POLICORO - Il
circolo di Legambiente del centro jonico entra in campagna elettorale per il
rinnovo del Consiglio comunale previsto per il 6/7 maggio con una serie di
proposte ai sei candidati sindaci di Policoro. “Alla base delle nostre proposte –spiegano i volontari ambientalisti- vi
è l’idea che occorra sperimentare pratiche partecipative, finalizzate al
coinvolgimento dei cittadini e delle loro associazioni nelle scelte di governo
della città e del territorio. Crediamo
necessario che attraverso meccanismi di partecipazione – ben definiti,
sistematici e stabili – tutti i cittadini “contino” nei processi di definizione
delle priorità del territorio, di elaborazione e di presa delle decisioni che
incidono sulla città. In questo modo la città diventa più bella, accogliente e
viva, nella misura in cui le persone che la abitano e la vivono se ne sentono
parte e agiscono con essa perché risponda sempre di più ai desideri di tutti. Pertanto
sottoponiamo all’attenzione dei candidati alle prossime elezioni amministrative
le nostre priorità: limitare l’uso
edificatorio del suolo, evitando di produrre in tutto il territorio disponibile
livelli di urbanizzazione che in alcune parti della città hanno già raggiunto
la non sostenibilità. La città deve tornare
ad essere lo spazio finito entro il quale si moltiplicano le possibilità di
scambio e di relazione. Sviluppare un maggiore senso di appartenenza dei
residenti al proprio territorio anche attraverso la nascita di comitati di
quartiere che possano occuparsi anche della segnalazione e della vigilanza sul
territorio; pannelli solari
su tutte le scuole e gli edifici pubblici; ristrutturazione delle scuole e abbellimento
dei cortili scolastici, mense scolastiche biologiche. Policoro pare aver completamente
dimenticato il fatto di possedere anche un patrimonio agricolo, soprattutto una
storia agricola. Favorire le zone rurali significa da un lato sviluppare il
turismo legato a paesaggio, natura ed ambiente con il recupero delle case
coloniche abbandonate per uso turistico(agri-turismo, alberghi diffusi,
B&B), con funzione anche didattica. Se vogliamo incrementare il turismo
bisogna fare strutture non cementificate e offrire una spiaggia e un mare
pulito contro le trivelle nel mar Jonio e porre maggior controllo ai fiumi per
gli scoli agricoli e per il cattivo funzionamento dei depuratori. Sensibilizzazione
a tappeto dei cittadini sulla Rsu e creare percorsi di educazione ambientale
nelle scuole, in tutte le classi”.
Gabriele Elia
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