
l’azienda ha sospeso il servizio per due giorni (31 maggio-1 giugno ndr). Non
sono mancati momenti di dura contrapposizione fino a quando l’altro giorno sono
venuti da noi a chiedere di chiudere il contratto. Se ne vanno lasciandoci
l’isola ecologica (nei pressi del depuratore comunale ndr) del valore stimato
dal nostro ufficio tecnico di 260 mila euro e noi gli riconosciamo 70 mila
euro. Inoltre faremo in modo che la Regione Basilicata doti il territorio
regionale di centri di selezione e non di discariche in modo tale da
trasformare il rifiuto in una risorsa. Il tutto in vista della nuova imposta,
la Tares, in toto a carico del cittadino ben sapendo però che coloro i quali
faranno la differenziata saranno premiati all’atto del pagamento dell’imposta
locale. Noi nel bando che faremo, e che sarà aggiudicato con la migliore
offerta economica, continueremo a battere sulla differenziata perché vogliamo
una città modello e virtuosa”. Poi a prendere la parola il consigliere delegato
Giovanni Lippo (Trenta-centro destra), il quale ha ringraziato la società
Esper, per il monitoraggio sul servizio dietro incarico dell’Amministrazione,
la quale non ha mancato, attraverso il Dec, di riscontrare delle inadempienze
in questi mesi, secondo Lippo, prontamente sanzionati con 100 mila euro.
Inoltre ha aggiunto che il capitolato d’appalto prevedeva delle clausole quasi capestro
con incrementi annuali del 20% per il primo anno; 40% per il secondo fino a 5
milioni di euro in cinque anni da elargire alla Tradeco. Per il futuro Lippo ha
concluso che un pool di esperti farà prima una mappatura del territorio per poi
concentrare gli sforzi su come dovrà essere il nuovo servizio per la città di
Policoro.
Gabriele
Elia
(fonte
il Quotidiano della Basilicata)
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