lunedì 24 gennaio 2011

Manca l’esproprio definitivo prima dell’assegnazione delle case popolari del rione Iazzo-Ricino

POLICORO – Il fabbisogno abitativo della città jonica è in continua crescita. Non mancano richieste da parte di imprese e cittadini di alloggi sociali. I recenti bandi municipali sull’assegnazione delle case popolari confermano il trend “calamita” esercitato da Policoro dove intere famiglie, comprese quelle di sposini, presentano regolarmente domanda. Tanto da indurre l’ultimo Consiglio comunale ad approvare all’unanimità un ordine del giorno relativo al Piano casa nazionale, recepito dalla Regione Basilicata che ha individuato nel Comune del Metapontino la possibilità di costruire altri alloggi in un’apposita area individuata dal Comune nel perimetro: via Puglia, viale Salerno e via Gonzaga. Questo per il futuro. Per il presente nel giugno 2009 vennero assegnate, dopo l’affissione del bando e una marea di domande pervenute, alcune case popolari all’interno del quartiere Iazzo-Ricino dove è previsto un più imponente investimento di riqualificazione di tutta l’area di 6,5 milioni di euro pubblici e oltre 40 milioni di privati. Dopo una prima istruttoria l’apposita commissione comunale individuò le famiglie beneficiarie con un reddito basso, numerose, e con qualche componente abilmente diverso a carico. Poi ci fu un secondo passaggio nella commissione provinciale che confermò definitivamente la prima graduatoria. A più di un anno e mezzo però coloro che sono diventati assegnatari non possono avere ancora le chiavi per l’insediamento nella nuova abitazione. E tra loro c’è chi vive in case umide, lesionate e con servizi igienici precari. Così da una verifica fatta lo stato dell’arte è il seguente: l’esproprio del terreno dove sono state costruite le case non è stato ancora ultimato in quanto l’Agenzia del Demanio non ha ceduto all’Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) il terreno. Ma dopo un sollecito municipale l’iter è in fase di conclusione. All’appello mancano qualche decine di migliaia di euro per arrivare ai 230 mila necessari per comprarlo definitivamente, di cui 160 mila sarebbero già stati pagati dagli Enti preposti. Una volta che l’Ater diventerà definitivamente proprietario consegnerà direttamente le case ai rientranti nella graduatoria. Nel frattempo però per accelerare la procedura si sta pensando di far scegliere loro già la casa per potersi successivamente insediare e respirare così aria nuova. Gli interventi abitativi rientrano per una parte nell’edilizia sovvenzionata da soldi pubblici, i cui appartamenti possono col tempo essere riscattati dai possessori che mantengono i requisiti; e gli altri tra l’ edilizia convenzionata in cui il cittadino stipula una convenzione con l’impresa edile di costruzione, non pagando il contributo di costruzione, in cambio di un fitto “di favore” ad equo canone o ad una cessione ad un prezzo leggermente più basso di mercato. Nel caso di Policoro attualmente oscillano tra i 1100 e i 1300 euro a metro quadro.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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