“Mi meraviglio e sono amareggiato
per quello che leggo su testate giornalistiche dove vengono scritte cose
inesatte e false: il Vescovo, Mons. Francesco Nolè, interpellato per essere
presente al saluto di don Carlo Ferrarotti, in occasione del suo pensionamento
da Parroco per sopraggiunti limiti di età, organizzato da un cittadino e dal
Comune di Policoro, non ha dato la disponibilità sulla prima data, per impegni
precedentemente assunti, e ha invitato a cambiare data con l’auspicio di poter
essere presente. Purtroppo impegni improrogabili, fuori diocesi, non glielo
hanno permesso. Ha incaricato il sottoscritto a rappresentarlo nella qualità di
Amministratore Parrocchiale, che ha i medesimi diritti e doveri del parroco. Si precisa, inoltre, che il Vescovo lo
aveva già ringraziato e salutato in una precedente celebrazione eucaristica. A don Carlo, la Curia aveva proposto di andare
a Maratea (PZ) in una struttura dove sarebbe stato riverito, custodito ed anche
retribuito ma, ha rifiutato. Ulteriori proposte venivano anche rifiutate da don
Carlo circa un’ospitalità fatta dal sottoscritto e dai Padri discepoli del ‘don
Minozzi’, invitandolo ad alloggiare insieme a loro o nella canonica di S. Francesco
al mare, oppure nel centro Giovanile. Ho mostrato particolare sensibilità dando
al caro confratello la responsabilità della cappella al Castello. Ufficialmente,
dal 1 ottobre p.v. la Chiesa Madre avrà un parroco sempre nella mia persona e, solo
Dio sa quanto mi è costato lasciare la comunità di S. Francesco. Padre Luis Fernandez
non viene allontanato ma promosso, se pur con nostro immenso rammarico, alla
comunità di Castronuovo che vanta la nascita di S. Andrea, prete teatino come
lui: con l’andata via dei Padri Teatini da S. Brancato di Sant’Arcangelo (PZ),
è necessaria la sua presenza in quella comunità. Sempre disposti al dialogo
nella verità, alcune volte scomoda quando la si dice dall’altare, il compito di
un parroco è quello di prescindere da cose non religiose ed essere presente ad
ogni avvenimento di carattere spirituale nel territorio della sua parrocchia.
Ritengo che la devozione a Maria non deve essere esteriore, ma interiore e
comunitaria con gesti forti, invitando sempre i devoti del Rosario a
partecipare alla Messa domenicale perché bisogna arrivare “a Gesù, attraverso
Maria” e non a Maria soltanto. Assicuro la mia personale preghiera ed il
ricordo nella Santa Messa per tutti i fedeli della parrocchia ed in modo
particolare per i lontani, gli anziani, gli ammalati e i poveri. Con queste
precisazioni spero, e da parte mia è così, di chiudere definitivamente ogni
polemica e pensare solo al bene comune e spirituale della comunità della Chiesa
Madre e di tutta Policoro in comunione con tutti i sacerdoti della città”,
dichiara Don Antonio Mauri.
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