mercoledì 21 novembre 2012

Il consigliere Domenico Bianco su rinuncia incarico di Giammetta


POLICORO - “Seppur con enorme dispiacere, apprezzo il gesto nobile dell’arch. Giammetta, che ha dovuto rinunciare ad un incarico legittimo che gli era stato affidato, solo per salvaguardare la dignità professionale e l’onestà intellettuale che lo caratterizza da sempre”. Le dichiarazioni del Consigliere con delega ai Comparti, Domenico Bianco, Capogruppo del PDL in Consiglio Comunale, arrivano a seguito delle numerose polemiche perpetrate negli ultimi giorni da parte dell’opposizione consiliare ed extra-consiliare circa il conferimento di un incarico diretto all’arch. U. Giammetta, stimato professionista della Città, per i lavori di riqualificazione di due Parchi urbani: polemiche che hanno portato il professionista a presentare nella mattinata odierna le dimissioni dall’incarico. “Sono solidale e vicino all’arch. Giammetta – dichiara Bianco – perché il suo gesto va a salvaguardare la dignità di attento e scrupoloso professionista, da quella parte della città politicizzata e avida nel cercare l’inciucio a tutti i costi, che ne ha denigrato la figura professionale”. “Nel ringraziarlo di cuore per il gesto di rinuncia all’incarico, mi preme sottolineare che ne condivido la scelta ma non ne posso condividere il modo con cui è stata strumentalizzata la vicenda”.  “Credo che i toni politici utilizzati in questi giorni non siano frutto di civiltà ma di quell'imbarbarimento politico e mediatico rivolto a demonizzare sempre e comunque l'avversario, alla ricerca di uno specchietto per le allodole che trascini un consenso elettorale postumo di cittadini vittime di credere che il “giustizialismo a tutti i costi” che si legge sui giornali e sui blog sia uguale alle regole democratiche”. “Invito i cittadini – prosegue Bianco - ad entrare nel merito delle questioni politiche per conoscere a fondo le motivazioni che spingono a fare delle scelte amministrative, talvolta dolorose o impopolari, affinché siano loro a formulare, con coscienza, un proprio personale giudizio sulla scelta fatta perché (e qui entro nelle motivazioni che mi hanno spinto a mantenere il riserbo mediatico sulla questione) non rientra nel mio credo politico il gioco dell’apparire o difendere (semmai avessi dovuto difendermi…da che cosa?) le scelte intraprese”. “A chi innalza la questione dell'etica politica e della morale - prosegue il consigliere Bianco - voglio ricordare che lo scrivente, già prima della candidatura, era, è e rimarrà portatore sano di questi principi perché fa politica per passione mettendo a disposizione di questa comunità il proprio tempo e la propria esperienza professionale in modo gratuito e, sulla vicenda, si ritiene moralmente ed eticamente a posto, non avendo interesse alcuno, né di partecipazione al lavoro, né di introito: cosa ben diversa da altri che inneggiano la morale e l'etica politica senza fare autocritica, omettendo alla gente che quando si sono candidati erano già portatori di propri interessi”.
“E’ proprio a loro che io chiedo:
-         perché si sono candidati, se il frutto della loro candidatura rinviene da un palese “Do ut des” politico? Forse per aver promesso un  posto di lavoro a qualcuno?






-         perché si sono candidati se, in qualità di Amministratori delle scorse legislature hanno commesso atti ben più immorali, affidando incarichi diretti a parenti ed amici?
-         perché, se si sono candidati, non si dimettono dal loro posto di lavoro o dagli incarichi affidati dal Comune di Policoro in epoche precedenti?
-         perché, se hanno incarichi professionali, non si dimettono da consiglieri comunali? Forse perché portatori di interessi già prima della candidatura e durante la consigliatura?
“Sull'incarico, sul professionista e sul dirigente che ha affidato l'incarico (perché ricordo i male informati che gli affidamenti sono atti di gestione e non di consiglio), dico che l'informazione ai cittadini dell'applicazione della Legge va data e, nell'occasione, ricordo che l’arch. Giammetta non riceve incarichi fiduciari dal Comune di Policoro da oltre dieci anni  e che, nel suo curriculum trentennale vanta la progettazione di parti importanti di questa città, come Piazza Segni e i Casilini”.

Ed allora mi chiedo e chiedo alla cittadinanza:
-         il professionista incaricato risponde al profilo di competenza e di qualità cui è chiamato?
-         si poteva rischiare di sbagliare la progettazione di una parte importante della Città?
-         è forse sbagliato che gli incarichi professionali dati in questi nostri primi mesi di amministrazione, vengano adottati ed inseriti nel criterio della rotazione, come prevede il Regolamento al vaglio del prossimo Consiglio Comunale?
-         inneggiare alla “violenza” della meritocrazia significa, forse, escludere dagli affidamenti i liberi professionisti affermati di questa comunità e al contrario consentire, come succede, ad altrettanti professionisti che continuino a svolgere tali mansioni rivestendo anche cariche politiche?
-         è “morale” accettare oltre 60 incarichi dall’Amministrazione non pensando ad altri professionisti ma anzi, appagando solo il proprio ego e le proprie tasche?

“Se la morale a cui si vuole tendere – conclude Bianco - è quella di eliminare solo una parte dei professionisti incaricati per palesi strumentalizzazioni politiche e non certo per la mancanza di professionalità, allora deve essere più giusto procedere, se trasparenza è uguale a trasparenza, giustizia è uguale giustizia e rotazione è uguale a rotazione, all'azzeramento di tutti gli incarichi, affidati e non ancora conclusi, a tutti coloro che hanno appartenenze e/o mansioni politiche di qualunque tipo”.


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