POLICORO- «Si sta sfiorando veramente
l'assurdo. Non si può permettere a questa Amministrazione di scherzare o
consentire di agire autonomamente e discrezionalmente soprattutto su vicende
che riguardano i bambini». È il duro commento del capogruppo Pd in consiglio
comunale, Gianluca Marrese, sui tagli ai servizi di sostegno nelle scuole. «Puntualmente
ogni inizio di anno scolastico è preceduto da una pianificazione e
programmazione di azioni e risorse atte a rendere efficace ed efficiente la
frequenza dei bambini a scuola,
tra cui in particolar modo quella
dei diversamente abili. L'istituzione scolastica
trasmette all'Ente comunale la
richiesta di assistenti educativi. Dietro ad un elenco di nomi dei bambini con accanto
un valore quantitativo espresso in ore, c'è un lavoro prodotto da un gruppo di
professionisti (neuropsichiatri infantili, psicologi e assistenti sociali,
insegnanti di sostegno, insegnanti curriculari), i quali partendo da diagnosi mediche,elaborano
un progetto individuale necessario per permettere ad ogni bambino e bambina di
esercitare il proprio diritto allo studio e all'inclusione sociale. Dopo una
serie di incontri tra la scuola e l'Asm (Gruppo H), i Dirigenti scolastici
inviano al Comune la richiesta di assistenti educativi per gli allievi
disabili, producendo
l'elenco degli stessi ed il
fabbisogno espresso in ore. L'amministrazione Leone, nonostante l'aumento esagerato
ed ingiustificato del livello di tassazione (Imu, Irpef, Tarsu e via dicendo), ha
preferito assunzioni ad personam e la “Notte dei colori”, anziché garantire un
servizio di siffatta importanza a tutti i bambini che vivono tale disagio,
scegliendo di tagliare di più del 50% il fabbisogno di ore richieste dalle
Istituzioni scolastiche. Sarebbe di una gravità estrema -prosegue Marrese se risultasse
vero che, durante un incontro con i referenti della scuola per determinare le
ore da erogare, Leone con l'elenco alla mano abbia iniziato a depennare i nominativi
di bambini che,
secondo lui, non avevano
bisogno del supporto dell'assistente educativo a scuola. Innanzitutto non è
assolutamente nelle funzioni del sindaco valutare e decidere a chi deve essere
dato questo servizio, a maggior ragione se è stato prodotto un elenco da una commissione
competente che ha rilevato il fabbisogno, a meno che non si erga professionalmente
anche al di sopra della stessa, mettendone in discussione il lavoro. In secondo
luogo, prima di sperperare risorse comunali con scelte politiche discutibili e
futili, il sindaco che si ergeva ad essere colui che era il più vicino ai fragili
ed in particolar modo ai bambini, avrebbe in ogni modo dovuto risparmiare per
rispondere al fabbisogno della scuola senza se e senza ma. Caro sindaco Leone sii
il sindaco di tutti! La campagna elettorale è finita, lo chiedo a voce alta e a
nome di quelle famiglie che ogni giorno affrontano enormi difficoltà per
sostenere i loro bambini, per quelle insegnanti che cercano di svolgere il loro
lavoro».
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
Nessun commento:
Posta un commento