giovedì 26 aprile 2012

Il decalogo di Legambiente ai candidati sindaci per una città più vivibile


POLICORO - Il circolo di Legambiente del centro jonico entra in campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale previsto per il 6/7 maggio con una serie di proposte ai sei candidati sindaci di Policoro. “Alla base delle nostre proposte –spiegano i volontari ambientalisti- vi è l’idea che occorra sperimentare pratiche partecipative, finalizzate al coinvolgimento dei cittadini e delle loro associazioni nelle scelte di governo della città e del territorio.  Crediamo necessario che attraverso meccanismi di partecipazione – ben definiti, sistematici e stabili – tutti i cittadini “contino” nei processi di definizione delle priorità del territorio, di elaborazione e di presa delle decisioni che incidono sulla città. In questo modo la città diventa più bella, accogliente e viva, nella misura in cui le persone che la abitano e la vivono se ne sentono parte e agiscono con essa perché risponda sempre di più ai desideri di tutti. Pertanto sottoponiamo all’attenzione dei candidati alle prossime elezioni amministrative le nostre priorità: limitare l’uso edificatorio del suolo, evitando di produrre in tutto il territorio disponibile livelli di urbanizzazione che in alcune parti della città hanno già raggiunto la non sostenibilità. La città deve tornare ad essere lo spazio finito entro il quale si moltiplicano le possibilità di scambio e di relazione. Sviluppare un maggiore senso di appartenenza dei residenti al proprio territorio anche attraverso la nascita di comitati di quartiere che possano occuparsi anche della segnalazione e della vigilanza sul territorio; pannelli solari su tutte le scuole e gli edifici pubblici; ristrutturazione delle scuole e abbellimento dei cortili scolastici, mense scolastiche biologiche. Policoro pare aver completamente dimenticato il fatto di possedere anche un patrimonio agricolo, soprattutto una storia agricola. Favorire le zone rurali significa da un lato sviluppare il turismo legato a paesaggio, natura ed ambiente con il recupero delle case coloniche abbandonate per uso turistico(agri-turismo, alberghi diffusi, B&B), con funzione anche didattica. Se vogliamo incrementare il turismo bisogna fare strutture non cementificate e offrire una spiaggia e un mare pulito contro le trivelle nel mar Jonio e porre maggior controllo ai fiumi per gli scoli agricoli e per il cattivo funzionamento dei depuratori. Sensibilizzazione a tappeto dei cittadini sulla Rsu e creare percorsi di educazione ambientale nelle scuole, in tutte le classi”.
Gabriele Elia

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