POLICORO - Ferma contrarietà
alle trivellazioni nel Golfo di Taranto da parte della Shell che ha fatto
pervenire ai Comuni di Policoro, Rotondella, Nova Siri e Scanzano Jonico una
richiesta in tal senso. È quanto é emerso durante una conferenza stampa tenuta a
Policoro dai sindaci Rocco Leone(Pdl), Vincenzo Francomano (Pd) Pino
Santarcangelo(Pdl), Salvatore Iacobellis(Pd) e Franco Garofalo, presidente di
"Lucania turismo doc", la parte privata del Piot Metapontino che
consta di 46 associati. «Si parla di 80 trivelle off shore - ha detto
quest'ultimo - che vogliono mettere nello Jonio con l'aiuto del governo Monti
che vuol fare un colpo di mano. Siamo qui per ribadire il nostro no alle
trivelle. Non c'é proprio un
filo logico con il fatto che ci danno dei Finanziamenti per le nostre strutture
turistiche con il fatto che le trivellazioni possano danneggiare l'equilibrio naturalistico
del territorio. É fuori ogni logica ogni autorizzazione in tal senso. La nostra
protesta deve mettere in rete le tre Regioni».Subito dopo è intervenuto il
sindaco Leone.«"Ho accolto di buon grado - ha detto - l'invito di Franco
Garofalo. Noi a queste trivellazioni non ci stiamo. Preferiamo pensare al
nostro mare pulito. Scriverò una lettera al capogruppo in Senato del Pdl
Gasparri. Chi sul territorio rappresenta partiti politici deve fare in modo che
la politica si riappropri del suo ruolo. Ognuno contatti i rappresentanti parlamentari
della propria parte politica». Subito dopo é intervenuto il sindaco Santarcangelo.
«Abbiamo sempre espresso le nostre
motivazioni di contrarietà e
lo faremo per quello che possiamo fare. La vicenda interessa tutto il Golfo di Taranto
e quindi tre regioni e tante municipalità. Il decreto 121 del 2011 introduce
solo per il Golfo di Taranto da 12 miglia a 5 miglia, e la Shell si ripropone. Noi
già stiamo pagando una serie di dazi, dall'Ilva di Taranto all'Enea». Poi
Iacobellis. «In questi anni abbiamo
puntato su ambiente e
turismo. Abbiamo detto a Shell che il tuo business anche a livello di marchio
non si adegua al nostro, anche solo a livello di immagine. Figuriamoci se ci
fosse un incidente. In America, in Florida, abbiamo visto che gli incidenti
hanno inquinato il mare. Uccidono la flora e la fauna marina. Se ci fossero
trivelle sarebbe il colpo di grazia per il nostro marketing. Ci farebbero un danno
inestimabile. Se stiamo tutti insieme potremo rimandare tutto al mittente».
Infine Francomano. «C'é comunanza di
intenti tra sindaci al di lá delle nostre
appartenenze politiche - ha sottolineato – credo che sia importante la nostra conferenza
perché tutto parte dal Piot. Abbiamo già sentito come soggetti pubblici e
privati l'esigenza di contrastare
le trivellazioni. Siamo
stati tutti e quattro contattati. La nostra posizione é stata unanime e
coerente con atti formali che abbiamo adottato in materia. Abbiamo detto alla Shell
che ci opporremo anche in fase di valutazione di impatto ambientale (Via). É
assolutamente importante- ha concluso- che tutte le istituzioni debbano
esprimere un no compatto».
Fonte
Il Quotidiano della
Basilicata
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