giovedì 19 aprile 2012

Comitato acqua pubblica chiede l’applicazione dello sconto in bolletta del 5%



 
POLICORO – E’ partita domenica 15 aprile da piazza Eraclea la protesta del Comitato : “Obbedienza civile al referendum acqua 2011” con la quale si chiede lo sconto sulla bolletta idrica ad Acquedotto lucano Spa sulla base del referendum del 2011. A capo del Comitato Felice Santarcangelo: “Con la pubblicazione, in data 20 luglio 2011, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 116 è stata sancita ufficialmente la vittoria referendaria e l’abrogazione della norma che consentiva ai gestori di caricare sulle nostre bollette anche la componente della remunerazione del
capitale investito. Gli enti gestori dell’acqua come Acquedotto Lucano non hanno ancora provveduto ad eliminare dalla bolletta idrica questa “voce” contabile. Per quanto riguarda Acquedotto Lucano la cifra percentuale che l’ente dovrebbe restituire ai cittadini e ai consumatori da giugno 2011 per ottemperare agli obblighi referendari  (esercizi e attività commerciali compresi) è di circa il 4,5-5% secondo i calcoli del Comitato Acqua Pubblica di Basilicata. Dalle bollette successive invece l’ente gestore del servizio idrico dovrebbe già decurtare la percentuale prevista, diversamente la campagna obbedienza civile al referendum partita a livello nazionale prevede l’autoriduzione della bolletta. Invitiamo i cittadini a portarci la propria bolletta idrica (condomini compresi) per la compilazione del reclamo all’acquedotto lucano. Il reclamo sarà consegnato direttamente dal comitato all’ente. In questo modo si evitano ai cittadini i costi della raccomandata e inutili file alla posta. Traducendo in termini economici un condominio che consuma in media annua, circa 10.000 euro dovrebbe avere un risparmio di circa 500 euro. Il vero petrolio della Basilicata si conferma essere l’acqua, perché da vita ed economia a due regioni, è inesauribile se sappiamo mantenere intatti gli ecosistemi e se non inquiniamo gli invasi, i fiumi e falde con le trivellazioni petrolifere. L’acqua deve essere gestita dal pubblico e non dalle spa o dai privati, deve costare lo stretto necessario e non sono ammessi utili sulla gestione”.
 
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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