POLICORO – E’ il frutto tipico di
Policoro e del Metapontino, tanto che di questi periodi lo si trova sulle
tavole dei lucani e degli italiani. La fragola è stata al centro di un convegno
dal taglio tecnico-educativo presso l’hotel Residence Heraclea di via Lido
nella serata di sabato 23 febbraio: “Percorsi degustativi: dieta mediterranea e
benefici della frutta: la fragola”, organizzato tra l’altro dall’associazione
agronomi e periti agrari L.A.Me.T.A.. Durante il confronto è emerso che la
fragola è un frutto che per la sua fragranza può combattere il tumore, come ha
fatto rilevare il medico-ricercatore dell’università degli studi di Bari Prof.
Antonio Moschetta: “Per le vitamine C, E, K, antiossidante che contiene, per i
suoi tannini detossificanti e per il basso indice glicemico. Questi tre fattori
naturali intrinseci del frutto fanno sì che esso sia uno dei fulcri della dieta
mediterranea e svolgano un ruolo fondamentale per combattere il cancro. Il mio
consiglio è quello di mangiarla cruda e assoluta, anche se la si può associare
ad altre pietanze tranquillamente. Per la coltivazione credo si debba favorire
il biologico, con l’uso dei pesticidi ridotti al minimo con i suoi effetti che
si debbano esaurire in sette giorni per “depurare” la fragola non facendole
perdere le sue qualità”. Moschetta ha snocciolato dati allarmanti sull’aumento
dei tumori anche in regioni prima immuni da questa terribile malattia come la
Puglia, Basilicata e Campania, dovuto, secondo i suoi studi, proprio da una
cattiva alimentazione che caratterizza le abitudini di cittadini delle regioni
suddette, in particolar modo al colon retto e alla mammella. “Anche se la
scienza ha fatto –continua Moschetta- passi in avanti tanto che alcuni tumori
siamo riusciti a sconfiggerli tipo quello alla tiroide e altri ridimensionati
del 70% come quello al seno; un’alimentazione equilibrata, sana che entra nelle
nostre case e che ha come presupposto un ambiente salubre è il primo rimedio
per prevenire il cancro, a cui si deve associare la sana abitudine a fare
colazione, pranzare e cenare il prima possibile prima di andare a letto”. La
fragola è patrimonio immateriale dell’Unesco, per i motivi sopraccitati;
pertanto un ritorno al naturale insieme alla verdura e alla frutta è stato il
focus su cui si è incentrato l’intervento del secondo relatore, Carmela
Suriano, Direttore generale della Planitalia, tra gli organizzatori della tavola
rotonda: “La qualità, salubrità e rispetto dell’ambiente, grazie anche alla
professionalità dei tecnici del settore, ha portato le nostre colture del
territorio ad essere preferite alle altre proprio per le sue qualità
organolettiche e nutrizionali”; facendo poi un excursus sull’origine del frutto
e sulla sua evoluzione da fragola di bosco a quella Chiloensis e Virgiliana dal
cui incrocio si ha la fragola che oggi viene commercializzata. L’imprenditrice
ha fatto poi un passaggio sulla varietà Candonga, la più coltivata sui 540
ettari di fragole presenti nella piana del Metapontino, che ha trovato nel
tempo un grande successo nell’export e di conseguenza un grande apprezzamento
tra i consumatori, per la sua tecnica di coltivazione, per il basso impatto
ambientale e per la pianta fresca che la caratterizza. Non ha mancato di
lesinare critiche sulla carenza di politiche di marketing del prodotto fragola
e colture locali più in generale, e sui vari passaggi della filiera che
penalizzano il produttore a favore degli intermediari. Ma la fragola lucana ha
anche delle virtù, prima fra tutte quella di aver elargito nel tempo tre borse
di studio da 50 mila euro l’una ad altrettanti giovani oncologi, come ha fatto
rilevare Rosa Pedio Diamante dell’Airc (Associazione italiana ricerca contro il
cancro) di Basilicata, che hanno contribuito a debellare in parte questa
malattia, auspicando un coinvolgimento maggiore e sempre più proficuo tra tutti
gli attori che si battono contro il cancro. La serata, per rimanere in tema, è
proseguita con una cena, naturalmente a base di fragole e con il vino offerto
dall’azienda di Francesco Battifarano della Vini Doc Matera, il cui ricavato è
stato devoluto sempre all’Airc. In sala erano presenti l’On. Maria Antezza
(Pd), il consigliere regionale dello stesso partito Luca Braia e i consiglieri
comunali di Policoro Giovanni Lippo e Marco Pinca (Trenta-centro destra).
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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