A Policoro via Crucis per la giornata mondiale della gioventù
I sacerdoti martiri missionari,
alcuni neppure trentenni, torturati e uccisi dal regime comunista, dal
Dopoguerra fino agli anni Settanta, sono stati ricordati da duemila giovani
durante la via Crucis svoltasi a Policoro domenica 24 marzo e curata dal
Servizio regionale di Pastorale giovanile, in occasione della XXVIII Giornata
mondiale della gioventù. Il pomeriggio di preghiera, di riflessione e di festa
- si legge in una nota dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di
Potenza Muro Lucano e Marsico Nuovo - ha visto i ragazzi lucani, quasi tutti di
età compresa tra i 15 e i 25 anni ritrovarsi nella cittadina jonica per
prepararsi e camminare insieme verso quello che sarà il momento centrale che si
terrà a Rio de Janeiro dal 23 al 28 luglio di quest'anno. Ognuno dei prelati ha
curato un momento della celebrazione dal saluto iniziale alla benedizione
finale, con la catechesi, momento culmine, affidata al presidente Ceb,
l'arcivescovo monsignor Agostino Superbo. Dopo l'accoglienza iniziale del
Sindaco di Policoro Rocco Leone, i giovani hanno trascorso alcuni momenti di
festa danzando sui motivi suonati dal gruppo del Rinnovamento nello Spirito.
L'arcivescovo di Matera monsignor Salvatore Ligorio ha quindi condotto il
colorato corteo attraverso le strade della cittadina materana durante le 7
stazioni della Via Crucis. Vissuti con particolare intensità gli stralci delle
testimonianze di quei presbiteri che, volendo testimoniare fino in fondo il loro
credo cattolico, sono stati vittime di vessazioni e violenze di ogni genere,
perché accusati di anticomunismo. La processione si è conclusa all'interno del
Palazzetto dello Sport, dove il vescovo di casa, monsignor Francescoantonio
Nolè ha invitato i presenti che gremivano gli spalti a pregare in occasione del
trentesimo anniversario del martirio del vescovo Oscar Romero. Un lungo
applauso e una torta hanno salutato il sessantasettesimo compleanno di
monsignor Gianfranco Todisco vescovo di Melfi, mentre l'arcivescovo di
Acerenza, monsignor Giovanni Ricchiuti ha risposto, con il suo immancabile
sorriso alle domande formulate dal pubblico alla fine della catechesi. Al
vescovo della diocesi di Tricarico Vincenzo Carmine Orofino affidata la
benedizione conclusiva.
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