lunedì 18 ottobre 2010
L’imprenditore Longarini vuole investire a Policoro
Il 15 ottobre presso il Palazzo di città il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, ha incontrato l’imprenditore marchigiano Longarini, colui che ha rilevato la società “Itaca” già proprietaria dei terreni della zona D/7 di Policoro in località “Torremozza”. Durante l’appuntamento il primo cittadino del centro jonico sta tentando una mediazione per evitare il contenzioso, iniziato con “Itaca”, e in itinere con il subentro di Longarini, e il Comune di Policoro, instaurato dopo l’applicazione della clausola risolutiva espressa al contratto dal Commissario prefettizio, per il mancato inizio dei lavori sulla costruzione di un grande investimento turistico in Policoro. “Sto cercando di trattare –afferma il sindaco- con la nuova proprietà per salvaguardare l’investimento, su cui io punto molto per creare sviluppo ed occupazione in un’area dove c’è già Marinagri, un grande attrattore turistico. E lo stesso Longarini visitando la struttura è rimasto impressionato dalla sua grandezza e bellezza, convinto ancora di più che il turismo è il volano degli investimenti nella piana del Metapontino. Infatti egli, al di là dell’evoluzione della D/7, vorrebbe mettere radici solide nella nostra zona creando con Marinagri un grande macro attrattore turistico”. Infatti nell’incontro ha dichiarato: “Sono stato ospite di Marinagri e sono rimasto impressionato da questa città sul mare. E’ mia intenzione riprendere il vecchio progetto di Itaca e costruire in loco un complesso turistico d’èlite complementare a Marinagri. Ovviamente non dipende solo da me ma anche dal Comune capire le intenzioni: se decideranno di farmi investire sarò ben lieto di farlo, altrimenti l’iter giudiziario farà il suo corso con il rischio per le casse comunali di pagarmi 50 milioni di euro. Una somma che manderebbe in dissesto le casse municipali. Però io voglio evitare questa seconda ipotesi e da imprenditore voglio creare sviluppo nella zona”. Di par suo anche Lopatriello è d’accordo con Longarini: “Il cronoprogramma che ci siamo dati è: investimento, evitare la sentenza civile su cui potremmo essere soccombenti, trovare una mediazione bonaria con gli occupanti che tuteli loro e il futuro di questa città e comprensorio che và proprio nella direzione di puntare molto sul turismo come volano di crescita. Longarini è un imprenditore serio e nella sua vita professionale oltre ad essere impegnato nella cantieristica navale ed aerea ha investito molto in giro per il mondo. Per noi è un interlocutore di tutto rispetto e sono sicuro che alla fine prevarrà il buon senso tra tutti gli attori di questa vicenda economica, politica e giudiziaria”.
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