POLICORO – Si è costituita anche
in Basilicata la corrente del Pd (Partito democratico), denominata “I
rottamatori”, facente capo al giovane sindaco di Firenze Matteo Renzi. Il 30 agosto
sarà a Policoro nel parco dei Giardini Murati, ore 20:30, grazie all’impegno e
all’amicizia personale che lo lega al militante policorese Francesco Mitidieri.
Il quale ci spiega del perché Renzi sbarcherà in Lucania: “Il sindaco Renzi
viene in Basilicata per presentare il suo ultimo libro, non ci sono altri
motivi, come invece ha insinuato qualcuno”.
Renzi guida la fronda del rinnovo
della classe dirigente del Pd: in Basilicata un rinnovamento c’è stato, vedi il
giovane segretario regionale Roberto Speranza e chi lo ha preceduto, Piero Lacorazza,
e altri amministratori con un’età media più bassa rispetto a quella di altre
regioni. C’è bisogno anche qui di rottamare?
“Il rinnovamento non può essere
inteso dal punto di vista anagrafico, perché ci sono persone, politici, che
anche se di età avanzata hanno molto da insegnare e da dire. La dimostrazione
di questo è proprio Speranza che guida un partito ingessato da logiche da cui
non riesce ad uscire, con il rischio di esserne travolto. Un giovane non può guidare
un partito come il Pd in questo modo. Lacorazza ha dimostrato di governare
bene, ma a quanto pare anche lui sta dalla parte della nomenclatura. Mi chiedo
poi uno come l’On. Viti che tipo di contributo può dare oggi alla nostra
regione e al suo futuro. Dobbiamo voltare pagina e nel Pd, nella società
lucana, ci sono tanti giovani democratici e non che non trovano spazio per
esprimersi nell’impegno”.
Nel calcio c’è un detto: squadra
che vince non si cambia. Il Pd vince quasi sempre quando si vota. Perché non
mantenere lo status quo?
“Il calcio non è la politica. Il
Pd vince le elezioni ma non governa la nostra regione come dovrebbe. Vincere le
elezioni è una cosa, il buon governo è un’ altra cosa. Bisogna cambiare per
innovare. Questa politica è inadeguata rispetto alle sfide e alle risposte che
i cittadini lucani si aspettano non soltanto sotto il profilo occupazionale, ma
anche della tutela ambientale. La sinistra di oggi, il centrosinistra da Roma a
Potenza e Matera non può occuparsi soltanto delle politiche sociali per il
lavoro, ma deve elaborare politiche sociali per i bisognosi. Questa è la sfida!
Se non riusciamo a fare questo Pd e Pdl saranno sempre simili tra loro, non ci
sarà mai nessuna differenza tra questi due partiti”.
Il Pd viene chiamato in gergo
giornalistico Lucano il partito regione. E’ una definizione di cui andare
fieri?
“E’una definizione impropria.
Bisogna essere fieri di ciò che il Pd e il centrosinistra ha fatto di buono in
questi 15 anni. Per esempio siamo stati una delle prime Regioni che portò un
computer in ogni casa e questo non fu poca cosa, ma poi come dicevo, per molti
aspetti siamo stati più conservatori che progressisti”.
La longa manus del Pd in
Basilicata è presente dappertutto: istituzioni, associazioni, imprese, formazione.
Finora questa presenza ha dato più l’idea di un partito di stampo sovietico che
non quello di un partito che pianifica lo sviluppo di una comunità. E lo
testimoniano gli indici economici che vedono la nostra regione, purtroppo,
ancora ai margini dei grandi circuiti imprenditoriali, turistici con sacche di
povertà da terzo mondo e disagi sociali diffusi con un ceto medio che non esiste
più. L’idea del Pd lucano di Renzi è quella di rischiare nell’intraprendere una
strada nuova, con la conseguenza di perdere il potere ed elezioni, o dormire
sonni tranquilli limitandosi ad occupare posizioni e postazioni comode per alimentare
il consenso com’è stato fatto finora senza grossi sforzi?
“Si è vero. Il Pd nella nostra
Regione è dappertutto. Questo perché i cittadini lo hanno votato in questi
anni, quindi non si può parlare di stampo sovietico. Ma, se oggi non c’e’ una
strategia di sviluppo nella nostra terra è perché, appunto, il centrosinistra
lucano così com’è ha esaurito la sua funzione. E su questo Renzi ha pienamente
ragione: il Pd deve essere il partito che da voce e rappresentanza ad un' area
vastissima di persone e giovani che vogliono essere protagonisti nella
costruzione del proprio futuro. Se il nostro partito riesce a fare questo, non
c’è nessuna strada rischiosa da percorrere. Il consenso in Basilicata non può
essere ottenuto con metodi clientelari, perché questi politici non sono in
grado di dare risposte neppure in questa direzione. Dire che il Pd oggi ha
consensi, e dunque va tutto bene, significa difendere posizioni di rendita”.
In vista delle prossime elezioni
politiche il “verbo” di Renzi in merito alle candidature e legge elettorale
qual è in Basilicata? Riconfermare il cosiddetto carrierismo politico o
presentare persone con un curriculum diverso?
“Quest’aspetto dipende da ciò che
succede a livello nazionale. Renzi ha già detto di essere pronto a candidarsi
se ci saranno le primarie, e noi in Basilicata pronti a sostenerlo e sostenere
le sue battaglie. Vogliamo persone nuove e vi assicuro che nel Pd lucano ci
sono tanti giovani che hanno ottime qualità per fare bene, che non sono quelli
sponsorizzati dall’ apparato. Continueremo su questa strada”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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