POLICORO – Il gruppo
politico di maggioranza “Trenta” al Comune di Policoro difende l’operato del
centro destra in questo inizio legislatura: «C'è qualcosa che va aldilà del
solo dibattito politico, c'è qualcosa che parte dal profondo della società. Noi
abbiamo inneggiato all'alleanza con la città, a lei abbiamo promesso la
rivoluzione gentile che ogni giorno costruiamo in un mare di individualismo.
Capirne i bisogni, ascoltarne i disagi ed anche le varie ambizioni, capire cosa
può essere d'aiuto, cosa sarebbe meglio per aumentare il bene di questa gente
che per anni e decenni è stata punita. Abbiamo avuto il consenso senza
promettere niente a nessuno. Il nostro risultato vuol dire ben altro e noi ne
siamo consapevoli. Oggi dobbiamo avere il coraggio di difendere il valore dei
nostri consensi. Noi sappiamo che il rapporto che ci lega a chi ci ha votato è
ben diverso da altri rapporti. I cittadini
però corrono anche il
rischio di essere vittima del sempre più crescente fenomeno del populismo che a
Policoro qualcuno fomenta, in maniera irresponsabile, parlando di "voto di
scambio" nella vicenda Morrone; un'accusa gravissima, soprattutto quando
non c'è nessun minimo elemento che indichi l'oggetto dello scambio. L'irresponsabilità
sta nel fatto di parlare e accusare di un reato gravissimo,cercando di condurre
la polemica che non può far altro che accentuare quell'allontanamento naturale dalla
politica frutto anche della difficile situazione economica e sociale. Noi - proseguono
da Trenta- abbiamo continuato a lavorare sulle tante situazioni difficili che incombono
da anni: zona D7, oneri di urbanizzazione, comparti e spazzatura
tra tutti. La nostra azione
rimane ancorata al programma che abbiamo presentato e sul quale è descritta la
nostra idea di città, tra le più importanti c'è l'adozione delle long list per
i professionisti e per i fornitori all'interno del regolamento dei contratti
che nel prossimo consiglio comunale verrà presentato dal vice sindaco Enrico Bianco
e da noi voluto fortemente, prevedendo il massimo dell'alternanza tra le
professionalità e le imprese anche per gli incarichi dov'è prevista l'assegnazione
diretta».
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