POLICORO - Il 21 ottobre scorso l’associazione
ambientalista No Scorie Trisaia ha organizzato una regata velica dal Circolo
Aquarius di Torre Mozza in Policoro a Crotone per protestare contro il Governo
nazionale per quanto concerne le autorizzazioni per le trivellazioni nel mare
Adriatico e Jonio. A bordo di imbarcazioni messe a disposizione del centro
velico di Mimmo Calbi sono saliti: ambientalisti e istituzioni, tra cui il vice
sindaco di Policoro, Enrico Bianco, e il parigrado di Rotondella Walter
Lobreglio. Questa la testimonianza post manifestazione: “Vicino le off
shore luna B e luna A di Crotone (dove già sono state installate le
piattaforme petrolifere ndr) abbiamo riversato le acque delle
sorgenti dei cinque fiumi lucani contenute in un' ampolla per
restituire le acque al mare puro e senza inquinamento da
parte dell'uomo .Un gesto purificatore per le acque quale fonte
di vita che non deve essere minacciata da modelli di sviluppo sbagliati
creati dall'uomo. Il nostro intento era quello di far conoscere il mare,
le sue economie e la sua naturale bellezza durante le fasi della
notte, dell'alba e del giorno e di far toccare con mano a stampa e istituzioni
lo scempio ambientale consumato al largo di Crotone per la presenza delle
off shore. L'esperienza vissuta nelle 22 ore di navigazione ha
contribuito ad accrescere la consapevolezza che il senso dell'esistenza dell'uomo
non può prescindere dalla conoscenza dell'ambiente che lo circonda. Il motto
socratico fa tutt'uno con il dovere di conoscenza della natura da parte degli
uomini che, per potersi conservare, non possono prescindere dalla difesa
dell'ambiente in cui vivono. Difendere la natura significa difendere l'uomo, in
un'epoca in cui il non senso di alcune sue azioni lo intrappolano e lo
condannano ad un'esistenza povera, effimera. Ecco l'uomo oggi si trova a dover
scegliere cosa difendere: l'egoismo, il cinismo di un'economia sempre più
effimera e caduca oppure se stesso, quel sé che molto spesso non è conosciuto
nella sua pienezza? La risposta non è scontata, se analizziamo ciò che accade,
se riflettiamo sulla perdita di valori, conseguenza ineluttabile di azioni che,
inseguendo il progresso economico a scapito dello sviluppo dell'uomo nella sua
totalità, stanno condizionando intere generazioni che non si accorgono che
l'uomo sta autodistruggendosi. Ebbene, è compito di chi considera scontata la
risposta adoperarsi affinché ci sia una inversione di tendenza che non può
prescindere dalla conoscenza: amministrazioni, associazioni, intellettuali,
religioni, uomini di buon senso hanno l'obbligo di dare il proprio contributo affinché
sia il senso a prevalere sul non senso. Il nostro è stato un viaggio di
piacere, nel senso che abbiamo goduto della natura che ci ospita e che non
abbiamo il diritto di distruggere attraverso scelte scellerate a servizio di
poteri forti che hanno smarrito ogni principio morale; perché di questo si
tratta, di uno sterminio che procede quotidianamente e che viene avallato anche
dal diritto, dalla legge. Continuiamo e coinvolgere tutti in una maggiore
attenzione alle problematiche ambientali anche perché la crisi economica porta
molti nella condizione di accettare anche le trivelle per uscire da una
condizione di miseria. E’ opportuno togliere tutti da una condizione di
bisogno, offrendo alternative valide ad assicurare uno sviluppo economico
compatibile con quello umano”.
Gabriele Elia
(fonte il
Quotidiano della Basilicata)
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