POLICORO – Luigi Cappucci, presidente dell’associazione podistica amatori del centro jonico, è appena ritornato nella sua città, dopo aver corso la 36 edizione della Maratona di Berlino lo scorso 20 settembre. A dire il vero si è preso qualche giorno di relax in più, cogliendo l’occasione della sua trasferta in Germania per andare a trovare il fratello a Francoforte e trascorrere così anche una piacevole vacanza. Venti anni fa cadeva il Muro di Berlino e con esso un pezzo importante di storia del ‘900, chiamata dagli storici “Cortina di ferro”. Da allora il mondo è radicalmente cambiato, con la democrazia che ha messo radici solide anche nell’ex blocco sovietico, aprendosi così liberismo economico e della concorrenza, con tutto ciò che ne consegue anche sui diritti civili e le libertà fondamentali delle persone. Per questi motivi Luigi Cappucci ha voluto a tutti i costi essere presente all’appuntamento nella capitale teutonica partendo il 18 settembre da Napoli in un evento definito storico. Quarantadue chilometri e 195 metri il percorso che ha visto 40 mila atleti correre nella città, il cui arrivo alla porta di Brandeburgo, che segna il confine ovest/est della città tedesca, è stato salutato dai corridori e pubblico come il simbolo della liberazione e riunificazione tra le due Germanie. Poco meno di 40 le nazioni rappresentate, a sottolineare l’importanza della maratona non tanto sotto l’aspetto sportivo ma soprattutto storico, in un anniversario celebrato in Germania in più modi. Nella sua categoria, over 60, su 8662 partecipanti Cappucci è arrivato 94simo correndo ad una media di velocità di 11,23 Km/h con un tempo di 5 minuti a 20 secondi ogni chilometro. Alla fine è riuscito a tagliere il traguardo dopo due ore di corsa: “E’ la prima volta che gareggiavo e ci tenevo ad iscrivermi quest’anno perché è una data simbolo per il mondo intero in cui sono state messe da parte le ideologie che hanno creato odio, morti e distruzioni in tutto il mondo. Corro da anni in tutta Italia e nel mondo intero: New York, Londra, Parigi, Barcellona, città che mi hanno trasmesso forti emozioni; ma correre in una città come Berlino ha un fascino unico e non nascondo che mi ha messo i brividi addosso per quello che ha rappresentato questa città e rappresenta tutt’ora seppur in una panorama geopolitico totalmente, grazie a Dio, diverso”. A novembre correre a Firenze e poi è prevista una manifestazione anche a Policoro.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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