mercoledì 21 ottobre 2009

Una nuova sala lettura nella scuola primaria papa “Giovanni Paolo II”






























La scuola primaria (o elementare) di Policoro, intitolata a papa “Giovani Paolo II” ha una nuova sala lettura. E’ stata inaugurata nella serata di martedì 20 in corso Pandosia, dov’è ubicato l’istituto scolastico, alla presenza di studenti, genitori, personale docente e non, e del vice sindaco di Policoro, nonché assessore alla Pubblica istruzione, Rocco Leone. Il neo dirigente scolastico, Giuseppe Spataro, ha sottolineato come il libro sia sinonimo di cultura e antesignano dei nuovi processi tecnologici che oggi portano i giovani ad usare internet e le telecomunicazioni: “Con la differenza però che soprattutto la televisione è passiva, mentre la lettura aiuta a ragionare e riflettere meglio creando l’homo sapiens. In questo processo di apprendimento però sono gli stessi genitori che devono dare il buon esempio leggendo, per poi trasmettere tale passione ai figli soprattutto in questa fase delicata della loro crescita. Tutte le attività didattiche ed extradidattiche passano attraverso la lettura, ma una sala lettura è anche uno spazio di aggregazione non solo per i discenti di questa scuola ma per tutti coloro che vorranno fruirne. E a tal proposito ringrazio chi ha donato già dei libri alla scuola, e tutti coloro che vorranno arricchire la sala lettura con altri testi utilizzabili anche per la ricerca e l’approfondimento, che poi può anche essere integrata con le nuove forme di comunicazione. Però alla base ci deve essere sempre il libro e la sua lettura, che aiuta i ragazzi a crearsi un metodo di studio”. Dello stesso avviso l’intervento di Rocco Leone, secondo il quale il libro è il cibo della mente: “Quando la signora Agresti (dipendente della scuola ndr) mi ha proposto questo progetto l’ho accolto di buon grado, anche perché per la professione che svolgo (pediatra ndr) sto a contatto con i bambini e penso che la lettura li aiuti a crescere meglio e con più sicurezza. Il mio primo libro che ho letto quando ero adolescente è stato quello di David Copperfield, un ragazzo intelligente, temprato dalle avversità che la vita e il destino gli hanno riservato; senza però perdere la felicità che la vita gli può dare, e può dare a ciascuno di noi partendo dalla lettura nel senso lato del termine; perché la lettura è un modo diverso di crescere, suscita curiosità, aiuta a rispettare il prossimo, ci fa amare la vita e ci accompagna nel nostro cammino a vederla con un occhio particolare di fiducia e ottimismo”.

Gabriele Elia

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