mercoledì 29 settembre 2010
Pasquale Suriano lascia Città Nuova e aderisce alla Dc
Il consigliere comunale di maggioranza Pasquale Suriano aderisce alla Dc. Con una nota protocollata al Comune di Policoro Suriano lascia, senza rancori, ufficialmente il gruppo politico di originaria appartenenza, “Città Nuova”, per aderire alla Democrazia cristiana. Già nel prossimo Consiglio comunale dovrebbe ufficializzare il suo passaggio al nuovo partito politico. Suriano ringrazia “Città Nuova” per l’opportunità datagli alle elezioni del 2008 e il suo leader Cosimo Ierone “al quale mi lega un’amicizia che và al di là delle appartenenze politiche”, e dopo una breve riflessione e attenta analisi della situazione politica ha maturato questa scelta importante per il suo futuro politico: “Riparto nel mio agire politico – ammette- dai valori cristiani di solidarietà e bene comune per costruire un futuro migliore attraverso un partito politico glorioso come la Dc che ha fatto grande l’Italia e Policoro, e che sulle macerie della Prima Repubblica oggi vuole creare una classe dirigente responsabile ed eticamente orientata al valore del bene comune. Lo stesso cardinale Bagnasco oggi esorta i cristiani/cattolici ad entrare nell’agone politico e mettersi al servizio di tutti, dotandosi di spirito di servizio così da mettere in campo politiche tendenti ad offrire pari opportunità di partenza a tutti i cittadini: sono questi gli obiettivi che mi sono prefissato e credo di aver scelto il partito e gli uomini giusti per percorrere un cammino politico unitario verso un futuro prospero, almeno mi auguro, della nostra città. Da quando sono amministratore ho apprezzato il lavoro svolto dal consigliere comunale di Policoro, Cosimo Simone, e dall’assessore all’Agricoltura Saverio Carbone, oggi miei colleghi di partito. Tutti e tre rafforziamo questo legame di ideali che ci appartiene nei valori della Dottrina sociale della chiesa. Il mio impegno continuerà ad andare nella direzione della trasparenza amministrativa, educazione alla legalità e rispetto delle regole di pacifica convivenza rimuovendo gli ostacoli, nelle mie competenze, che impediscono ai giovani di entrare nel mondo del lavoro, contrastare sacche di disagio e non esiterò a denunciare politicamente comportamenti che vanno esattamente nella direzione opposta. Infatti per me “la bel¬lezza del bene comune” significa un nuovo “protagonismo costruttivo” per credenti e non-credenti con l’àncora fissata ai valori primi e costitutivi della civiltà: vita, famiglia, libertà religiosa, libertà educativa. La politica deve lavorare per il bene comune e per il biso¬gno dei singoli. I singoli, cia¬scuno nel proprio ruolo, de¬vono lavorare per il bene co¬mune. L’esatto contrario dei personalismi deteriori di alcuni politici. Naturalmente è fuori discussione la mia fedeltà a questa maggioranza e al sindaco Nicola Lopatriello”.
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