POLICORO – Imma Vitelli,
scrittrice del centro jonico, ha trascorso una parte della sua vita in un’area
del mondo particolarmente “calda” non solo per le temperature alte ma anche
metaforicamente: il Medio Orinte. In particolare nel suo libro: “Tahrir. I
giovani che hanno fatto la rivoluzione”, con prefazione di Gad Lerner, presentato
nella biblioteca “Massimo Rinaldi” di Policoro domenica 15 aprile, la Vitelli
racconta la recente sommossa egiziana che ha portato alla detronizzazione del
regime di Mubarak dopo 60 anni di ininterrotto Governo. E lo fa con un
linguaggio asciutto, candido e la naturalezza di chi, come i ragazzi egiziani,
stufi di essere oppressi, sono scesi in piazza e rovesciato il regime.
Significativo il passo, citato dalla Vitelli durante la presentazione del suo
libro, della giovane Amina la quale in nome della libertà vuole vivere da sola,
in autonomia: “si reca da uno sceicco che è come il prete da noi –racconta la
scrittrice- chiedendogli la fatwa, una sorta di lasciapassare per i musulmani,
per poter coronare questo suo sogno, adducendo come motivazione che il Corano
non vieta le donne di vivere per i fatti loro. Lo sceicco dice di no ed Aminia
gli risponde di trovare il passo del testo sacro dei musulmani che vieta questa
scelta. Alla fine la spunta lei e la sua volontà viene assecondata”. “L’Islam è
una religione omnicomprensiva –osserva l’autrice del libro-, dove non mancano
stili di vita per tutti gli adepti diversi dalla nostra civiltà. Ad esempio le
donne che non lavorano sono quelle più penalizzate perché sottomesse e
soggiogate. Non c’è una grande apertura mentale, e proprio questa è stata una
delle cause generatrici della rivoluzione che ha sovvertito la società
paternalistica. Ora in Egitto ci sono Istituzioni più democratiche e gli stessi
Fratelli Musulmani stanno traghettando il Paese verso la democrazia. Purtroppo
in tutto il Medio Oriente il quadro politico è in evoluzione. Ad esempio in
Siria la dittatura continua ad esserci e lì l’onda lunga di quello che si è
verificato in Egitto non è ancora arrivata. Questo perché la Siria è una
nazione protetta da Cina e Russia, perché è adiacente lo Stato di Israele,
alleato a sua volta con gli Stati Uniti e l’Europa. Questi equilibri geopolitica
hanno portato una setta minoritaria della Siria a tenere sotto scacco i siriani
da 40 anni”. La Vitelli ha poi concluso che le rivoluzioni partono da uno stato
di povertà e miseria delle popolazioni interessate, e nel suo libro si può
leggere anche coma nasce Al Qaeda. Gli onori di casa sono stati fatti dalla
direttrice della biblioteca Angela Delia.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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