POLICORO – Una nuova
associazione si costituisce nel centro jonico: Difesa Donna (Di.Do). Tra le
promotrici la psicologa Carmela Vitale: “Nasce
da un gruppo di persone che hanno deciso di dare corpo ad un progetto che pone
al centro la
donna e la sua difesa. Tra gli obbiettivi,
non solo quello di aiutare e supportare donne vittime di violenza, ma anche
realizzare interventi mirati atti a prevenire o curare ogni forma di violenza.
L’aiuto alle donne è reso concreto anche con la predisposizione di una adeguata
tutela legale efficace e tempestiva ed al tempo stesso con l’identificazione
del grado di pericolosità del caso. L’auspicio è di poter contribuire così a
creare un
sistema in grado di dare garanzie
di tutela durante tutto l’iter processuale. Quella della violenza femminile, tra tutte le forme di
aggressione, è la più urgente da contrastare perché quasi ogni giorno le
notizie riferiscono di donne uccise per mano del marito, del fidanzato o dell’ex
compagno. Oggi si parla di “Femminicidio”, parola critica e inopportuna secondo
il parere di molti uomini che in tal modo continuano a perpetrare quella
inutile e quanto mai dannosa percezione del rapporto uomo donna come pura
contrapposizione. E’ giusto ritenere che questa sia solo la punta dell’iceberg,
che si tratti in realtà di forme di violenza in progressivo aumento e che
riguardi un po’ tutti gli strati della nostra società. La violenza viene
chiamata in modi diversi a seconda del luogo in cui si manifesta: bullismo se
parliamo di scuola, mobbing se parliamo di aziende, stalking se di dipendenza
affettiva ecc. Ci si aspetterebbe uno studio capillare per fronteggiarla e prevenirla,
invece, quando va bene, si disquisisce sull’uso del linguaggio giornalistico
troppo enfatico che trascende il fatto e crea erroneamente il fenomeno
violenza. L’associazione Di.Do si pone un obiettivo ambizioso: provare a
gettare le basi per un cambiamento nel modo di pensare di essere uomini, donne
o genitori. Come processo di sensibilizzazione saranno attuate, attraverso la
forma del piccolo gruppo (due/tre al mese) percorsi formativi sulla violenza
psicologica: che cos’è, come riconoscerla, quali sono i segni identificativi,
le parole che la nutrono e le forme di comportamento da adottare per
fronteggiarla”. L’associazione, per far tutto ciò in modo rigoroso, mette a
disposizione le competenze di diverse figure professionali. Oltre alla Dott.ssa
Carmela Vitale, si avvale della collaborazione dell’avvocato Giovanna Bellizzi
(Vice Presidente ), la Dott.ssa Laura Cosi,
esperta nei processi di formazione e valutazione, per la parte organizzativa il contribuito dei
dottori Giovanni Lasalandra e Gianni Panetta, oltre ad altri
associati che hanno condiviso il progetto.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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