POLICORO – Ci sono due istituzioni pubbliche nel centro jonico che portano il nome nobile del papa più famoso degli ultimi cento anni. L’ospedale e il secondo circolo didattico. Entrambi dovrebbero garantire due diritti costituzionali. Su quello alla salute soprassediamo, su quello all’istruzione no. Francesco Dellorusso ha alle sue spalle una targa del papa Karol Wojtyla con scritto: “i tuoi diritti”. Ed ha intenzione di applicarli in toto. Appena terminata una riunione operativa con il personale della scuola primaria/infanzia di corso Pandosia pre apertura cancelli, il 13 settembre anticipando quello regionale (16), il preside vista la tarda ora non và a pranzare. E’ molto prudente nel suo lavoro per evitare brutte sorprese che ogni hanno scolastico può riservare sul fronte delle ore di lezione: “Duecento sono quelle di diritto previste, però gli inconvenienti sono sempre dietro l’angolo. Meglio anticipare qualche giorno non si sa mai…Con la mole di lavoro che l’aspetta per il 2010/11 ci sarà veramente da sudare le fatidiche sette camicie. Dalla media “Aldo Moro”, sempre di Policoro, alla papa “Giovanni Paolo II”. Il tragitto è di pochi chilometri, ma le responsabilità sono più lunghe. Due scuole di diverso grado con programmi diversi non sono semplici da gestire. Ma la sua calma serafica lo porta ad essere ottimista: “Il martedì e venerdì dalle 08:00 alle 14:00 starò qui in corso Pandosia a disposizione di tutti; mentre gli altri giorni all’Aldo Moro con gli stessi orari, fermo restando l’interscambiabilità in casi particolari. Nessuna discriminazione dunque. Per me questo è il primo incarico come reggente, siamo 34 in tutta la Lucania. Un domani potrò vantare anche questa “stella” nel mio curriculum. Sono già stato preside di altre scuole elementari, però una reggenza di questo impegno non mi era mai capitata”. Non si scompone più di tanto perché si aspettava una sorpresa del genere. “Con il pensionamento della Fumarola (ex preside del liceo di Policoro ndr) ci sono state una serie di rotazioni di poltrone dirigenziali liberate, pertanto alcuni colleghi hanno fatto domanda di avvicinamento a casa”. Compreso Giuseppe Spataro, il suo predecessore, ritornato nella sua terra di origine, la Calabria, nella città di Cariati. Tra i problemi riscontrati finora: “una classe numerosa di 35 alunni, troppi per chiunque. Speriamo ci concedano lo sdoppiamento. Nei prossimi giorni lo faremo presente all’ufficio scolastico provinciale, precisamente al Dott. Marino. Sinceramente ci sono problemi di gestione. In altre scuole sono stati più magnanimi, confido nella sua bontà”. Il precariato non lo conosce: “almeno qui –continua- tutti sono di ruolo anche se sul sostegno abbiamo bisogno di mezzo posto in più. Attualmente ne abbiamo 5 e mezzo, ma un docente deve seguire 1h senza sosta dopo una sentenza del Tar di Basilicata, e per altri 10 alunni ci vorrebbe il completamento dell’unità a sei totali”. Per il futuro sui progetti ad hoc non si sbilancia: “personalmente –conclude- preferisco non anticipare nulla dato che i fondi non sono tanti, posso solo dire di averne in mente qualcuno interessante. Preferisco prima partire con l’anno scolastico e poi in corso d’opera vediamo di concretizzarne qualcuno se c’è la possibilità. Sinceramente credo molto sia nel patrimonio accumulato nel tempo dai docenti che nell’attenzione dei genitori verso i figli. Tuttavia è giusto partire facendo partecipi tutti su come migliorare la scuola aprendomi a qualunque proposta programmatica extradidattiche e delle associazioni territoriali”. La prudenza non è mai troppa. Stazionario è il numero delle iscrizioni: 578 complessive un anno fa, 555 per il 2010/2011.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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