POLICORO- Il momento è tutt’altro che facile per il
nostro paese e per le Amministrazioni locali in special modo. È frustrante non
poter rispondere a tutte le esigenze della propria comunità a causa di vincoli
punitivi quali il patto di stabilità e i tagli dei fondi da parte dello Stato
centrale. Una simile situazione sacrifica ed onera maggiormente i cittadini con
aumenti di tasse (Imu – Tares…) ingenerando in loro la convinzione di una mala gestio,
che erroneamente viene addebitata, purtroppo, alle singole Amministrazioni. È
necessario, dunque, che il governo di fronte alle poche e lontane prospettive,
promuova una vera e propria politica industriale innovativa, al fine di ridurre
le tasse sui redditi da lavoro e da pensione, detassare l’assunzione di
giovani, favorire investimenti in qualsiasi settore e snellire le procedure
burocratiche. Eventuali ritardi nell’adozione di soluzioni urgenti ed
appropriate alla crisi che sta determinando la mortalità delle aziende grandi,
medie e piccole di tutti i settori, rischiano di pregiudicare, in modo
irreversibile il nostro futuro e soprattutto quello delle giovani generazioni.
In Basilicata, infatti, il tasso di disoccupazione giovanile ha ormai superato
la soglia del 40% ed ha colpito proprio coloro i quali dovrebbero essere il
volano del cambiamento e dello sviluppo. Nonostante le difficoltà che
interessano la nostra Regione, l’Amministrazione comunale di Policoro, guidata
dal Sindaco Dott. Rocco Leone (PDL),
attraverso l’affidamento diretto alle uniche due Coop. Sociale di Cat. B
presenti nella città Jonica, addette alle pulizie di aree verdi, ha voluto in
tal modo favorire – dandone priorità – l’inserimento lavorativo di persone con
condizioni reddituali precarie. È arrivato il momento di accogliere l’invito di
Papa Francesco: “Non fatevi rubare la
speranza”…abbiamo il dovere di condividere tale invito ed impegnarci a
praticarlo anche svolgendo il nostro lavoro quotidiano e strategico, facendo insieme
l’unica cosa che andrebbe fatta per provare a liberare questa nostra società
dagli errori del suo passato e dalle contraddizioni del suo presente, ovvero
rimettere il valore e la dignità del lavoro al centro del nostro futuro.
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