lunedì 16 aprile 2012

Primo duello tra i candidati


POLICORO - Doveva essere un asettico confronto all’americana, ma su alcuni temi si è trasformato in duello a colpi di diritto e stilettate politiche. Così il dibattito tra i sei candidati sindaco per le Amministrative di Policoro, organizzato venerdì sera dalla nuova emittente Jonica tv con il conduttore Gianluca Colletta, è riuscito ad appassionare l’uditorio. Due minuti per presentarsi ai cittadini ed altrettanti per trattare i temi nevralgici della città, dalle criticità della raccolta differenziata dei rifiuti, al turismo, all’agricoltura, all’artigianato, fino ai canali di finanziamento del Comune, l’urbanistica e la spinosa questione della zona D7. I candidati Giuseppe Di Matteo, Rocco Leone, Gianni Di Pierri, Gianluca Marrese, Ottavio Frammartino e Filippo Vinci, hanno saputo valorizzare i loro programmi, senza però lesinare piccole schermaglie indirizzate soprattutto agli ex amministratori di ieri e di oggi. Di Matteo si è presentato come profondo conoscitore del mondo del volontariato e desideroso di «spendersi per la città»; Di Pierri ha precisato di essere canditato con tutta la sua lista, espressione di un terzo polo che si riconosce in Api e Fli; Frammartino ha esaltato la sua vocazione civica, ricordando l’asse De Magistris-Vendola-Pisapia; Leone non ha fatto riferimento al suo partito, il Pdl, ricordando che la sua lista è unica e formata da 48 persone, definendo il suo impegno politico come una passione; Marrese ha ricordato l’impegno nel partito come unico viatico per «ricollegare Policoro ai canali regionali perduti»; Vinci, infine, ha detto di voler saldare il suo debito con una città dove vive e lavora da anni, per la quale non si era mai speso. Sul tema della differenziata, quasi tutti hanno concordato che il servizio vada migliorato, con le punte più decise di Frammartino e Vinci, che hanno sottolineato l’assenza del certificato antimafia per la ditta appaltatrice e la necessità di annullare l’appalto da 15 milioni in 9anni,non prima di avere eliminato lo scempio dei sacchetti appesi ai cancelli fino a mezzogiorno. Sul tema turismo, pareri contrastanti sono emersi sull’opportunità di alimentare la politica dei mega villaggi, ma quasi tutti hanno sottolineato la necessità di procedere con il Piano dei lidi (di qui le bordate a Marrese ed alla Regione inadempiente) e la riqualificazione della Duna. Sul tema agricoltura, compatibilmente con i limiti d’intervento di un Comune, Vinci e Frammartino hanno sottolineato la necessità di agevolare i piccoli produttori, chi si sveglia alle 4 per lavorare la terra, oggi penalizzati dai grandi magazzini, mentre Leone ha detto no alla grande industria di trasformazione. Di Pierri ha parlato di Imu da ridurre e marchio di qualità. Il dibattito è scivolato spesso in polemica, soprattutto tra i due avvocati, Di Pierri e Vinci. Quest’ultimo ha attaccato il collega di professione sul tema della D7, mega lotto da 20 ettari acquistato dalla società “Itaca”per un insediamento turistico non andato in porto, fermato per inadempienza contrattuale dal Comune ed oggi al centro di una richiesta di risarcimento da 70 milioni, cifra in grado di mandare in bancarotta qualsiasi bilancio comunale. Vinci ha accusato Di Pierri, che è il legale difensore del Comune in questa vicenda, di non voler fare la transazione con la Itaca ed anzi di aver chiesto un risarcimento di 100 milioni. Di Pierri ha replicato, ribadendo che la via della transazione è certamente da privilegiare, purchè si garantiscano per iscritto i proprietari dei suoli, ma anche le promesse occupazionali e le ricadute economiche sulla città. Vinci non ha risparmiato neppure il candidato del centrosinistra, Marrese, accusato di essere simbolo della politica esausta, citando provocatoriamente il presidente De Filippo: «Gli impegni sono come le cambiali –ha detto- quelle di De Filippo sono tutte scadute senza che il presidente le abbia mai pagate». C’è stata, invece, piena condivisione su tanti argomenti tra Vinci e Frammartino, mentre tra gli altri candidati è prevalso il fair play,con qualche battuta di ironia.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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