lunedì 4 marzo 2013

Differenziata, a lezione da Ponte nelle Alpi


POLICORO - Il Comune di Ponte nelle Alpi, cittadina di 8.500 anime nel Bellunese, è l’esempio a cui Policoro si vorrebbe ispirare, in materia di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Da tre anni Legambiente assegna a Ponte il più alto indice di buona gestione dei rifiuti, con una differenziata al 90% e la trasformazione del rifiuto in risorsa ambientale e professionale. Lo ha spiegato a Policoro, l'assessore comunale all'Ambiente Ezio Orzes, insieme con il consigliere delegato del Comune di Policoro, Giovanni Lippo. Orzes ha spiegato la «rivoluzione culturale», che ha modificato la vita stessa dei cittadini, «perché per comunicare il cambiamento –ha detto l’amministratore bellunese- bisogna informare, incontrare la gente, riunirsi in assemblee, responsabilizzare tutti, a partire dai bambini». Rispetto a questo tema, il
Veneto intero è un’eccellenza d’Italia, con un porta a porta praticato dal 77% dei
Comuni e oltre 200 aziende impiegate nel recupero di materiali differenziati. La parola chiave è: più differenzi, meno paghi; più inquini, più paghi. A Ponte nelle Alpi, si è passati da 350 chilogrammi di indifferenziato pro capite prodotto all'anno, a soli 30 chili e da 440mila euro di spese per lo smaltimento a meno di 40 mila. Un porta a porta gestito dal 2007 dalla società in house, la “Ponte Servizi srl”, che consente ad ogni famiglia ed attività commerciale di selezionare in contenitori geo referenziati associati all'utenza le più differenti tipologie di materiale da destinare all'Eco-centro. Policoro, purtroppo, è ancora agli albori, con una differenziata porta a
porta inadeguata ed una lunga storia di disservizi tra la società Tradeco e l'ente. Il modello virtuoso di cui si è parlato è ancora molto lontano, perché il piano provinciale e quello regionale dei rifiuti puntano su discariche e inceneritori come elementi risolutori del problema, senza tenere in considerazione che si tratta di metodi ormai superabili solo grazie al comportamento virtuoso dei cittadini.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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