POLICORO – I lidi del centro jonico potrebbero essere invasi da stranieri. Ma non sarebbero turisti bensì imprenditori o avventurieri del settore. L’allarme viene lanciato, a bocce ferme con la chiusura ufficiale dell’estate e delle strutture balneari, dagli stessi operatori che con l’arrivo dell’autunno fanno i conti, non solo quelli di bilancio, con la stagione 2102 in chiaroscuro sia sul fronte degli incassi che delle prospettive. Sul primo hanno inciso: crisi economica, carenza di infrastrutture, politiche di marketing territoriale deboli, un piano dei lidi ancora in itinere in Regione e non si quando e come sarà approvato, ammesso che ciò avvenga. Sul secondo incombe il fantasma della possibilità che le concessioni degli stabilimenti vengano messe all’asta dopo una direttiva dell’Unione Europea. In questo panorama nebuloso per il turismo in riva allo Jonio è impossibile pianificare e soprattutto investire. Troppe incertezze circondano l’industria del divertimento da tenerlo frenato “alla giornata”. Infatti se non ci sarà una inversione di tendenza nel 2015 anche il turismo di Policoro potrebbe essere colonizzato come lo è in un altro settore strategico: quello del credito. Solo che in quest’ultimo ci sono i grandi colossi bancari italiani, ma sul secondo potrebbero arrivare anche gli stranieri. Proprio come nel mondo del calcio in questo periodo soprattutto russi, cinesi e arabi hanno più disponibilità economiche dei nostri imprenditori. Da qui nasce la preoccupazione di chi da anni apre i lidi in riva allo Jonio di perdere la propria attività. Nelle vendite all’incanto vince il più forte, ovvero chi offre di più. Se ciò dovesse avvenire le stesse concessioni una volta acquistate potrebbero essere oggetto di un mercato che porterebbe i lidi ad essere gestiti non si sa bene da chi con la vendita a cascata delle stesse; proprio come accade oggi per la vendita delle licenze di quelle attività economiche non liberalizzate dal decreto Bersani del 1998: passano di mano in mano. E altrettanto vero però che l’arrivo di capitali freschi e nuovi imprenditori potrebbe essere anche la panacea per il decollo di un settore le cui potenzialità non sono ancora del tutto inespresse. Però i gestori degli attuali lidi si chiedono: perché mai da Dubai dovrebbero venire a Policoro?
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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