POLICORO – Calliope è il nome
dato da alcuni cittadini del centro jonico ad una nuova associazione culturale.
La presentazione ufficiale c’è stata mercoledì 27 marzo presso il centro
convegni di Padre Minozzi in occasione della presentazione del libro: “A piedi
nudi sui miei ciottoli” scritto da Giampiero Adornato. La presidentessa è
Margherita Mastrosimone: “Calliope è la musa ispiratrice della poesia epica,
tra cui la Divina Commedia. I nostri incontri di sabato ora si sono trasformati
in associazione nella quale e con la quale vogliamo condividere a lettura, le
emozioni e la conoscenza che essa trasmette con tutti coloro i quali vogliano
dare un contributo a questo progetto culturale”. Tra i promotori anche Gianni Di
Pierri, consigliere comunale di minoranza della lista “Policoro Futura”, e il
professionista Giuseppe Plati. Viviana Verri, letterata, ha parlato del romanzo
di Adornato come di un libro dove ognuno di noi, nella sua infanzia, si può
rispecchiare. Un bambino che nel Dopoguerra trascorre buona parte della sua
vita in mezzo alla strada in una regione del sud, la Calabria, in cui le strade
non erano asfaltate e al posto del catrame c’erano i ciottoli. Un libro dove si
evince la sofferenza di un bambino di 12 anni che deve espiare delle pene per
le sue scorribande e le sue avventure; ma nello stesso tempo non mancano
modelli educativi da trasmettere anche ai giovani di oggi”. Secondo lo storico
Dino D’Angella, nel testo del medico-ginecologo Adornato c’è uno spaccato di
Questione Meridionale essendo ambientato nel 1959/1960, si esalta il dialetto,
espressione di sentimenti e l’identità che porta con sé, con i suoi detti
semplici ma incisivi che esprimono grandi concetti”. D’Angella ha aggiunto
anche che in questo libro, attuale, c’è la mortificazione del capitale umano
del Sud, Basilicata compresa, con giovani costretti ad emigrare per trovare
proposte di lavoro dignitose e sentire il profumo della libertà senza padrini
di turno. Infine l’autore ha parlato del suo lavoro letterario come di: “Un
diario nel quale narro l’amore per mia madre e lascio una testimonianza a mio
figlio di come la libertà, nella quale si esprime il sentimento più bello per
un essere umano, l’amore, dev’essere vissuto intensamente proprio come il
ragazzo del libro che corre sui ciottoli senza scarpe, perché all’epoca non
tutti se lo potevano permettere”. Il suo è un testo dove si mettono in evidenza
le differenze di ceto sociale che emergevano all’epoca e la donna era vista più
come una “cambiale” che non un essere umano da valorizzare. La serata è stata
intervallata dalla lettura di alcuni passi del libro da parte di Roberta
Laviola, accompagnata dalla musica di Marco De Lillo e Pietro Dattoli. In sala
anche il presidente del Consiglio comunale di Policoro, Gianluca Modarelli
(Pdl).
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
Nessun commento:
Posta un commento