POLICORO – Boys city. Ormai
il centro jonico si sta caratterizzando sempre di più per l’ospitalità di
ragazzi. Dopo la delegazione di sette Paesi europei che hanno visitato Policoro
nel progetto “Comenius” del “Manlio Capitolo” di Tursi, nei giorni scorsi (il
13 marzo) è toccato ad altri ragazzi, sempre nello stesso progetto di scambi
culturali, questa volta messo in campo dal liceo “E. Fermi” di Policoro,
insieme a docenti e personale scolastico vario di altrettante nazioni europee
girare in lungo e largo la città. Tra i luoghi che hanno destato maggior
interesse è stato il Circolo velico lucano, struttura giovanile che proprio
l’11 marzo ha riaperto i battenti della nuova stagione 2013 con i primi campi
scuola settimanali: 80 studenti italiani. Fino a novembre si preannunciano, se
i dati sono uguali a quelli del 2012, circa 10 mila arrivi. Ma numeri a parte
gli studenti europei di: Grecia, Olanda, Romania, Spagna, Svezia, Turchia e
Italia in questo loro soggiorno in riva allo Jonio si sono confrontati meglio e
approfondito le conoscenze di ciascun partner europeo. Attraverso lavori
multimediali e le visite guidate gli studenti del “Comenius” hanno esplorato il
territorio, le tradizioni, gli aspetti naturalistici, le tradizioni popolari e
lo stile di vita di ciascuna nazione, imparando ad apprezzare le diversità come
un arricchimento della comune radice europea ed un allargamento dell'orizzonte
culturale. In questo contesto per i 60 visitatori non poteva mancare nel loro
itinerario cittadino un giro al museo nazionale della “Siritide”. Alla fine tra
percorsi culturali, ambientali, storici, culinari e attività didattiche come la
conoscenza del sistema scolastico italiano/regionale, i ragazzi europei hanno
messo a fuoco la rete di educazione alla sostenibilità in senso lato presente a
Policoro, ma la si può allargare tranquillamente a tutta la regione visto anche
la loro escursione ai Sassi di Matera, e conosciuto in particolare l’offerta
turistica di Policoro. Un esempio di come si possa esportare fuori dai confini
regionali la qualità e le peculiarità di un territorio per la sua fruizione in
un’ottica sostenibile e di qualità.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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