POLICORO - Nei prossimi giorni presso la località confinante con il Comune di Policoro, Panevino, borgo agricolo ricadente nel Comune di Tursi, si costituirà un comitato spontaneo di cittadini residente in quell’area per chiedere che alcuni servizi essenziali vengano elargiti dal Comune di Policoro, e non da quello di Tursi. Dopo un incontro nei giorni scorsi avvenuto con il primo cittadino della città jonica, Nicola Lopatriello, in cui questi cittadini hanno manifestato il loro disagio, nella mattinata di oggi (giovedì 1 ottobre) hanno nuovamente voluto incontrare il primo cittadino di Policoro sollevando alcuni problemi. Primo fra tutti quello di essere trascurati amministrativamente e considerati alla stregua di una periferia di città: emarginati. E siccome il borgo confina proprio con Policoro, questi cittadini hanno chiesto esplicitamente, durante l’incontro nella sala consiliare, che gli scuolabus comunali possano arrivare anche a Panevino; così come il trasporto pubblico comunale policorese e alcuni servizi sanitari come un ambulatorio medico. Secondo i presenti, la zona agricola di Panevino si sente più vicina, non solo geograficamente ma anche affettivamente, a Policoro in quanto impiegano meno tempo a recarsi nella cittadina jonica che non in quella di Albino Pierro, dalla quale distano parecchi chilometri. Inoltre la loro presenza a Policoro è quotidiana, per i servizi che offre: scuole, ospedale, agenzia delle entrate, ufficio postale, presidi di pubblica sicurezza, ecc., oltre che per le tante attività commerciali presenti in città, prima fra tutte il grande centro commerciale “Heraclea”. Da qui la loro volontà addirittura di chiedere anche amministrativamente l’annessione a Policoro, come accaduto di recente ad alcuni piccoli centri a nord delle Marche che, dopo il referendum locale, sono diventati Comuni a tutti gli effetti dell’Emilia Romagna. Questa loro esigenza li ha convinti per ora a costituirsi in comitato spontaneo, per il futuro però nulla è da escludere. Nella sua risposta il sindaco Lopatriello ha sostenuto: “commetterei un danno erariale qualora inviassi oggi i pullman comunali in un’area di competenza territoriale di un altro Municipio. Però per evitare tutto questo, nei prossimi giorni invierò una comunicazione al Comune di Tursi (oggi gestito da un Commissario prefettizio ndr) in cui mi metto a disposizione per una eventuale collaborazione per risolvere positivamente i disservizi che i residenti di Panevino hanno elencato in quanto, con la forte espansione che Policoro ha avuto negli anni, soprattutto in via Salerno, l’arteria provinciale che collega il mio Comune a quello di Tursi, e di cui la frazione di Panevino rappresenta l’anticamera, ha portato interi quartieri della mia città a confinare con il borgo, il cui limite di demarcazione è nei pressi di via Ricciardulli, subito a ridosso della frazione. E in attesa di risposta, che credo sarà positiva, ho già parlato con il Direttore generale del mio Comune per verificare se ci sono strumenti legislativi che mi possano portare comunque ad andare incontro alle esigenze di questa gente. Già nei giorni scorsi ho lanciato l’idea dell’Unione dei Comuni per la gestione integrata di servizi alla persona e di promozione del territorio, e come si vede non del tutto peregrina. E alla luce delle aspettative, soprattutto dei Comuni, contrade, più piccoli di volersi associare a quelli più grossi, vedi Policoro, è necessario accelerare l’iter che istituzionalizzi la nascita dell’associazione o consorzio dei Comuni”.
Gabriele Elia
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