domenica 9 gennaio 2011

L’associazione camperisti italiani visita Policoro





La prima tappa lucana dell’associazione camperisti d’Italia, da poco costituitasi, è stata la città jonica. Il due gennaio scorso dodici camper e una cinquantina di passeggeri sono arrivati nella zona Lido, primo parcheggio sul lato destro, e sostato lì per qualche ora prima di visitare la città jonica. L’arrivo nel cuore della Magna Grecia non è stato casuale, ma con una missiva indirizzata al Municipio avevano chiesto espressamente di voler visitare Policoro nel loro tour lucano e poi italiano di questa simpatica comitiva nordica guidata da Michele Amerighi di Rimini. Così l’Amministrazione comunale ha messo loro a disposizione un’area “attrezzata” una volta finita la scorta di tre giorni soprattutto di acqua. Dopodichè in compagnia di un policorese sono stati accompagnati in giro per la città a visitare l’area archeologica del museo, la zona castello, il borgo “Casalini” e quant’altro può offrire la città. Prima di ripartire sono rimasti molto contenti sia dell’accoglienza ricevuta, preannunciando così un loro ritorno magari a ridosso della stagione estiva, che dei servizi offerti prima di continuare il loro viaggio alla scoperta di altre località. Policoro per loro rappresenta una tappa quasi obbligata quando vengono in loco, in quanto è una delle città di Basilicata più grandi e per la sua posizione geografica meta irrinunciabile. E a tal proposito l’Amministrazione comunale sta provvedendo a migliorare i servizi dell’area camperisti individuata, dopo la sperimentazione di alcuni che ha dato ottimi risultati in termini di presenze, con una regolamentazione diversa. Nelle scorse settimane c’era stata su tale problema un’ordinanza sindacale con la quale si vietava e si vieta tuttora la sosta nel territorio di Policoro di zingari e senza fissa dimora, dopo i danni causati nei mesi scorsi nella medesima area al patrimonio pubblico, con annessa sporcizia, le cui spese sono ricadute sulla collettività. A tal proposito la Polizia locale monitora costantemente tutta la zona interessata da arrivi di cittadini “indesiderati”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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