POLICORO - «Il passaggio da Policoro borgo a
Policoro città: il Secondo Piano di Zona rappresenta un momento storico
determinante per la crescita demografica, economica, sociale, culturale di un'intera
comunità: protagonista indiscusso di questo passaggio cruciale, è stato sicuramente
il cavalier Nicola Montesano, primo sindaco di Policoro, colui che ha fortemente
creduto nel potenziale di un territorio che inizialmente era solo palude e che
oggi rappresenta una realtà in continua espansione». Il sindaco di Policoro,
Rocco Leone, interviene sulla decisione di nominare una piazza del II Piano di
Zona al cav. Montesano, ribadendone le motivazioni illustrate nel corso della
celebrazione di intitolazione: «Nessun dispetto, né ripicca verso le decisioni passate
-prosegue il primo cittadino- ma un semplice richiamo alla ricerca di identità,
alle radici di cui Policoro ha fortemente bisogno, essendo una città variegata e
formata da tante comunità provenienti da ogni parte della Basilicata e delle regioni
limitrofe. Inoltre - precisa Leone- nessuno sgarbo nei confronti della comunità
rumena rappresentata dalla cittadina di Banesti, il cui gemellaggio era stato
motivato dalla presenza a Policoro dell'eminente figura del professor Dinu Adamesteanu,
profondo conoscitore delle origini di Heraclea, innamorato della nostra
terra a tal punto da decidere di terminare qui la
sua straordinaria esistenza. Ad avvalorare questo forte legame con la Romania,
che non si può limitare alla sola Banesti, che con Adamesteanu ha in comune
solo la Nazione -prosegue il primo cittadino- abbiamo deciso di dedicare il
2013, anno in cui ricorre il centenario dalla sua nascita, al lavoro, alle
ricerche del professor Adamesteanu, alla figura di cittadino del mondo per
vocazione e lucano per scelta, partendo proprio dal luogo in cui è nato, Toporu.
Le sterili ed inutili polemiche di questi giorni –conclude Leone- cadono nel
vuoto con le sagge parole di Nicola Montesano, nipote del cavaliere, intervenuto
nel corso della manifestazione in rappresentanza della famiglia insieme
all'omonimo cugino, il quale ha ribadito come l'intitolazione della piazza al nonno
sia un concreto, reale riconoscimento ad un intera generazione fatta di
contadini ed artigiani, che ha fatto di Policoro la splendida città che ci
ritroviamo oggi».
Fonte
il Quotidiano della Basilicata
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