lunedì 11 ottobre 2010
Un libro scritto col cuore: “Senza fare Rumore”
POLICORO – Al cuore non si comanda. In ogni scritto si nasconde qualcosa di interessante e sta nella curiosità nel lettore andare a colmare una sua lacuna attraverso: giornale, libro, fumetto o altre forme di comunicazione. Ma è nella poesia che l’essere umano manifesta tutta la sua creatività, fantasia, senza essere soggetto a regole troppo rigide, tutta la sua coscienza di persona con una ragione e soprattutto un cuore. Esattamente quello che ha guidato gli autori di “Senza fare rumore”, un libro di poesie edito da Adafor presentato sabato sera 2 ottobre presso il castello baronale. Mariantonietta De Michele, Rosa Cammisa, Osvaldo Marano hanno messo nero su bianco le loro emozioni, le loro esperienze, la loro visione della vita ed è venuto fuori un capolavoro artistico unico nel suo genere. I critici letterari sostengono che le poesie sono intime, personali, soggettive e non hanno tutti i torti. Però questo libro scritto a tre mani è riuscito a mettere insieme esperienze diverse, stili di vita e di scrittura che si integrano molto bene l’uno con l’altro in un unicum tanto da aver tenuto incollati sulle sedie una platea curiosa di tanti cittadini interessati al suo contenuto. Ancora più profondo per chi conosce i poeti di quello che si possa pensare. Gli autori di “Senza fare Rumore” scavano a fondo nel proprio io come un’indagine introspettiva nell’essenza ed esistenza umana legata da un formidabile filo conduttore che è l’amore. Grazie al quale si nasce, si vive e conduce all’eternità/infinito, senza il quale l’uomo non ha un’anima e non si differenzia dalle cose e dal mondo animale. Anche nel dolore della vita terrena non bisogna mai abbattersi e pensare positivo facendo leva sulle passioni ed emozioni che trasmette il cuore. Non solo un organo anatomico, ma anche contenitore di sentimenti dal quale si irradia la forza e la gioia di vivere, oscurando la ragione, importante sì nella vita terrena ma sempre e solo quando è guidata dal cuore. In ogni azione quotidiana la stella polare di De Michele-Cammisa-Marano è proprio questa nobiltà d’animo, una mano invisibile che li guida come se fosse presente un’entità materiale. E una dimostrazione tangibile la si è avuta nella stessa serata allorquando il ricavato della vendita del libro è andata in beneficenza bypassando le logiche del mercato e del profitto; anzi rendendolo dal volto e dal cuore umano. Angela Delia dell’associazione “Presidio del libro” ha coordinato i lavori; Antonio Quarta, medico, ha sostituito il Prof. Antonio Leone, assente per motivi di salute, nell’introdurre i capolavori dei poeti; Pasquale Critone, curatore editoriale ha spiegato i motivi del marchio Adafor. Una poesia è stata musicata da Federica Calculli e cantata dal mezzo soprano Giuliana; mentre altre poesie sono state lette da: Giuseppe Digno, Rosanna Venneri e Petrigliano. In copertina c’è una scultura in legno del maestro Antonio Albino: “Veglia del sabato Santo”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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