POLICORO – Finita la
pausa invernale escono fuori dal letargo gli zingari sul lungomare del centro
jonico. Domenica mattina (10 marzo) come un film già visto, purtroppo, troppe,
tante volte, negli ultimi anni nel solito parcheggio, il primo sul lato destro
della Duna centrale, lo spettacolo era sempre lo stesso: roulotte, sedie a
sdraio, fili legati da un tronco di un albero ad un altro e panni stesi ad
asciugare sotto una giornata soleggiata. Davanti ad un nutrito gruppo di
persone che hanno assaporato una giornata primaverile, nessuno ha osato
disturbare gli ospiti. Infatti ormai quell’area è diventata per consuetudine la
zona di loro competenza, quasi come fosse una repubblica ad uso e consumo dei
gitani. Da lontano sembrava addirittura che fosse scoppiata una conduttura
dell’acqua o fosse venuto giù il diluvio con acqua utilizzata come se si
dovesse spegnere un incendio, senza limiti. Inutile rimarcare come ormai per
loro Policoro è una zona franca, senza regole da rispettare. Da quelle non
scritte del quieto vivere, a quelle scritte di un’ordinanza sindacale del 2011
che vietava di fatto la sosta in città a gitani scorretti e irrispettosi
dell’ospitalità cittadina. E il paragone domenica, tra ospiti civili e incivili
era palpabile. A pochi metri dal campeggio non autorizzato, in uno spiazzo sul
lato sinistro del lungomare un camper ha preferito distinguersi dagli altri,
passava quasi inosservato. Sosta tranquilla senza sporcare o arrecare danno
all’arredo urbano, che nella pausa autunnale/invernale viene preso d’assalto
sempre con danni ingenti, e dopo essersi goduto il sole imboccava via Lido per
recarsi altrove. Difficile capire se ritornerà…Gli altri invece hanno fatto la
stessa cosa, sicuri però di ritornarci nel prossimo week end, tempo
permettendo, tanto per loro tutto è permesso e concesso. Siccome non manca
molto all’inizio della stagione estiva, tanto che dall’11 marzo è ripartita la
stagione del Circolo velico lucano con i primi 80 arrivi, non è certo il
biglietto da visita migliore che può dare Policoro ai turisti e residenti. Si
può e si deve fare di più.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano
della Basilicata)
Nessun commento:
Posta un commento