lunedì 24 settembre 2012

Una lucana brevetta il super laser


POLICORO - La Società di Fisica Italiana (Sif) ha assegna a Miriam Serena Vitiello di Policoro, giovane ricercatrice del Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia del Consiglio nazionale delle ricerche, il premio “Sergio Panizza” dedicato all'eccellenza nel campo della Fotonica e Optoelettronica. Il riconoscimento è stato consegnato lunedì 17, nel corso della cerimonia inaugurale del 98° Congresso nazionale della Sif, presso l'Università di Napoli Federico II. La ricercatrice, attiva presso il laboratorio Nest dell'Istituto nano scienze del Cnr (CnrNano) e Scuola Normale Superiore di Pisa, in collaborazione con l'Istituto nazionale di ottica di Firenze
(Ino-Cnr), si è aggiudicata il premio per le ricerche dedicate a sorgenti laser
a semiconduttore e rivelatori nano-elettronici ad alta frequenza, che secondo la motivazione della giuria "hanno aperto nuove frontiere nell'innovazione della fotonica Terahertz". La radiazione Terahertz, ovvero radiazione di frequenza tra le microonde e l'infrarosso, è un candidato promettente per applicazioni che vanno dal controllo di qualità nell'industria all'identificazione
di esplosivi nei sistemi di sicurezza. Tuttavia la complessità e il costo dei sistemi commerciali attuali limitano l'uso su larga scala di questa tecnologia. «Il premio -si legge in una nota- va a riconoscimento di un'attività di ricerca pluriennale, cominciata con un dottorato di ricerca in Fisica presso l'Università degli Studi di Bari, che ha portato a risultati innovativi».«Risultati che consentono già ora di realizzare una piattaforma completa a stato solido che opera nel range terahertz, sia in aria libera che guidata, pronta per lo sfruttamento commerciale», ha commentato la ricercatrice.Nel campo dei laser a semiconduttore basati sul cosiddetto principio della cascata quantica, Miriam Serena Vitiello ha sviluppato sorgenti laser terahertz con efficienza record e larghezze di riga vicine al limite quantistico; nel campo della rivelazione Terahertz ha messo a punto rivelatori nano strutturati innovativi, basati su transistor in nanofili a semiconduttore e successivamente in grafene. «La radiazione elettromagnetica nelle frequenze Terahertz, ovvero 1 milione di milioni di oscillazioni al secondo, tre le microonde e l'infrarosso, può essere impiegata per una sorta di spettroscopia “morbida”. - la definisce la stessa Vitiello- A simili frequenze, infatti, la radiazione è completamente sicura dal punto di vista della salute. Al tempo stesso è in grado di penetrare
materiali che sarebbero opachi alla luce, come carta, plastica e altri. Per questo si possono prevedere applicazioni legate ai controlli di sicurezza, come la rivelazione di esplosivi e agenti bio-chimici, o, in ambiti bio-medicali,
alla diagnostica del Dna, ai controlli di qualità non distruttivi nei processi farmaceutici, o ancora al monitoraggio di processi industriali». Miriam Serena Vitiello è responsabile delle attività di "Fotonica Terahertz" di CnrNano e coordina la commessa su queste tematiche dell'intero Dipartimento di scienze fisiche e tecnologie della materia. E' inoltre coordinatrice di un progetto Firb Futuro in Ricerca in collaborazione con Ino-Cnr.
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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