Grande successo il 15 e 17
aprile a Policoro in zona porto turistico per la sagra dedicata a Camarosa,
Candonga, Carmela, Tudnew e Ventana. Chi sono costoro? Le varietà di fragole
(Fragaria vesca) ampiamente coltivate nel Metapontino, in provincia dì
Matera. La Lucania svolge un ruolo rilevante nella produzione di fragole,
preceduta solo dalla Campania e dall'Emilia Romagna, Per questo la sagra riservata
alle fragole ha assunto importanza di evento per mostrare le migliori varietà
prodotte in zona. La Candonga, già da qualche anno, ha un mercato a sé in
Italia e comincia a essere notata all'estero. Intorno alla fragola girano
annualmente tra i 60/70 milioni di euro di fatturato e parte di questo è
prodotto nel Metapontino. Le prime piantagioni di fragola ionica risalgono al
1960 con il picco massimo di 900 ettari degli anni immediatamente successivi
fino ad oggi, quando si contano 480 ettari con una produzione di 40 tonnellate
per ettaro. La fragola in realtà, è un falso frutto essendo un ricettacolo
carnoso contenente i veri frutti, cioè ì semini (acheni ovali) di color
giallo-bruno sulla superficie della fragola, che a loro volta racchiudono un
seme unico. Le varietà oggi coltivate sono ibridi (incroci artificiali),
classificate in "cultivar" (diverse varietà coltivate) a frutto piccolo
e cultivar a frutto grande. La fragola è l'omonimo frutto di una pianta perenne
di origine europea (zane alpine), asiatica e dell'America del nord e del
sud, che appartiene alla Famiglia delle Rosacene, sottofamiglia Rosoideae,
genere Fragaria. È un frutto caratterizzato da un ottimo profumo e un
sapore dolce, che cresce spontaneo nei nostri boschi. La progenitrice della
fragola dunque si trova ancora oggi nei boschi di bassa montagna nella sua
forma spontanea, la fragolina di bosco, una pianta di piccole dimensioni con
frutti minuscoli e molto profumati. Ma a dar retta a storia e a leggenda i
romani erano grandi estimatori delle fragole e per il loro intenso profumo, le
chiamarono fragrans. Da fonti storiche si sa che erano degustate durante le
festività in onore del dio Adone. Una leggenda, infatti, narra che alla sua
morte, Venere pianse copiose lacrime che cadendo a terra, si materializzarono
in cuoricini rossi: erano nate le fragole! La prima varietà coltivata risale
agli inizi del Settecento in Francia. In quel periodo, infatti, tal Frézier,
ufficiale del genio francese, fu mandato in Cile e al suo ritorno portò con sé
la specie indigena di fragola da cui derivano tutte le varietà coltivate oggi.
Un giardiniere del Re Sole, che utilizzava la fragolina di bosco per scopi
ornamentali, fu l'iniziatore della selezione della fragola a scopo alimentare:
la necessità di ottenere frutti più grandi e meno delicati ha portato poi alla
selezione di molte varietà che oggi sono coltivate molto spesso in serra. Le
fragole coltivate fino al Diciottesimo secolo quindi, provenivano da specie
europee o nordamericane. In seguito però si creò un ibrido con specie
provenienti dal Sudamerica, da cui hanno origine tutte le varietà adesso
coltivate.
Fonte
La Gazzetta dell’Economia
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