Questa mattina (29 ottobre) è stata notificata alla società Gas Plus il provvedimento amministrativo comunale di interdizione e sospensione dei lavori di trivellamento nel territorio di Policoro (zona Bosco Pantano) finalizzato all’estrazione del gas dal sottosuolo. L’ufficio tecnico comunale, su incarico del sindaco Nicola Lopatriello, dopo alcuni accertamenti di natura amministrativa sulla documentazione pervenuta, ha rilevato una carenza nella documentazione arrivata e pertanto si è proceduto al blocco dei lavori. Mercoledì mattina c’era stato anche un sopralluogo della locale Polizia municipale nei pressi del pozzo oggetto oggi della sospensione dei lavori. Sempre nella giornata di mercoledì sia il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, che l’assessore all’Ambiente, Luisa Lasaponara, avevano manifestato delle perplessità sul metodo adottato dalla Regione Basilicata in merito a questa delicata vicenda dall’impatto ambientale oggi indecifrabile e così sono passati dalle parole ai fatti: “Per ora ho disposto la chiusura –afferma Lopatriello- del pozzo e nei prossimi giorni vedremo chi tra le due istituzioni ha le ragioni più forti. Non possiamo tollerare un' invasione di campo di altre istituzioni sul nostro territorio. Siano noi ad essere stati eletti amministratori di questa città e a noi i cittadini ci chiedono spiegazioni su quello che accade all’interno del perimetro della città di Policoro. Se altri amministratori, anche loro eletti, di questa regione pensano che il territorio sia di loro proprietà privata troveranno in noi prima in qualità di cittadini e poi di amministratori persone pronti a difenderci in tutti i modi poiché riteniamo che nella fattispecie ci siano delle motivazioni valide che mi hanno portato alla decisione così drastica di chiudere il pozzo. Visto che il metodo del confronto democratico e del dialogo istituzionale è stato scavalcato, non certamente per colpa mia, non avevo altre alternative che emanare un atto amministrativo ablativo di questo genere, convinto che già dai prossimi giorni troveremo una soluzione salomonica per dirimere questa spiacevole controversia nell’interesse di tutti”.
Gabriele Elia
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