“Le concessioni per la ricerca nel sottosuolo sono
governative, non comunali: inutili allarmismi sono deleteri per la conoscenza
della verità e distorcono la realtà dei fatti”. Il Sindaco della Città di
Policoro, Rocco Leone, interviene sulla notizia circa presunte “autorizzazioni”
rilasciate dal Comune per la ricerca nel sottosuolo di gas alla Società Gas
Plus. “Ci stiamo già attivando con l’invio di una richiesta formale all’Azienda
Sanitaria di Matera – dichiara il Sindaco – per fare una verifica approfondita
circa l’eventuale rischio di inquinamento delle falde acquifere dei pozzi
preesistenti già autorizzati, data la forte vocazione agricola dell’area”. “Il
Comune non ha competenze in materia – prosegue il primo cittadino – e gli atti
parlano chiaro: il governo centrale, sentita la Regione, rilascia le
autorizzazioni a procedere alla ricerca. La Scia presentata dalla Società Gas
Plus al Comune di Policoro, non è altro che la segnalazione di certificato di
inizio attività: si tratta di un’autocertificazione inoltrata dalla Società Gas
Plus al Comune dove si intende ricercare, che fa seguito ad una serie di
autorizzazioni rilasciate dal Ministero per lo Sviluppo Economico e dalla
Regione Basilicata. Nello specifico, la Regione Basilicata, con dgr n. 2217 del
30.12.2008, ha dato parere favorevole di compatibilità ambientale ai sensi
della L.R. 47/98 ed ha successivamente rilasciato l’autorizzazione
paesaggistica ai sensi del D.Lgs. 42/2004; il Ministero per i Beni ed attività
culturali – Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della
Basilicata ha rilasciato relativo nulla osta ed il Ministero per lo Sviluppo
Economico ha rilasciato alla Gas Plus l’autorizzazione con prot. n. 838 del
02.03.2011. Per la legge sulla trasparenza amministrativa, la L. 241/90, il
Comune di Policoro si è limitato a pubblicare all’Albo Pretorio del sito
istituzionale, la Scia della Gas Plus. L’Ufficio Tecnico ha notificato alla
Società Gas Plus l’avvenuta pubblicazione sull’Albo on line ribadendo che
l’avvenuta presentazione della Scia non costituisce atto di assenso da parte
del Comune in merito alla realizzazione delle opere e che resta ad esclusiva
responsabilità dei professionisti incaricati alla progettazione ogni
valutazione tecnica, urbanistica, edilizia, nonché la salvaguardia dei diritti
di terzi, il rispetto delle conformità di ciò che verrà realizzato”. “L’Azienda
Sanitaria di Matera – conclude Leone – dovrà darci risposte celeri circa la
salvaguardia delle falde acquifere dei pozzi di quell’area, così da tutelare la
principale attrattiva di quell’area”.
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