domenica 10 ottobre 2010
Cartellonistica stradale istituzionale. L’Anas chiede soldi ai Comuni
L’Anas di Basilicata, la società che gestisce la rete stradale italiana, ha diffidato il Comune di Policoro per la segnaletica stradale indicante luoghi di villeggiatura “istituzionali” tipo musei e frecce direzionali per raggiungere la stessa città jonica disseminate su varie arterie delle Lucania. L’Anas chiede il pagamento per tale servizio mancante, a suo dire, dell’autorizzazione come prescrive il codice della strada. Il primo cittadino della città di Policoro, Nicola Lopatriello, si dice esterrefatto di questa istanza: “Non si tratta di pubblicità e non vedo i motivi per i quali dovremmo accollarci anche l’onere di pagare una sorta di balzello, dato che le frecce indicative oltre ad essere utili per gli automobilisti che non conoscono il territorio servono anche alla promozione dello stesso. Oltretutto non sono stati installati da noi ma dall’Apt (Azienda di promozione turistica) di Basilicata. Non possiamo pensare di attirare turisti nella nostra piccola regione, e per certi aspetti ancora sconosciuta, con politiche vessatorie ed autolesioniste danneggianti la nostra immagine. I Vigili urbani di Policoro, dopo questa diffida, sono arrivati fino al confine tra Matera e Potenza imboccando la Basentana (S.S 407 al chilometro 25+500 e 100+320 entrambi del lato destro), per andare a verificare di persona e fotografare i segnali stradali oggetto della diffida che sono normalissime frecce indicative e non pubblicitarie di attività commerciali ed economiche. Pertanto ho provveduto a rispedire al mittente la missiva invitando l’Anas e scrivere all’Apt e non a noi chiedendo all’Ente subregionale spiegazioni sulla segnaletica in quanto istallata da essa stessa e non da noi”.
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