POLICORO – Il frutto tipico del
centro jonico doveva unire anziché dividere. E invece all’indomani della due
giorni 4/5 maggio “Policoro città della fragola” si sono innescate molte
polemiche. Innanzitutto si è trattata della quinta edizione e non della prima
come erroneamente ha detto il consigliere Lippo (Trenta –centro destra) sul
palco. Ma al di là del lapsus freudiano, alcune considerazioni, al netto del
normale scontro maggioranza centro-destra e minoranza centro-sinistra e altro
vanno fatte. L’Amministrazione comunale puntava molto su questo evento tanto è
vero che ha stanziato 10 mila euro. Come scelta di indirizzo politico
amministrativo ci sta tutto, ma se facciamo un bilancio, sempre politico
amministrativo e perché no anche contabile, il risultato è stato alquanto
deludente. Non si è capito bene se si è trattato di una manifestazione di
promozione del territorio, agricola o settoriale. In piazza Eraclea c’erano tre
gazebo di cui uno No Triv che non c’entrava nulla con l’evento e forse sarebbe
il caso di utilizzarlo per altro…Poi due con cassette di fragole che si
vendevano a 3 euro, le transenne che dividevano il pubblico dai politici e una
degustazione di cui in pochi se ne sono accorti proprio perché “chiusa”, e
anche lì a pagamento. Sabato sera una cabarettista si è esibita per un’ora e
sono stati organizzati due convegni, tra sabato e domenica, cui hanno preso
parte solo gli addetti ai lavori, a prescindere dal contenuto. Tutto qui. Ma
dov’erano gli imprenditori agricoli? E le Organizzazioni dei produttori? Se si
vuol costituire il consorzio della fragola si è partiti con il piede sbagliato
dato che mancavano gli attori principali. Non c’è stato nemmeno un minimo di
coreografia se non uno striscione con lo sfondo giallo della Pro Loco Policoro
herakleia con l’h scritto in piccolo. Non si poteva addobbare la piazza a
festa? Perché non destinare alcuni
gazebo anche ad artigiani e brochure di strutture turistiche del posto? Happening
come quello dello scorso week end devono servire per mettere a “sistema” quello
che di buono e bello c’è a Policoro, purtroppo si è persa l’ennesima occasione.
Ma non è stata nemmeno una sagra dato che a parte una degustazione di Fabio
Campoli ci si aspettava anche: torte, macedonie, crostate, e a tal proposito
perché non chiamare in causa associazioni con brave cuoche che pure ci sono nel
centro jonico. Sotto le festività natalizie ad esempio l’associazione Iris ha
preparato delle ottime pettole, così come due anni fa la stessa Avis e l’associazione
pensionati, quest’ultima addirittura la pastorale con almeno 100 invitati,
hanno deliziato il palato dei soci e avventori. Sul consuntivo del 10 mila euro
bisogna capire come sono stati spesi poiché a parte il soggiorno di Campoli e
della cabarettista difficile intravedere altre spese…Se fosse stata una
manifestazione senza soldi pubblici le polemiche potevano scivolare
nell’indifferenza, però depauperare risorse pubbliche sottraendole per giunta
alla festa patronale che ha una visibilità maggiore, sotto tutti i punti di
vista, è sembrato un autogol da non ripetere nel 2014.
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