POLICORO – Mercoledì 19 giugno
sono partiti dal centro jonico due pullman alla volta di Piazza San Pietro in
Roma per assistere all’udienza generale di Papa Francesco. Il Pontefice ha
ricordato, come riporta Avvenire, ai fedeli di mettere da parte conflitti e
personalismi tra cristiani. Di Fronte a oltre 50 mila persone, ha spiegato il
concetto di Chiesa come "corpo di Cristo" così come è inteso dal Concilio
Ecumenico Vaticano II e quanto sia profonda la nostra unione con Cristo
stesso, “quando è salito al cielo l'unione con lui è diventata ancora più
forte” e ciò ci deve aiutare a “capire questo profondo legame Chiesa-Cristo che
San Paolo ha sviluppato nella prima lettera ai Corinzi”. Il corpo ci richiama a
una realtà viva: la Chiesa non è una associazione assistenziale, culturale
o politica, ma ha un capo Gesù, che la sorregge e “vorrei sottolineare –continua
il Papa- che se si separa il capo dal resto del corpo, l'intera persona non può
sopravvivere: dobbiamo rimanere legati sempre più a Gesù”. Come il corpo ha
bisogno di linfa vitale, ha spiegato il Papa, così “dobbiamo permettere
all'amore di Dio di darci forza, che ci animi". Papa Francesco ha quindi
rivolto un invito a restare uniti e fidarci di Gesù, proprio come le diverse
membra di un corpo. “Nella Chiesa - ha ricordato - ci sono varietà, diversità”,
e non deve esserci “piatta uniformità, ma la ricchezza dei doni che
distribuisce lo Spirito Santo". Alla fine dell’udienza a bordo della papa
mobile ha benedetto i fedeli e preso in braccio il piccolo Pasquale Calò, nella
foto, di Policoro giunto a Roma con la mamma Angela e l’amica Lucia.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
Nessun commento:
Posta un commento