Con una lettera di dimissioni
inviata agli organi di stampa il presidente del Policoro calcio, Cosimo Guida,
e tutti i dirigenti hanno deciso di gettare la spugna. Impossibile fare calcio
nel centro jonico, a loro dire, per l’indifferenza di spettatori, finanziatori
e politica verso il locale team che si è appena salvato nel campionato
regionale di Eccellenza lucana 2012/2013. Le loro motivazioni presentano però
dei nervi scoperti. Vediamoli. Guida è anche il presidente di una delle più
grosse imprese del comprensorio, la Polidrica, e chiedere un sostengo agli
altri piccoli imprenditori è come se Moratti, petroliere, per rendere più
competitiva l’Inter chiedesse aiuto al commerciante Borromeo di via
Montenapoleone. In genere è il grande imprenditore che deve guidare un
sodalizio sportivo, e magari gli altri concorrere con capitali minimi alla
gestione della società fissando gli obiettivi e il quantum necessario per
raggiungerli. Seconda considerazione. Nel centro jonico coloro i quali sono in
grado di tenere in vita una squadra di calcio a 11 si contano sulle punta delle
dita di una mano: buon senso vorrebbe che entrassero nella società tutti in
quella che in gergo calcistico si chiama cordata. Sembra facile a dirsi ma in
realtà è molto difficile. Policoro è da sempre un paese conflittuale e pieno di
rivalità, manca ancora un ceppo comune e quel senso di comunità che può avere
Francavilla sul Sinni, che milita in serie D o Interregionale, o addirittura
Melfi nella Lega Pro2. Però un timido tentativo, naturalmente andato male,
venne fatto qualche anno fa quando un altro imprenditore di Policoro, Pasquale
Casalnuovo della Planitalia, cercò di avanzare un’offerta per entrare o
rilevare la squadra. Non se ne fece nulla tanto che lo stesso Casalnuovo fu
costretto ad “emigrare” ed investire nel Real Metapontino, che gioca a
Montalbano nello stesso campionato del Policoro calcio e già da qualche mese ha
staccato il biglietto per la serie D visto che il campionato è finito.
D’accordo nessuno è profeta in patria, però se le sorti del calcio cittadino
fossero state a cuore al management dimissionario forse oggi in serie D ci
sarebbe il Policoro calcio, dove ha militato per tanti anni in passato anche
con discreti risultati. Al momento invece aleggia lo spettro di chiudere lo
stadio comunale la domenica e recarsi proprio a Montalbano per assistere ad una
partita di calcio di livello di una squadra di Policoro, il Comune più grosso
del comprensorio insieme a Pisticci. Strano davvero. Un’ultima osservazione. Lo
sponsor del Matera calcio è la Tradeco Srl, nota società che ha in appalto,
anche se non si sa ancora per quanto tempo, il servizio della Rsu in Policoro
per la cifra di 1,7 milioni di euro l’anno. Non la si poteva coinvolgere anche
come sponsor del team cittadino?
Gabriele Elia
Nessun commento:
Posta un commento