giovedì 16 settembre 2010
Trovate cimici nella stanza del sindaco di Policoro
Nell’ufficio del sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, sono state trovate delle microspie audio mercoledì 15. Ad accorgersene è stato lo stesso primo cittadino: “Per motivi di salute sono stato fuori due mesi anche se venivo in Comune almeno una volta a settimana per monitorare l’attività amministrativa. Poi agli inizi di settembre sono ritornato in pianta stabile in Municipio e mi sono accorto che c’erano delle interferenze nell’impianto di video-sorveglianza di alcuni punti sensibili come il PalaErcole. Inoltre quando ho inserito la spina del mio Pc portatile nella presa elettrica mi sono reso conto che non funzionava. Così dopo un controllo fatto effettuare dai tecnici c’è stata la sorpresa di una cimice all’interno della presa. A questo punto abbiamo controllato anche la seconda presa della mia stanza al secondo piano del Palazzo di città e anche lì era posizionata una seconda microspia h24. In tutto ne abbiamo trovate cinque, le altre tre sono ancora nelle stanze di alcuni dirigenti. E’ la seconda volta (l’altra nel 2005 ndr) che si verifica un evento del genere di una gravità inaudita: a questo punto devo pensare che chiunque può entrare in un ufficio pubblico e posizionare qualunque oggetto/cosa in un cassetto o su una scrivania. Non ho mai avuto nulla da nascondere però non tutelare i cittadini, indipendentemente dal ruolo, non è da Stato civile e democratico. Sentendo le conversazioni di tanta gente che viene qui chiunque può violare la loro privacy e credo non sia corretto, o, come è stato fatto in passato, montare casi giudiziari bufala. Di questa vicenda ho già avvisato il Prefetto di Matera. Nei prossimi giorni di concerto con l’ufficio legale del Comune decideremo se sporgere denunzia contro ignoti; o se raccogliere queste costose per giunta apparecchiature in una cassetta nella speranza che qualcuno se le venga a riprendere. Escludo la matrice politica, però chiunque vuole dire qualcosa sappia che sono sempre a disposizione. Non ci faremo condizionare nella nostra azione politica e andremo avanti con il nostro programma. Dopo questa vicenda spero in una maggiore regolamentazione delle intercettazioni ambientali, (in Parlamento giace un Ddl proprio sulle intercettazioni ndr) e in qualche interrogazione da parte di parlamentari lucani del Pdl”.
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