Riunito a Policoro il direttivo regionale della Dc
Nei giorni scorsi il direttivo regionale della Dc si è riunito nel centro jonico per fare il punto della situazione politica lucana. All’incontro con il segretario regionale Giuseppe Potenza ha partecipato anche il vice segretario regionale Cosimo Simone, consigliere comunale della città di Policoro: “La politica non và mai in ferie. C’era la necessità di analizzare alcuni problemi d’attualità tipo l’ospedale di Tinchi ma anche una più articolata situazione politica nel Metapontino. A Tinchi l’ospedale è stato di fatto, mio malgrado, ridimensionato, e noi non siamo d’accordo perché la Regione Basilicata è stata finora molto evasiva sulla politica di accorpamento dei servizi sanitari abbandonando di fatto la periferia per accentrare tutto nei due poli dei capoluoghi di provincia e Regione. Il pannicello caldo della fisioterapia e della medicalizzata spostati su Tinchi da Policoro voleva essere una compensazione per la spoliazione, ma in realtà non ha fatto altro che creare tensioni in tutto il circondario mettendo di fronte comunità che prima avevano gli ospedali e che oggi, invece, hanno servizi soppressi o ridimensionati. E’ una guerra tra poveri in pratica. Meno male che in altri settori nel Metapontino le cose vanno meglio e il merito non è della politica, nel senso che la posizione geografica lo privilegia rispetto ad altri territori oltre ad essere l’unica area pianeggiante dell’intera regione. E poi possiamo dirlo tranquillamente: la classe dirigente locale si è distinta nella programmazione del territorio più di ogni altra. Poi possiamo discutere se ha fatto bene o male ma un minimo di interventismo locale c’è stato. Invece in altre sedi istituzionali dove c’è la politica vera, quella delle competenze e delle risorse economiche, il Metapontino mi sembra sottorappresentato. Noi proponiamo una cabina di regia su alcuni punti basilari: agricoltura, turismo e servizi annessi ai due comparti che facciano della fascia jonica un’area di eccellenza. Un primo passo, ma mi auguro non rimanga isolato, è l’accordo sulla filiera dell’agroalimentare che proprio nei giorni scorsi ha visto siglare in Regione un accordo per l’incremento di produzione e occupazione qui a Policoro. Ecco qualificando la spesa si possono liberare risorse che vadano nella direzione delle opportunità di lavoro che oggi in Lucania sono scarse e gestite dalla politica. Il dramma maggiore è il decadimento morale, j’accuse lanciato nei giorni scorsi dalla stampa cattolica, della nostra società proprio da chi dovrebbe dare il buon esempio e invece calpesta i più elementari principi di diritto e della morale. Oggi in regione oltre alla fame di lavoro c’è anche chi ha perso la speranza di trovarsene uno; ed è ancora peggio. Il nostro impegno sarà dalla parte opposta: normalizzare la politica sia nella gestione della cosa pubblica, più umana e misericordiosa, che nelle indennità che la fanno oggi l’unica industria che non risente della crisi. Ecco perché siano equidistanti dai due poli litigiosi e con matrici culturali eterogenei nelle stanze dei bottoni”.
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