POLICORO – Generi alimentari di prima necessità con sgravi fiscali. Lunedì 13 settembre il Mef (Ministero dell’economia e delle finanze) ha reso nota la nuova tabella dei beni rientranti tra quelli con una tassazione più bassa e ritenuti di utilità generale già dall’anno in corso. Ampliata la lista dei prodotti agricoli a tassazione ridotta. Si tratta di farina o sfarinati di legumi da granella secchi, radici o tuberi, frutta in guscio commestibile, prodotti di panetteria freschi, grappa, malto e birra. La loro manipolazione, trasformazione e conservazione produce reddito agrario e può quindi fruire di un regime fiscale di favore, con tassazione su base catastale. Le novità nel decreto Mef del 5 agosto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 212 del 10 settembre. Oltre al debutto dei nuovi beni, l'altra novità riguarda pesce, crostacei e molluschi: alla "conservazione" di questi prodotti ittici, nel nuovo elenco è stata aggiunta la voce "produzione". La denominazione completa è ora "produzione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi, mediante congelamento, surgelamento, essiccazione, affumicatura, salatura, immersione in salamoia, inscatolamento, e produzione di filetti di pesce", con l'effetto di ampliare notevolmente il raggio d'azione dei benefici fiscali. I prodotti del nuovo elenco sono stati individuati sulla base della classificazione delle attività economiche "Ateco 2007", approvata con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate del 16 novembre 2007 (G.U. n. 296 del 21 dicembre 2007). Il regime agevolato si applica già da subito: la tassazione avverrà su base catastale e non in base agli effettivi ricavi meno i costi sostenuti. Ora con questo provvedimento non dovremmo più sentire dal pescivendolo, panettiera o macellaio: “Paghiamo tante tasse!” di fronte ad un aumento di prodotti alimentari di largo consumo indispensabili per ogni famiglia indipendentemente dalla capacità contributiva di generare reddito. Una mano tesa ai piccoli produttori in un momento delicato della fase economica che a cascata si dovrebbe ripercuotere sulle vendite al minuto del consumatore finale dei beni. Per l’elenco aggiornato consultare la Gazzetta Ufficiale del 10 settembre 2010.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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