“I freddi
numeri oscurano le persone e annientano le famiglie”. Lo afferma un gruppo di
addetti alle casse CUP degli ospedali di Matera, Policoro, Tinchi, Stigliano,
di fronte al nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio del Centro
Unificato di Prenotazione “CUP” per l’Azienda Sanitaria di Matera contestando
che il bando in sede di valutazione, assegnerà 40 punti al progetto e ben 60 su
100 al ribasso. “In una fase della politica regionale che festeggia la buona
gestione lucana in tema di sanità – dicono i lavoratori - ci chiediamo se sia
concepibile la volontà – intrinseca in questo bando – di ridurre i costi di
quel servizio CUP che oggi garantisce il sostentamento a circa 50 famiglie
lucane e che ogni giorno gestisce con puntalità le casse dei ospedali del
materano”. Per i lavoratodi sono a rischio i posti e la qualità dei servizi in
favore dei cittadini. “Chi ha scritto il bando – dicono - lo ha fatto senza
curarsi né dei lavoratori (per il quale è richiesta una riconferma in
“armonizzazione” con le nuove esigenze dettate dagli enormi tagli effettuati),
né degli ammalati, né dei territori. Se vogliamo parlare di freddi numeri, noi
siamo pronti. Carte alla mano possiamo dimostrare che il servizio casse CUP va
piuttosto potenziato”. Per questo motivo gli addetti CUP in servizio presso
l’Azienda Sanitaria di Matera chiedono “un tavolo di confronto al quale siedano
tutti i protagonisti di questa vicenda: gli assessori regionali alla sanità e
alle attività produttive, Attilio Martorano e Marcello Pittella, il direttore
generale dell’ASM Rocco Maglietta, i sindacati ed una rappresentanza dei
lavoratori”.
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