lunedì 10 settembre 2012

Matteo Renzi a Policoro. Francesco Mitidieri: “Il Pd deve voltare pagina”


POLICORO – Si è costituita anche in Basilicata la corrente del Pd (Partito democratico), denominata “I rottamatori”, facente capo al giovane sindaco di Firenze Matteo Renzi. Il 30 agosto sarà a Policoro nel parco dei Giardini Murati, ore 20:30, grazie all’impegno e all’amicizia personale che lo lega al militante policorese Francesco Mitidieri. Il quale ci spiega del perché Renzi sbarcherà in Lucania: “Il sindaco Renzi viene in Basilicata per presentare il suo ultimo libro, non ci sono altri motivi, come invece ha insinuato qualcuno”.
Renzi guida la fronda del rinnovo della classe dirigente del Pd: in Basilicata un rinnovamento c’è stato, vedi il giovane segretario regionale Roberto Speranza e chi lo ha preceduto, Piero Lacorazza, e altri amministratori con un’età media più bassa rispetto a quella di altre regioni. C’è bisogno anche qui di rottamare?
“Il rinnovamento non può essere inteso dal punto di vista anagrafico, perché ci sono persone, politici, che anche se di età avanzata hanno molto da insegnare e da dire. La dimostrazione di questo è proprio Speranza che guida un partito ingessato da logiche da cui non riesce ad uscire, con il rischio di esserne travolto. Un giovane non può guidare un partito come il Pd in questo modo. Lacorazza ha dimostrato di governare bene, ma a quanto pare anche lui sta dalla parte della nomenclatura. Mi chiedo poi uno come l’On. Viti che tipo di contributo può dare oggi alla nostra regione e al suo futuro. Dobbiamo voltare pagina e nel Pd, nella società lucana, ci sono tanti giovani democratici e non che non trovano spazio per esprimersi nell’impegno”.
Nel calcio c’è un detto: squadra che vince non si cambia. Il Pd vince quasi sempre quando si vota. Perché non mantenere lo status quo?
“Il calcio non è la politica. Il Pd vince le elezioni ma non governa la nostra regione come dovrebbe. Vincere le elezioni è una cosa, il buon governo è un’ altra cosa. Bisogna cambiare per innovare. Questa politica è inadeguata rispetto alle sfide e alle risposte che i cittadini lucani si aspettano non soltanto sotto il profilo occupazionale, ma anche della tutela ambientale. La sinistra di oggi, il centrosinistra da Roma a Potenza e Matera non può occuparsi soltanto delle politiche sociali per il lavoro, ma deve elaborare politiche sociali per i bisognosi. Questa è la sfida! Se non riusciamo a fare questo Pd e Pdl saranno sempre simili tra loro, non ci sarà mai nessuna differenza tra questi due partiti”.
Il Pd viene chiamato in gergo giornalistico Lucano il partito regione. E’ una definizione di cui andare fieri?
“E’una definizione impropria. Bisogna essere fieri di ciò che il Pd e il centrosinistra ha fatto di buono in questi 15 anni. Per esempio siamo stati una delle prime Regioni che portò un computer in ogni casa e questo non fu poca cosa, ma poi come dicevo, per molti aspetti siamo stati più conservatori che progressisti”.
La longa manus del Pd in Basilicata è presente dappertutto: istituzioni, associazioni, imprese, formazione. Finora questa presenza ha dato più l’idea di un partito di stampo sovietico che non quello di un partito che pianifica lo sviluppo di una comunità. E lo testimoniano gli indici economici che vedono la nostra regione, purtroppo, ancora ai margini dei grandi circuiti imprenditoriali, turistici con sacche di povertà da terzo mondo e disagi sociali diffusi con un ceto medio che non esiste più. L’idea del Pd lucano di Renzi è quella di rischiare nell’intraprendere una strada nuova, con la conseguenza di perdere il potere ed elezioni, o dormire sonni tranquilli limitandosi ad occupare posizioni e postazioni comode per alimentare il consenso com’è stato fatto finora senza grossi sforzi?
“Si è vero. Il Pd nella nostra Regione è dappertutto. Questo perché i cittadini lo hanno votato in questi anni, quindi non si può parlare di stampo sovietico. Ma, se oggi non c’e’ una strategia di sviluppo nella nostra terra è perché, appunto, il centrosinistra lucano così com’è ha esaurito la sua funzione. E su questo Renzi ha pienamente ragione: il Pd deve essere il partito che da voce e rappresentanza ad un' area vastissima di persone e giovani che vogliono essere protagonisti nella costruzione del proprio futuro. Se il nostro partito riesce a fare questo, non c’è nessuna strada rischiosa da percorrere. Il consenso in Basilicata non può essere ottenuto con metodi clientelari, perché questi politici non sono in grado di dare risposte neppure in questa direzione. Dire che il Pd oggi ha consensi, e dunque va tutto bene, significa difendere posizioni di rendita”.
In vista delle prossime elezioni politiche il “verbo” di Renzi in merito alle candidature e legge elettorale qual è in Basilicata? Riconfermare il cosiddetto carrierismo politico o presentare persone con un curriculum diverso?
“Quest’aspetto dipende da ciò che succede a livello nazionale. Renzi ha già detto di essere pronto a candidarsi se ci saranno le primarie, e noi in Basilicata pronti a sostenerlo e sostenere le sue battaglie. Vogliamo persone nuove e vi assicuro che nel Pd lucano ci sono tanti giovani che hanno ottime qualità per fare bene, che non sono quelli sponsorizzati dall’ apparato. Continueremo su questa strada”.

Gabriele Elia   
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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